Per il fisico Antonio Navarra questi uragani non dipendono dai gas-serra

Il fisico Antonio Navarra è dirigente dell'Istituto nazionale di geofisica dove si occupa di simulazioni climatiche. Non appartiene certo alla schiera degli scienziati catastrofisti, rispetto allo stato di salute del clima terrestre si definisce «ottimista ma preoccupato».

Il numero di cicloni osservati da luglio ad oggi è elevato rispetto alla media stagionale. Questo è sufficiente per dire che siamo di fronte a un'anomalia?

Sì, ma non c'è proprio niente di speciale. Gli esperti sapevano già da giugno che quest'estate ci sarebbe stata un'attività superiore alla media, perché le condizioni sull'Atlantico erano favorevoli alla formazione di uragani.

Alcuni climatologi indicano il riscaldamento climatico come una delle cause di questo aumento degli uragani. Lei è d'accordo?

No. Non possiamo distinguere gli eventi di questa estate da un evento provocato dal riscaldamento climatico. In questo caso siamo nell'ambito delle variazioni climatiche naturali, si tratta di un andamento altalenante tipico di questi fenomeni. Non abbiamo elementi per dire il contrario.

Allora perché da più parti si insiste con la teoria del riscaldamento climatico?

E' un legittimo fattore di preoccupazione, ma non possiamo dire con sicurezza scientifica che il riscaldamento globale sia già in atto.

Eppure, un modello previsionale di Meteo France, sostiene che il numero degli uragani sarebbe direttamente proporzionale alle emissioni di gas serra.
Siccome le emissioni di gas serra fanno aumentare la temperatura del mare, e questo è uno dei fattori che scatena gli uragani, in prospettiva è ragionevole pensarlo. Ma stiamo già assistendo, oggi, a questo fenomeno?

La mia risposta è no.

La deforestazione ad Haiti quanto può aver contribuito alla catastrofe? Fino a che punto la mano dell'uomo è responsabile per queste tragedie?

La deforestazione altera il ciclo del carbonio e dunque aumenta l'effetto serra. Ma nel caso di Haiti la deforestazione certo non concorre alla formazione di uragani, è vero però che ha un impatto devastante sul territorio che viene colpito da un fenomeno di questo genere. Bisognerebbe cercare di costruire insediamenti umani compatibili con le condizioni climatiche date.
 
Luca Fazio
Fonte:www.ilmanifesto.it
22.09.04