NEGLIGENZA COLPEVOLE L’apocalisse di quella notte si vomitavano pure i polmoni  



Sui media si fa un gran parlare di terrorismo, ma esiste un'altra, meno nota, specie di terrorismo: quella causata dall'avidità, negligenza e crudeltà delle grandi multinazionali. Perché la Union Carbide, ignorando gli avvertimenti dei suoi stessi esperti, costruì la sua fabbrica ad alto rischio nel bel mezzo di quartieri popolatissimi? Perché, contravvenendo agli standard di sicurezza statunitensi, conservava nei suoi depositi un'enorme quantità di isocianato di metile, una sostanza chimica letale? Perché il serbatoio che si guastò non era mantenuto, come da manuale, a 0°C? Perché «quella notte» (così la chiamano gli abitanti di Bhopal) gli impianti di sicurezza erano pressoché smantellati e non funzionanti? Perché la sirena d'allarme non suonò immediatamente, dando se non altro una esigua possibilità di salvezza a chi l'avesse udita?

Nessuno ha mai saputo esattamente il numero delle vittime, tuttavia possiamo farcene un'idea, perché nei tre giorni successivi alla tragedia nella zona furono comprati 7000 sudari. Tale stima non tiene conto delle centinaia di persone disperse, o delle famiglie a cui non era rimasto nessuno che le seppellisse o le cremasse. Alla stazione ferroviaria tutti i membri di una tribù di zingari, accampati vicino a una delle pensiline, furono sterminati. Non si conoscono i loro nomi.
La mattina successiva al disastro, gli ospedali erano pieni di gente che tossiva fino a vomitare i polmoni, e molti avevano perso completamente la vista. I dottori non sapevano come curarli, perché nessuno aveva detto loro di che veleno si trattasse; la Carbide si rifiutava di rivelarlo. È ormai appurato che si trattava di cianuro, per il quale sarebbe stato disponibile un antidoto, il tiosolfato di sodio. Molte vite che avrebbero potuto essere salvate andarono perdute. I sopravvissuti, d'altra parte, cominciarono ben presto a ritenere fortunati quelli che erano morti. Anche se sembra incredibile, era solo l'inizio del loro calvario. Mezzo milione di coloro che avevano inalato i gas restarono invalidi, molti al punto di non potere mai più lavorare in vita loro. Innumerevoli famiglie finirono in miseria, ridotte all'accattonaggio: esseri umani già fra i più poveri al mondo, rovinati del tutto da una delle più ricche multinazionali del mondo…
Per ogni vittima furono versati alle famiglie 1250 dollari. In realtà gli invalidi più fortunati - molti non ottennero alcun risarcimento - ricevettero meno di 500 dollari. Sono trascorsi vent'anni, perciò la cifra equivale a pochi centesimi al giorno, quanto basta per pagarsi una tazza di tè…

Indra Sinha
(trad. di Vincenzo Mingiardi)
Fonte:www.lastampa.it
2.12.04