L’Europa rischia di essere il vaso di coccio di una nuova guerra fredda globale

Lo si è ripetuto mille volte in questi mesi: opporsi all’invasore è doveroso. Accettare la flagrante rottura delle regole della convivenza internazionale avrebbe conseguenze incalcolabili. Ma in questa necessaria opposizione si deve anche evitare di assecondare il gioco che lo stesso Putin sta cercando di sviluppare: costringerci ad adottare la logica dello scontro senza via d’uscita.

Non si dovrebbe mai dimenticare che l’escalation del conflitto porterebbe a un disastro globale, senza alcun vincitore. Un esito che tanti, a differenza del Papa che continua a parlare forte e chiaro e a mobilitare le coscienze, troppo facilmente non considerano.

Mauro Magatti, Avvenire