Forum: Segnalazioni
Perseguitati da Saddam e da Maurizio Costanzo
Speciale di Maurizio Costanzo sulla guerra in Iraq (poteva esimersi Maurizio? Sia mai!). La rosa degli invitati è sempre quella: 2 politici di opposti schieramenti (per inciso: che figura di palta, on. Brunetta, che pietosa figura di palta!), il prete, l'anchor-woman (anche due, che non bastano mai), lo storico, l'esperto militare, variante: i giovani attori della De Filippi che leggono le e-mail dal fronte (e-mail solo americane, certo....) ma soprattutto gli irrinunciabili rifugiati-fuoriusciti iraqeni perseguitati dal regime di Saddam, presenti ormai dall'inizio della guerra nelle trasmissioni del Bel Paese (ovviamente è da anni che sono in Italia ma mai nessuno si è mai degnato anche solo di guardare in faccia questi poveracci).
Bene. Ora serve che questi derelitti legittimino questa guerra e finalmente, dopo tutti questi anni di pacata discrezione, vuotino il sacco su cosa rappresenta il regime.
Ma che costoro siano delle PERSONE di dignità superiore è una vera sfortuna per Costanzo e per i media che vogliono arrivare ad imprimere nelle nostre coscienze il concetto che questa guerra è giusta e che bisogna "liberare" l'Iraq altrimenti il mondo finisce, e che se muoiono dei bambini fa niente, tanto peggio, anzi, è colpa del regime di Saddam, che mette i civili sotto le bombe americane.
Costanzo: "Parlateci della vostra vita e dell'Iraq di Saddam"
Rifugiato: "Noi stiamo qui a parlare, e la nostra gente, i nostri familiari e amici stanno morendo."
Costanzo: "Sì, ma ditemi di Saddam quello che avete detto nell'altra trasmissione, non è che si va nelle trasmissioni e uno parla come vuole di quello che vuole."
Brunetta: "Ma non vi rendete conto che Saddam ha gasato 5000 curdi??" (come a dire: "vergognatevi!")
Rifugiato: "Saddam è un sanguinario, ma dov'erano gli americani e Berlusconi quando Saddam gasava i curdi con le armi vendute dagli occidentali?"
Maurizio Costanzo: "Consigli per gli acquisti." (assolutamente inaspettati, aggiungo io, perché i seguenti consigli per gli acquisti sono arrivati dopo neanche 10 minuti che era ricominciata la trasmissione, a riprova del fatto che il momento pubblicitario è stato comandato a bacchetta e usato come mezzo per distrarre e togliere la parola a chi doveva dire delle cose e invece ne ha dette altre).
Per tutto il resto della trasmissione i poveretti non hanno più parlato.
P.S.: stessa scena nel corso di "A porta a porta". Iraqeno invitato per parlare male di Saddam comincia a parlare male degli americani che a Saddam hanno venduto le armi per gasare i curdi. Vespa lo interrompe e manda la pubblicità. L'iraqeno non avrà più la possibilità di dire la sua, perché dopo la pubblicità il paradigma è consolidato: si riparte con un altro argomento.
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