150 anni di storia italiana attraverso tre parole chiave: LAVORO, PACE, EUROPA.

Una mostra da vedere

Curata e ideata da Renzo Dutto (Centro Studi Santos-Milani) e con la collaborazione di Nanni Salio (Centro Studi Sereno Regis), è stata allestita a Cuneo una mostra su Italia ed Europa: Lavoro e Pace in 150 anni. Aperta fino al 29 maggio
15 aprile 2011
Piercarlo Racca
La mostra, realizzata con il coinvolgimento di scuole, biblioteche,  fondazioni, archivi storici ecc…, è una occasione per esplorare  questi ultimi 150 anni di storia attraverso tre parole chiave: LAVORO  (Costituzione art. 1 “l’Italia è fondata sul lavoro”), PACE  (Costituzione, art. 11: L’Italia ripudia la guerra per le risoluzioni  delle controversie internazionali) ed EUROPA.
 
Il lavoro viene rappresentato attraverso le condizioni di vita nelle  fabbriche e i modelli di sviluppo che sottintendono:
- imprese che producono beni ma anche sfruttamento di chi lavora,  costringono all’emigrazione e all’immigrazione, si lasciano  coinvolgere nelle guerre;
- imprese dove i lavoratori si riappropriano dei processi produttivi  e prendono le distanze da un’economia di rapina e di sfruttamento.
 
La pace viene rappresentata attraverso le modalità con cui gli  italiani hanno affrontato i conflitti e dove la soluzione presa è stata la strada della guerra. Si possono rivisitare le diverse  modalità con cui si è manifestata la non partecipazione alle guerre,  la lotta contro la guerra e le proposte alternative quale quella dei  “corpi civili di pace”. Sezioni specifiche sono dedicate ai principali temi:
- la resistenza alla coscrizione obbligatoria, l’antimilitarismo, il  pacifismo democratico, l’antimilitarismo anarchico;
- l’insubordinazione, l’autolesionismo, la diserzione, la nascita  delle prime organizzazioni internazionali contro la guerra: l’IFOR  (International Fellowship of Reconciliation) e la WRI (War Resister’s  
International), l'obiezione di coscienza al servizio militare, alle spese militari e all'industria bellica.
Nella mostra sono esposti anche manifesti, che riguardano la nascita  del Movimento Nonviolento, la prima marcia Perugia Assisi, la rivista  Azione Nonviolenta, l’attività di Aldo Capitini, Don Lorenzo Milani,  Domenico Sereno Regis e tanti altri.
 
L’Europa viene rappresentata nel suo percorso “federalista” con  un’apertura sul mondo attuale in cui viene messo in evidenza “il  nuovo disordine mondiale” e “l’alternativa della nonviolenza”: dall'economia nonviolenta all'educazione alla pace, dalle Nazioni Unite alla rete dei Comuni per la Pace.
 
E’ una mostra che consigliamo vivamente di visitare. E’ esposta a  Cuneo (fino al 29 maggio), Palazzo Samone, via Amedeo Rossi 4.  Orario: martedì e mercoledì 10-13; venerdì, sabato, domenica 16-19.  
Ingresso libero.
                         
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