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Immi

Immi

Madre Mia

Immi n. 0 del 2005

La nostra Parrocchia

Con questa iniziativa vogliamo segnare, ancora una volta, la vita e il cammino della nostra Comunità parrocchiale. Ci rendiamo conto di quanto corriamo ogni giorno e di quanto trascuriamo di fermarci a guardare quanto di bello e di positivo succede intorno a noi e per noi? Abbiamo pensato di creare questo giornalino parrocchiale, che per il momento è un piccolo notiziario di quanto riusciamo a fare nella nostra Comunità, ma che nel tempo potrebbe diventare riferimento anche per tanti altri aspetti della vita della nostra Parrocchia. Abbiamo pensato a lungo al nome da dare a questo giornale, abbiamo voluto qualcosa che non fosse scontato o banale, qualcosa che raccogliesse l'immagine del SS.mo Salvatore cui è intitolata la nostra Parrocchia e l'immagine di Maria SS.ma, non volendo trascurare il fatto che nella nostra Comunità c'è una tradizione mariana legata all'apparizione della Madonna dei Miracoli, riferimento forte per tutti noi. Come coniugare tutte queste cose? L'idea nasce sicuramente per illuminazione d e l l o Spirito, sfogliando un libro che racconta l'esperienza mistica di una donna tedesca di nome Te r e s a N e w m a n n . Questa donna riceve il dono delle stigmate e rivive ogni settimana la passione di Gesù. Teresa racconta la passione di Gesù che lei chiama il Salvatore, descrivendola con varie scene. In una di queste racconta che, mentre il Salvatore sale al Calvario, incontra sua Madre Maria, la guarda teneramente negli occhi e la chiama dicendole "IMMI" che significa "MADRE MIA". Da qui l'idea che tale titolo dato al nostro giornale potesse racchiudere l'immagine del SS.mo Salvatore e quella di Sua Madre Maria. IMMI sarà dunque da questa S. Pasqua di Resurrezione il riferimento per far conoscere a tutti la vita della nostra Comunità, per incontrare chi è solo, chi non può partecipare ai momenti di vita ecclesiale e, perché no, anche chi da lontano ama sapere quello che di spiritualmente significativo accade in questa Comunità. Auguri di cuore di buon lavoro alla Redazione, grazie a tutti Voi che avrete la bontà non solo di leggerci, ma anche di aiutarci a far crescere e migliorare questo nuovo e prezioso strumento di fraternità e d'incontro.

Obiettivi e desideri

In una società disgregata culturalmente, in cui si sta sempre più perdendo il senso della comunità, crediamo sia importante recuperare i valori della coesione e dell'appartenenza. E per attuare ciò quale fulcro migliore della chiesa parrocchiale intorno alla quale scrivere e raccontare la nostra storia di " homines viatores", di uomini perennemente in cammmino. Abbiamo, quindi, pensato di dare inizio con questo foglio che, forse con eccessiva presunzione, ci permettiamo di chiamare " giornale", ad un dialogo con la comunità parrocchiale casalese. L'idea è venuta al vulcanico ed appassionato Don Silvio e noi l'abbiamo raccolta con entusiasmo. Che cosa ci prefiggiamo? Non obiettivi particolari, ma ci piacerebbe essere, attraverso l'informazione sulle attività parrocchiali, elemento aggregante dei Casalesi, attraverso la riflessione su argomenti religiosi, stimolo per la riscoperta dei valori spirituali, attraverso il dialogo epistolare con i lettori, veicolo di crescita della nostra fede. E la scelta di pubblicare questo primo numero in occasione della celebrazione della Pasqua non è stata casuale, ma vuole sottolineare un desiderio di svolta e di cambiamento ed un invito a lavorare insieme al fine di costruire una vera, attiva e pulsante comunità parrocchiale. Del resto è stato scritto che "ognuno di noi è come lo specchio, non può vivere se non riflettendo in sè gli altri e tutto ciò che lo circonda. Lo specchio da solo non può riflettere neanche se stesso".