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Campo ACR, una famiglia in festa

Immi Novembre 2010

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L'obiettivo di un campo scuola non è primariamente quello aggregativo, né quello didattico, e siamo ormai certi che a nessuno passi più per la testa di ritenere che il campo scuola sia una serie di giorni di vacanza.
L'obiettivo principale di questa esperienza rimane l'incontro con Gesù Cristo, il Crocifisso Risorto che ci rende testimoni e capaci di raccontare la gioia dell'incontro con Lui. Ciò significa anche che un campo scuola è a tutti gli effetti un'esperienza in cui si
rende concreta la Chiesa che ascolta e proclama la Parola, che celebra l'amore del Risorto per la sua sposa, che vive la comunione nelle relazioni tra le persone.
Tra le scelte che l'Azione Cattolica ha esplicitato nel corso della sua storia e che sono ancora oggi la bussola che orienta la vita associativa e le permette di rigenerarsi nella fedeltà al suo essere profondo, troviamo quella dell'unitarietà, tappa importante che diventa occasione straordinaria di incontro, di amicizia, di crescita umana nella condivisione e insieme profonda esperienza di fede.
L'Azione Cattolica crede nell'armonia delle differenze e nella possibilità di vivere tutti insieme lo stesso ideale, ed ecco allora che gli Educatori insieme al Parroco ripropongono il campo scuola interparrocchiale con gli Acierrini di Casalbordino, Scerni e Tocco da Casauria. Ben 120 partecipanti hanno accettato di vivere questa esperienza, e dal 17 al 22 agosto ci siamo ritrovati tutti a Castellalfiume vicino Avezzano.
Il percorso degli accierrini ha preso spunto dal sussidio del centro nazionale, che ha avuto come testimone la figura di Santa Chiara.
La giornata era formata da:
La preghiera del mattino
Le attività mattutine
Il ballo aperitivo dove i balli più acclamati erano il Cichito e Waka Waka
Le attività pomeridiane
I laboratori
Non sono mancate le serate in cui si è giocato insieme, mettendo le nostre capacità e la nostra creatività in gioco, occasioni stupende per confrontarsi con le varie età e incontrarsi con stile di fraternità e legami di amicizia.
Sono stati giorni in cui la “saggezza” ed “esperienza” degli educatori si è intrecciata con l'energia e la freschezza dei ragazzi.
Non è mancata l’uscita ad Avezzano dove abbiamo incontrato il responsabile dell’ACR che ci ha portati in giro per la città facendoci vedere i luoghi più caratteristici.
Naturalmente non è finita qui perché, come è consuetudine ad ogni campo, c’è stata la sfilata per elezione della Miss e del Mister campo dell’anno 2010.
Insomma sei giorni in cui vedere l’Ac come una famiglia.
Un grazie di cuore a tutti gli educatori e partecipanti perché con il loro Si hanno reso quest’esperienza unica e indimenticabile.
Donato
(Educatore)