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Miracoli del Natale

Natale 2012

I miracoli del Natale


Un freddo mattino autunnale. - Buongiorno, poco fa ho sentito Davide al telefono - E l'amico: "E come sta?" - E' distrutto, mi ha detto in lacrime che un cancro lo sta uccidendo, il medico gli ha detto che potrebbe non arrivare alla fine dell'anno. Ho deciso, io lo raggiungo in Inghilterra. Voglio stargli accanto in queste ultime settimane che dovrebbero essergli rimaste. Vuoi venire anche tu? - E l'amico: "dammi qualche ora di tempo e mi organizzo". Ma il dolore per il vecchio amico di una vita, trasferitosi in Inghilterra per lavoro, non può rimanere confinato ed immediatamente raggiunge tutta la vecchia classe: poche ore dopo all'aeroporto in partenza per l'Inghilterra ci sono 15 persone, ragazzi e ragazze che hanno passato insieme la gioventù e ora si ritrovano insieme stretti intorno ad uno di loro che sente vicina la fine della sua vita. Manca solo Maria, che arriva trafelata pochi minuti prima della partenza. "Dove sei stata finora? Sei la solita ritardataria! Abbiamo rischiato di perdere il volo per te!" l'apostrofano gli altri. E lei "Scusate, sono dovuta passare in un luogo importantissimo..." e abbozza un sorriso.

Poche ore dopo il freddo pungente di un pomeriggio piovoso e uggioso li accoglie. Hanno la tristezza nel cuore e il cielo sembra piangere insieme a loro. E' vibrante, intenso e commovente il momento in cui tutti insieme abbracciano Davide, e sembra di tornare indietro negli anni. Passano i giorni e gli esami medici gettano sempre più nello sconforto, Davide ritrova la forza di lottare come un leone contro il male oscuro accanto agli amici. Ma sembra non farcela. La comitiva è sempre più triste, qualcuno vorrebbe quasi tornare indietro perché il dolore è troppo forte. Solo Maria, la ritardataria, sembra avere forza e coraggio per tutti e mantiene in cuore la speranza. Una luce particolare sembra avvolgerla e conforta gli altri.

Cade la neve, soffice e avvolgente, scende nei cuori e sembra recare tenerezza e dolcezza. Davide torna in ospedale per uno degli ultimi esami, ormai la sua vita appare segnata. Mentre entra in ambulatorio una stretta al cuore soffoca tutti, come fosse l'ultimo istante insieme, come se si sentissero che non lo vedranno più. Maria, la tenace ritardataria è in un angolo, muta volge lo sguardo al cielo. Passano le ore, il muro lascia passare pochi flebili bisbigli e nulla più. Ma anche se la porta resta serrata, una forte concitazione giunge a tutti. Improvvisamente un urlo squarcia il silenzio e scuote gli animi "Non è possibile, non è possibile, miracolo, miracolo, miracolo!!!" La porta si spalanca ed il medico esce di corsa, affannato tenta di farfugliare alcune parole incomprensibili. Mentre, dalla porta, si vede Davide commosso, scosso da sorrisi e lacrime insieme. Alla fine il dottore recupera il fiato ed urla a pieni polmoni: "Non so cosa sia successo, non ho mai visto una cosa simile, in tanti anni non mi è mai accaduto, il vostro amico fino a pochi giorni fa era spacciato, ora è guarito, è sano, vivrà!!!" Urla di gioia, abbracci, salti, la sala diventa la torçida di uno stadio latinoamericano in pochi istanti. Passano davanti agli occhi i ricordi di gioventù, le ore a giocare ai giardini o chini sui libri e contemporaneamente le ultime settimane, le ansie, le angosce, la tristezza che avanzava ora dopo ora, giorno dopo giorno. E dalla metà della sala si vede avanzare una figura minuta, improvvisamente tutti rimangono in silenzio, mentre Maria, timida e impacciata ma con un sorriso luminoso come non mai, comincia a parlare: "Ricordate quando abbiamo rischiato di perdere l'aereo? Ricordate che sono arrivata all'ultimo? Ora finalmente posso dirvi il perché. Appena ricevuta la notizia sono immediatamente corsa in Chiesa e mi sono inginocchiata davanti alla statua della Madonna con il braccio il Bambino. Lì sono rimasta fino a che non è arrivata l'ora di partire... Ricordate che giorno è oggi? Sapete fra poche ore cosa accadrà?" E gli sguardi si volgono verso il calendario: è il 24 dicembre, fra poche ore sarà Natale. Si, fra poche ore sarà Natale, e quest'anno sentiranno ancor di più il giorno della nascita, la festa della Vita che sconfigge la morte. Si, fra poche ore sarà Natale. Giunge a noi la Buona Novella che conforta i cuori, che consola gli afflitti e solleva chi è caduto, che dona dolcezza, tenerezza, la forza dell'Amore che s'incarna e trasforma il mondo. E' la più grande rivoluzione della Storia, l'Infinito che viene accanto a noi, dona speranza e vita nuova. Sarà Natale per i tanti Davide che vivono nell'incertezza, nella paura che verrà squarciata da una luce immensa. Sarà Natale nelle baraccopoli di Nairobi, negli slum di Calcutta, sarà Natale nelle famiglie di chi vede il domani incerto per la crisi economica, sarà Natale per chi vive giorni tristi, vittima di violenza, guerra, soppraffazione e cattiveria. Viene il Natale, per trasformare le lacrime in sorrisi, perché la tristezza lasci il passo alla gioia. Ah, dimenticavo, mentre in quel grigio ospedale irrompevano i colori della Vita che rinasceva, si era fatto tardi, il Sole era già tramontato all'orizzonte. E in Cielo qualcuno vide improvvisamente saettare una cometa. Era giunto il Natale...
Ciranovagabondo