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In 1000 per ... un Sogno di Natale

Natale 2014

i cammelli seguono la stella


Carissimi, con grande gioia accogliamo Gesù che nasce tra noi, ci siamo preparati a questo incontro straordinario ben sapendo che è meraviglioso quello che riceviamo e probabilmente ben poco quello che possiamo dare.

Non importano i nostri calcoli umani, a Gesù interessa che ci siamo e che i nostri cuori siano spalancati, permettendogli di essere la nostra vera ricchezza.

Certo che il Natale segna la realizzazione del più bel sogno che Dio si è portato nel cuore fin dai tempi della creazione, vedere l’uomo liberato, riscattato dal male attraverso l’opera del Figlio obbediente, il quale riconoscendo la bellezza di quanto il Padre ha fatto nella umanità degli uomini, la assume e la redime. Ora il sogno di Dio si va ogni giorno completando nella vita di ogni uomo e di tutti gli uomini a seconda della disponibilità che incontra in ognuno di essi.

Il male che si consuma nel mondo e che opprime la vita di migliaia di nostri fratelli sparsi nei continenti della terra ci dice che Dio incontra ancora tante barriere e tanti rifiuti che gli impediscono di abitare nel cuore di tutti, tanti credono di poter dominare su tutto con la violenza e con la forza. Il male fa sempre tanto rumore al punto da farci pensare che Dio sia impotente e incapace di ristabilire la pace tra gli uomini. In realtà tutti ben sappiamo che, ogni giorno, ogni ora, ogni momento nel mondo si realizza e si consuma una quantità impensabile e non quantificabile di bene e di amore condiviso fra le persone. Tutto questo non fa rumore ma è ciò che effettivamente regge il mondo e l’esistenza degli uomini e soprattutto rallegra il cuore di Dio e lo fa essere ancora un Padre amoroso il cui Figlio obbediente è con noi, dalla nostra parte, totalmente a nostro favore.
Mi viene da pensare a quanta disponibilità trova il Figlio di Dio nascendo nella nostra comunità. Chissà quanta accoglienza gli è riservata e chissà quante tenere strattonate deve dare al nostro cuore per convincerci che le cose non stanno proprio come le pensiamo e vediamo noi. Chissà quanto male potrà risanare nella vita di chi è lontano da Lui ed è rattristato e ferito per quanto vissuto con la sola fiducia nelle cose umane. A Gesù venuto tra noi con tutto il cuore voglio chiedere un rinnovato entusiasmo per il bene che facciamo e un profondo coraggio per lasciarci cambiare in ciò che a Lui non piace.

Pare che a Natale sia tradizione presentare una richiesta a Gesù Bambino perché un sogno possa diventare realtà e se in quel sogno c’è la potenziale felicità di altre persone allora la tradizione diventa d’obbligo.

Come sapete portiamo avanti la piccola realtà della fattoria Vitafelice nella quale, attraverso l’aiuto degli animali presenti, quasi all’ombra del maestoso santuario della Madonna dei miracoli, realizziamo giornate di attività per persone diversamente abili, così come offriamo ospitalità a detenuti in permesso e a chi in momenti di particolare difficoltà può ricevere un aiuto e un incoraggiamento a ripartire nel cammino. Non siamo esperti ma stiamo cercando di imparare mettendo in gioco ognuno le proprie capacità. Riceviamo tanti attestati di entusiasmo e stima che ci rallegrano così come indirettamente sentiamo tante critiche a volte costruttive, a volte ridicole (vi assicuro che se volessi creare luoghi dove vivere il male e guadagnare, ci sarebbero ben altri fruttuosi investimenti da poter fare senza sporcarsi le mani e le scarpe, magari rimanendo sempre con la cravatta al collo e il titolo nobiliare in fronte). Capisco che non tutti possono comprendere cosa significa avere un figlio con problemi in casa e gestirlo dalla mattina alla sera per tutta la vita, senza avere spazi per la propria libertà e con la preoccupazione dell’incerto futuro che lo attende, comprendo la gioia di quanti condividono le attività con noi nel vedere anche dei piccoli gesti o comportamenti che permettono di cogliere un senso di novità nella vita dei loro figli. Non capisco poi come chi critica queste cose si faccia scappare la lacrimuccia quando in televisione appare l’immagine del bambino affamato o malato di qualche altro posto di questo mondo come se la vera sofferenza fosse sempre e solo altrove.

Il mio sogno è quello di trovare 1000 persone che offrono in un anno 100 euro per poter acquistare un sito nel quale portare avanti questa esperienza. L’acquisto diventerebbe un bene della parrocchia gestito dall’associazione Vitafelice con la possibilità di essere venduto per i poveri in caso di cessazione delle attività. Tale investimento permetterebbe di aiutare un maggior numero di persone creando attività anche per altri ragazzi della nostra comunità.
Qualcuno ha detto che quando si coltiva un sogno si corre il rischio che possa diventare realtà lo speriamo con tutto il cuore, del resto ci viene da chiederci: e se questo fosse un ulteriore sogno di Dio per questa comunità, da realizzare proprio là dove la Mamma sua ha poggiato i suoi tenerissimi piedi?

Auguri infiniti
don Silvio

N.B. Bisogna trovarne 990 perché in 10 hanno già cominciato a far diventare realtà questo sogno.