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R: Fatevi una canna!




-----Messaggio Originale-----
Da: "~ FABIOCCHI ~" <fabiocchi@infinito.it>
A: "Noomc" <noomc-it@egroups.com>; <giovani-verdi@verdi.it>; "Ecologia"
<pck-ecologia@peacelink.it>; <noocse-bo@egroups.com>
Data invio: mercoledì 24 gennaio 2001 12.13
Oggetto: Fatevi una canna!


> Oltre mezzo secolo fa le coltivazioni di canapa (Cannabis Sativa) in
Italia
> e nel mondo furono soppiantate dalle monocolture di cotone e dalla
> produzione di fibbre sintetiche... principalmente a causa delle regole del
> mercato e per lo status di droga illegale. Ma la canapa fara'
> inevitabilmente parte del nostro futuro per le sue propieta' che la
rendono
> utile a qualsiasi scopo. Non ci servono le biotecnologie per sfamare la
> popolazione, ne' il petrolio per produrre energia: ci serve solo la
canapa.
> Se vogliamo costruire un'economia sostenibile questa e' la soluzione
> giusta... e pensare che esiste da millenni!
> ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~
> Fabio Quattrocchi mailto:FABIOCCHI@supereva.it
> LEGALIZE CANNABIS HTTP://CANAPA.4NET.COM
> ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~
>
>
>
>
> LA CANAPA
> UNA RISORSA PULITA
> PER UN'ECONOMIA SOSTENIBILE di Cesare Pasini
> http://canapa.4net.com
> http://www.canapa.com
>
> Si parla sempre molto di ambiente, ma se ne parla anche molto a
sproposito.
> Infatti, nonostante i tanti dibattiti, quando c'è una possibilità di
> sostituire il petrolio con materie prime naturali e rinnovabili, nessuno
se
> ne accorge (così come nessuno si è mai accorto del più grande sperpero di
> risorse energetiche della Storia, quello del metano). Certo, è molto
> difficile oggi immaginare un'economia sviluppata che possa fare a meno del
> petrolio, dei milioni di alberi abbattuti ogni anno per fare la carta, e
dei
> prodotti dell'industria chimica. Ed è altrettanto difficile immaginare una
> società affluente senza le montagne di rifiuti, l'effetto serra e tutti
gli
> altri disastri ambientali a cui siamo da tempo abituati.
> Eppure una concreta e fondata speranza esiste: questa speranza ci viene
> dalla canapa. Con le materie prime della canapa si possono produrre, in
modo
> pulito ed economicamente conveniente, tessuti, carta, plastiche, vernici,
> combustibili, materiali per l'edilizia ed anche un olio alimentare di
> altissime qualità. La canapa è stata, tra le specie coltivate, una delle
> poche conosciute fin dall'antichità sia in Oriente che in Occidente. In
Cina
> essa era usata fin dalla preistoria per fabbricare corde e tessuti, e più
di
> 2000 anni fa è servita per fabbricare il primo foglio di carta. Nel
> Mediterraneo già i Fenici usavano vele di canapa per le loro imbarcazioni.
E
> nella Pianura Padana la canapa è stata coltivata per la fibra tessile fin
> dall'epoca romana. Ma quali sono le materie prime della canapa, e quali
> prodotti se ne possono ottenere?
>
> MATERIE PRIME - La canapa è una pianta dal fusto alto e sottile, con la
> parte sommitale ricoperta di foglie, e può superare i 4 metri d'altezza.
La
> parte fibrosa del fusto si chiama "tiglio" e la parte legnosa "canapolo".
La
> canapa può essere coltivata per due scopi principali: per la fibra tessile
o
> per i semi. Se si coltiva la canapa per la fibra tessile il raccolto va
> fatto subito dopo la fioritura, si possono ottenere fibre tessili (20%),
> stoppa (10%) e legno o canapolo(70%). Se invece si coltiva la canapa per i
> semi, la parte fibrosa o tiglio è interamente costituita da stoppa, cioè
da
> fibra di qualità inferiore inadatta per l'uso tessile. Una importante
> caratteristica della pianta di canapa è la sua produttività. E' una delle
> piante più produttive in massa vegetale di tutta la zona temperata: una
> coltivazione della durata di tre mesi e mezzo produce una biomassa quattro
> volte maggiore di quella prodotta dalla stessa superficie di bosco in un
> anno. Molti contadini vogliono riprendere a coltivare la canapa se non
altro
> perchè, data la sua velocissima crescita, essa sottrae la luce e soffoca
> tutte le altre erbe presenti sul terreno, e lo libera quindi da tutte le
> infestanti meglio di quanto non sappiano fare i diserbanti.
>
> Ecco che cosa si può ricavare da queste materie prime.
> TESSUTI - La pianta di canapa, più produttiva in fibra tessile del cotone,
> oggi può essere lavorata in impianti che sostituiscono le lunghe e
faticose
> lavorazioni manuali di un tempo. La sua coltivazione richiede pochi
> pesticidi e fertilizzanti, mentre il cotone specialmente di pesticidi ne
> richiede moltissimi. Inoltre la fibra della canapa è molto più robusta e
> dura più a lungo. Attualmente può essere lavorata in modo da renderla
> sottile quanto si vuole, e viene proposta in sostituzione del cotone e
delle
> fibre sintetiche.
>
> SEMI E OLIO - La canapa, oltre che per la fibra tessile puo' essere
> coltivata per ricavarne i semi. I semi di canapa contengono proteine di
> elevato valore biologico nella misura del 24 %, ed un olio nella
percentuale
> dal 30 al 40 %. Per il loro valore nutritivo i semi di canapa sono stati
> proposti come rimedio alla carenza di proteine dei paesi in via di
sviluppo.
> Le qualità dell'olio di canapa sono eccezionali. E' particolarmente ricco
di
> grassi insaturi ed è l'ideale per correggere la dieta dell'uomo moderno e
> per prevenire le malattie del sistema cardiocircolatorio. Altrettanto
> straordinarie sono le proprietà di questo olio per gli usi industriali:
non
> a caso è stato paragonato all'olio di balena. Le vernici fabbricate con
> questa materia prima, oltre a non essere inquinanti, sono di qualità
> incomparabilmente superiore rispetto a quelle prodotte con i derivati del
> petrolio. Con l'olio di canapa si possono inoltre fabbricare saponi, cere,
> cosmetici, detersivi (veramente biodegradabili), lubrificanti di
precisione
> ecc.
>
> CARTA - Una volta estratta la fibra tessile o dopo aver raccolto di semi,
> rimangono la stoppa più la parte legnosa o canapolo, che non si possono
> considerare solo un semplice sottoprodotto, ma un'altra importante materia
> prima. Con la stoppa si può fabbricare carta di alta qualità, sottile e
> resistente. Con le corte fibre cellulosiche del legno si può produrre la
> carta di uso più corrente, come la carta di giornale, i cartoni ecc.
> Fare la carta con la fibra e il legno della canapa comporta importanti
> vantaggi: innanzitutto per la sua enorme produttività in massa vegetale, e
> poi perchè la si può ottenere da un'unica coltivazione insieme alla fibra
> tessile o ai semi.
> Un altro grosso vantaggio della canapa è costituito dalla bassa
percentuale
> di lignina rispetto al legno degli alberi, che ne contengono circa il 20 %
> oltre ad un'analoga percentuale di sostanze leganti.
> Attualmente le grandi cartiere utilizzano solo il legname degli alberi. Il
> processo per ottenere le microfibre pulite di cellulosa, e quindi la pasta
> per la carta, prevede l'uso di grandi quantità di acidi che servono per
> sciogliere il legno. Questa operazione, ad un tempo costosa ed inquinante,
> non è necessaria con la carta di canapa ottenuta dalla sola fibra, e per
> quanto riguarda il legno di acidi ne servono meno della metà. Inoltre la
> fibra e il legno della canapa sono già di colore bianco e la carta che se
ne
> ottiene è già stampabile. E per renderla completamente bianca è
sufficiente
> un trattamento al perossido di idrogeno (acqua ossigenata), invece dei
> composti a base di cloro necessari per la carta ricavata dal legno degli
> alberi. Questi composti chimici sono una delle cause principali
> dell'assottigliamento dello strato di ozono nell'alta atmosfera.
> Un ettaro di canapa produce tanta carta quanta ne producono quattro ettari
> di alberi, in un tempo piu' breve (solo tre mesi) e senza togliere la
> fertilita' al terreno.
>
> TAVOLE - Con i fusti interi della canapa, pressati con un collante, si
> possono fabbricare tavole per l'edilizia e la falegnameria in sostituzione
> del legno, che sono di grande robustezza, flessibilità ed assai più
leggere.
>
> MATERIALI PLASTICI - Con la cellulosa di cui la pianta è ricca, attraverso

> un processo di polimerizzazione, si possono ottenere materiali plastici
> pienamente degradabili che, se in molti casi non possono competere con le
> sofisticate materie plastiche di oggi, hanno comunque fin dall'inizio una
> serie di usi importanti per imballaggi, isolanti e così via.
>
> COMBUSTIBILI - La canapa, per la sua alta resa in massa vegetale, è
> considerata anche la pianta ideale per la produzione di combustibili da
> biomassa in sostituzione dei prodotti petroliferi. Bruciare combustibili
da
> biomassa anzichè petrolio non fa aumentare l'effetto serra. Infatti
> l'anidride carbonica viene prima sottratta all'atmosfera durante la
crescita
> della pianta, e poi restituita all'aria al momento della combustione. In
> questo modo la quantità di anidride carbonica dell'atmosfera non aumenta,
al
> contrario di quello che succede si si bruciano idrocarburi fossili.
>
> Se è vero che con la canapa si possono produrre tutte le cose elencate
sopra
> (e tante altre ancora), come mai le proprietà di questa pianta sono così
> poco conosciute e così poco sfruttate?
> Essenzialmente perchè da troppo tempo si è smesso di coltivarla.
> In Italia la canapa era coltivata al Nord principalmente per la fibra
> tessile, ed in Campania per i semi. Nella Pianura Padana la coltivazione
> della canapa è cessata a poco a poco negli anni Cinquanta, perchè non più
> conveniente rispetto al cotone e alle fibre sintetiche. Anche la
> coltivazione della canapa nel Meridione è cessata più o meno negli stessi
> anni.
> Negli Stati Uniti la produzione di vernici con olio di canapa era molto
> sviluppata fino al 1937 quando, molto prima che in Italia, la legge ha
> proibito la coltivazione della canapa insieme con la marijuana. Nel nostro
> paese invece la legge contro la marijuana è intervenuta quando già da
tempo
> la coltivazione della canapa era stata abbandonata. A questo proposito
però
> bisogna osservare che, anche se botanicamente si tratta sempre di
"cannabis
> sativa", dalle varietà ottimizzate per la produzione di fibra e semi non è
> possibile ricavare la droga.
> Di fatto questa lunga interruzione della coltivazione rende difficile oggi
> il suo rilancio.
> Le modalità di coltivazione devono essere di nuovo messe a punto, ed anche
i
> processi di lavorazione della materia prima devono essere riprogettati.
> Per molte ragioni non sono più proponibili le lunghe e pesanti lavorazioni
> manuali collegate con l'estrazione della fibra tessile, che del resto
> avevano già portato la canapa fuori mercato qualche anno fa. Sono
necessarie
> nuove tecnologie. Per esempio la macerazione per il distacco della fibra
> sarà fatta in appositi impianti ai quali i contadini conferiranno il
> prodotto dopo averlo essiccato. Questi impianti si possono già costruire,
i
> processi sono stati quasi completamente individuati. E' necessario ora
> assemblare l'intera filiera che va dal produttore agricolo al prodotto
> finito, ed avviare il meccanismo. Il contadino non può mettersi a produrre
> la canapa se non c'è un impianto che la può lavorare, e non si può far
> lavorare l'impianto nuovo di zecca se i contadini non lo riforniscono
della
> materia prima.
> Esistono però già fin d'ora molti fattori che premono perchè la macchina
> produttiva si metta in movimento. Sia in Europa che nel Nord America i
> coltivatori sono da tempo alla ricerca di nuove colture che possano
ampliare
> il mercato in settori diversi da quello alimentare. Anche la C E E è
> interessata a promuovere coltivazioni a destinazione non alimentare, ed ha
> individuato nella canapa una delle colture più interessanti. Per questo ha
> deciso di sovvenzionare i coltivatori di canapa e di sostenere la ricerca
> per mettere a punto i processi di lavorazione.
> Questi sono segni che, anche al di là di considerazioni di carattere
> ambientalista, c'è tutto un mondo dell'economia che si sta spostando verso
> una produzione basata su materie prime naturali e riciclabili, sostitutive
> del petrolio e dei suoi derivati.
> Anche il mercato è pronto a ricevere i prodotti della canapa. Esistono già
> ora centinaia di ditte in tutto il mondo che, usando materie prime
> provenienti dai paesi che non hanno mai interrotto la coltivazione (come
> l'Ungheria), fabbricano numerosi articoli a base di canapa: tessuti e capi
> d'abbigliamento, olio dei semi e prodotti alimentari che li contengono,
> saponi, cosmetici, vernici, carta, detersivi, tavole ed altri materiali
per
> l'edilizia, legni compensati, oggetti d'arredamento ecc.
> Alcune di queste ditte hanno visto il loro fatturato crescere anche del
500
> % in un solo anno. Ma nonostante ciò la domanda continua ad essere
superiore
> all'offerta, ed i prezzi spesso sono alti. Alcuni prodotti poi, come i
> tessuti, sono praticamente introvabili.
> Tutto questo è la dimostrazione che il rilancio della canapa alla fine
sarà
> sostenuto dal mercato, ovvero da un'opinione pubblica consapevole del
fatto
> che la canapa può risolvere parecchi dei problemi ambientali che ci
> assillano. Ma è anche la dimostrazione che i tempi sono maturi per passare
> finalmente a produzioni su vasta scala. Ciò che frena attualmente lo
> sviluppo di questo settore e gli entusiasmi dei consumatori sono infatti
> proprio le limitate disponibilità di materie prime.
> E in Italia a che punto è la situazione? Come al solito l'Italia segue, e
> all'ultimo posto.
> Virtualmente nel nostro paese ancora non esistono ditte che producano o
> vendano prodotti di canapa. Anche sul piano culturale o semplicemente
> informativo l'Italia è ancora molto indietro.
> Prosegue... http://canapa.4net.com/canapa/postscriptum.html
>
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