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DOSSIER ILVA - parte 3/7 a cura di PeaceLink





Documento: 20020306 03395
ZCZC0246/SXA
U ECO S0A S41 QBXH
ACCIAIO: UE-USA; FEDERACCIAI, CONSEGUENZE MOLTO GRAVI
EUROFER HA CHIESTO A
UE SALVAGUARDIA
   (ANSA) - MILANO, 6 MAR - I produttori italiani di
acciaio
esprimono forte preoccupazione per le conseguenze ''molto
gravi'' dei dazi decisi dagli Usa. ''Questa misura ci obbliga a
barricarci'', osserva il direttore generale di Federacciai,
Enrico Badiali, aggiungendo che l'organizzazione che raggruppa
150 aziende italiane del settore (il 95% della produzione
nazionale) si e' mossa e si muovera' in stretto accordo con
l'organismo europeo, Eurofer.
   ''Eurofer ha gia' depositato alla
Ue una richiesta di
salvaguardia'', aggiunge Badiali.
   Secondo il direttore generale di Federacciai, ''ci saranno
conseguenze molto gravi soprattutto per quanto riguarda gli
effetti derivanti dalle quantita' di prodotti che, una volta
trovata chiusa la porta negli Usa, si riverseranno sul mercato
europeo con la conseguente diminuzione dei prezzi'', e rischi
per l'occupazione. ''C'e' un effetto moltiplicatore - ha
concluso - molto piu' ampio e preoccupante di quello legato in
prima battuta alla limitazione dei quantitativi esportati''.
(ANSA).
     MM
06-MAR-02 15:33 NNNN


Documento: 20020306 03005 ZCZC0352/SXA R ECO S0A QBXC
ACCIAIO: UE-USA; LA MALFA, AL MOMENTO GIUDIZIO NEGATIVO DELEGAZIONE PARLAMENTARE ITALIANA A BRUXELLES (ANSA) - BRUXELLES, 6 MAR - Al momento il mio giudizio sulla decisione Usa di applicare dazi doganali sull'acciaio importato, anche dall'Europa, ''e' decisamente negativo: non dispongo di molti elementi, ma non riesco a capirne le ragioni, non riesco a vedere una buona ragione''. Questa, la prima reazione a caldo di Giorgio La Malfa, oggi a Bruxelles alla guida di una delegazione italiana della Camera dei Deputati, per completare un'indagine conoscitiva sul testo unico della legge finanziaria (legge Draghi) a tre anni dalla sua emanazione. Della delegazione, che ha incontrato il presidente della Commissione Romano Prodi e il commissario per la concorrenza Mario Monti, facevano parte anche i deputati Vincenzo Carnelli (AN), Sergio Rossi (LN), Roberto Pinza (Margherita), Francesco Tolotti (DS), ''Per come si apprende appare una decisione preoccupante dal punto di vista politico perche' destinata ad alimentare tensioni'' ha commentato a sua volta Tolotti, mentre Pinza ha definito la decisione di Washington ''un segnale di allarme forte''. (ANSA). LEN 06-MAR-02 17:50 NNNN

Documento: 20020306 03001
ZCZC0203/SXA
R ECO S0A QBXC
ACCIAIO: UE-USA; LAMY, PROTEGGERO' EUROPA DA SCELTA POLITICA
(V. ''
ACCIAIO: UE-USA; LAMY, VINCEREMO ... DELLE 13:25 CIRCA)
   (ANSA) - BRUXELLES, 6 MAR - ''Questa e' una scelta politica
senza alcun fondamento giuridico ne' economico'': lo ha
affermato oggi il Commissari
Ue al Commercio Pascal Lamy
nell'annunciare ''misure di salvaguardia'' per proteggere il
mercato siderurgico europeo dagli effetti dei dazi statunitensi.
   ''Su richiesta dell'industria europea - ha detto Lamy -
lanceremo una procedura per l'attuazione di una misura di
salvaguardia destinata a proteggerci contro flussi
supplementari'' (quelli deviati dalla sostanziale chiusura del
mercato Usa). Inoltre L'
Ue domandera' a Washington di proporre
''misure di compensazione nell'ordine delle esportazioni
europee'' (dai dazi verra' colpito un terzo della produzione
Ue). Bruxelles inoltre vuole ''coordinarsi'' con altri paesi
colpiti dalle misure protezionistiche americane. Il Commissario
ha poi sottolineato che ''nel Wto non c'e' la legge dell'occhio
per occhio, dente per dente'' e l'
Ue intende ''restare
all'interno di regole internazionali alle quali non vogliamo
derogare''.
      Lamy si e' anche lasciato andare a considerazioni sui veri
motivi del provvedimento di Bush, che a suo dire avrebbe ceduto
a pressioni delle lobby 'interne' piu' di quanto non avrebbe
fatto il suo predecessore Bill Clinton: ''quando gli Usa sono
stretti tra una pressione politica interna e il rispetto degli
impegni internazionali, e' la prima a prevalere''. Inoltre ''e'
buffo che una politica basata sul liberismo e il libero mercato
sfoci in tali misure'', ha detto ancora il Commissario prima di
sottolineare che quella attuale ''non e' una svolta'' dato che
gli Usa hanno sempre prediletto gli ''interessi nazionali''.
   ''La questione fondamentale - ha detto fra l'altro Lamy - e'
che l'industria Usa deve essere ristrutturata, ma la chiusra del
mercato non e' necessaria a questo fine''. (ANSA).
     CAL
06-MAR-02 14:27 NNNN


Documento: 20020306 03360
ZCZC0137/SXA
U ECO S0A QBXC
ACCIAIO: UE-USA; LAMY, VINCEREMO CONTRO IL FAR WEST
   (ANSA) - BRUXELLES, 6 MAR - Il Commissario Europeo al
Commercio, Pascal Lamy, ha affermato oggi che l'
UE conta di
vincere nello scontro sull'
acciaio ingaggiato con gli Usa e sta
valutando ''misure di salvaguardia'' per tutelare il mercato e
l'occupazione in Europa. ''Il mercato siderurgico non e' il far
west'', ha detto Lamy in una conferenza stampa a Bruxelles
annunciando ufficialmente il ricorso al Wto contro i dazi
doganali annunciati dagli Usa sulle importazioni di
acciaio
anche dall' Europa. L'Ue, ha detto ancora Lamy, ''e' la
principale vittima di queste misure'', e la ''cosa piu' grave e'
che dirottano buona parte dei flussi siderurigici che non
riescono a penetrane negli Usa''. ''Probabilmente vinceremo'',
ha detto il commissario ricordando che gia' in cinque occasioni
gli Usa  sono stati sconfitti in sede Wto. Sottolineando che i
dazi rappresentano una scelta ''politica'' fatta personalmente
dal presidente George W.Bush, Lamy ha affermato che la
commissione sta studiando ''misure di salvaguardia per il
mercato europeo'' e gia' il 12 marzo verranno consultati i
rappresentanti degli stati membri. ''Fra i Paesi piu' colpiti''
dalle misure americane, ha sottolineato dal canto suo il
commissario alle imprese, Erkki Liikanen, vi sono Francia,
Germania, Olanda, Italia e Svezia. (ANSA).
     CAL/LP
06-MAR-02 13:23 NNNN


Documento: 20020306 04033 ZCZC0548/SXA R ECO S0A QBXC
ACCIAIO: UE-USA; URSO TENTO' DI SVENTARE LA GUERRA IN UN INCONTRO CON ZOELLICK A WASHINGTON A DICEMBRE (ANSA) - WASHINGTON, 06 MAR - Ci fu un tentativo dell'Italia di sventare la 'guerra dell'acciaio' ora scoppiata tra gli Usa e l'Ue: lo si rileva a Washington, in ambienti ben informati, ricordando che la questione dell'acciaio era stata al centro del colloquio che il viceministro alle Attivita' produttive con delega al Commercio estero, Adolfo Urso, aveva avuto con il responsabile americano del commercio internazionale Bob Zoellick, a Washington, il 10 dicembre. In quel colloquio, Urso aveva sottolineato l'importanza, anche alla luce del successo allora recente della riunione di Doha per il lancio di un round di negoziati per liberalizzare i commerci mondiali, di affrontare in una cornice propositiva le questioni aperte, a cominciare proprio dall'acciaio. Urso, in particolare, aveva offerto il proprio impegno per cercare di scongiurare la guerra commerciale e aveva fatto presente a Zoellick i rischi dell'avvio di una spirale di conflitti. Il viceministro aveva successivamente manifestato le stesse preoccupazioni in incontri avuti con Mike Moore, direttore generale dell'Organizzazione del commercio mondiale, a gennaio, e con Romano Prodi, presidente della Commissione europea, a febbraio. Zoellick condivise le preoccupazioni di Urso per l'avvio di una nuova guerra commerciale. Ma, evidentemente, hanno poi prevalso, nelle scelte dell'Amministrazione repubblicana, considerazioni di natura piu' interna che internazionale, economiche e politiche. (ANSA). GP 06-MAR-02 20:31 NNNN


Documento: 20020306 01837
ZCZC0259/SXA
R ECO S0A QBXC
ACCIAIO:URSO,DECISIONE USA FA TORNARE PROTEZIONISMO ANNI '30
   (ANSA) - ROMA, 6 MAR - ''Cosi' si rischia di riproporre
l'escalation protezionistica degli anni Trenta''. Lo ha
dichiarato il vice ministro delle Attivita' produttive con
delega al Commercio con l'Estero, Adolfo Urso, riferendosi alla
decisione dell'amministrazione Bush di imporre dazi sull'import
di
acciaio.
   Secondo Urso e' necessario porre la questione all'ordine del
giorno della prossima riunione dei ministri del Commercio Estero
della
Ue, in programma a Toledo il 19 marzo, ''al fine di
prendere immediate e ferme misure a difesa dell'industria
europea che ha gia' pagato negli anni scorsi in termini
economici e sociali il suo processo di ristrutturazione e che
quindi non puo' assolutamente essere doppiamente penalizzata''.
   L'Europa, continua Urso, ''deve reagire in modo fermo e
rapido per indurre gli Stati Uniti ad una soluzione politica, e
per evitare cosi' che si riproponga in modo ancora piu' grave
quanto verificatosi sulla controversia dei sussidi all'export,
per la quale l'organo di appello del Wto ha gia' condannato gli
Usa per un ammontare di 4 miliardi di dollari''.
   Urso di e' poi dichiarato d'accordo con il commissario
europeo per il commercio estero Pascal Lamy sulla scelta di
ricorrere immediatamente al Wto , ''che pero' presuppone tempi
medio lunghi e proprio per questo deve essere accompagnata da
un'azione tempestiva di difesa del mercato comunitario - ha
spiegato il vice ministro - dal rischio che milioni di
tonnellate originariamente dirette verso gli Usa si riversino
sul mercato europeo colpendo in modo sensibile l'industria
italiana, cosa che si potrebbe realizzare con l'adozione di
specifiche clausole di salvaguardia cosi' come dalle
associazioni di categoria''.
   ''E' inoltre da valutare - ha concluso Urso - nel caso in cui
gli Usa non dovessero recedere da tale decisione, l'ipotesi di
pronta attuazione alle misure decise in ambito Wto sulla
questione delle Foreign Sales Corporations, ricordando cosi' la
posizione di mediazione che l'
ue aveva assunto le scorse
settimane''.(ANSA).
     KRG
06-MAR-02 15:58 NNNN


Documento: 20020306 04023
ZCZC0404/SXA
R ECO S0A R64 QBXC
ACCIAIO: USA; BUSH ASCOLTA SIRENE PROTEZIONISMO / ANSA
DOPO TENTAZIONI UNILATERALISMO, NUOVE SCELTE CONFLITTUALI
   (ANSA) - WASHINGTON, 06 MAR - (di Giampiero Gramaglia) -
Sulla carta globalista e liberista, la Casa Bianca ha dato
ascolto alle sirene del protezionismo e ha imposto dazi
sull'import di vari tipi d'
acciaio da mezzo mondo.
   Per 11 miliardi di dollari, una somma grande, ma non enorme,
il presidente George W. Bush corre il rischio di scatenare una
'guerra dell'
acciaio', un conflitto che affiora dalla memoria
degli Anni Ottanta, quando l'industria europea doveva ancora
ristrutturare e poteva essere accusata di esportare a colpi di
sussidi.
   L'Amministrazione repubblicana aveva accantonato, dopo l'11
settembre, nel nome della coalizione anti-terrorismo,
le tentazioni unilateraliste della sua politica estera, che
adesso sembrano riaffiorare: l''asse del male', cioe' la messa
all'indice di Iraq, Iran e Corea del Nord e la spinta
all'apertura di nuovi fronti della guerra contro il terrorismo
non concordati con gli alleati della coalizione (e da essi non
condivisi); il rinnovo del no agli accordi di Kyoto per la
riduzione delle emissioni di anidride carbonica;
la ripresa del cammino degli esperimenti per lo scudo spaziale e
l'abbandono del Trattato Abm.
   E, adesso, la Casa Bianca ha fatto una scelta conflittuale di
carattere commerciale, che colpisce tutti i Paesi (eccetto
un'ottantina di Paesi in via di sviluppo e quattro Paesi che
hanno accordi di libero scambio con gli Stati Uniti, Canada e
Messico, Israele e Giordania). C'e' un motivo economico: dare
respiro all'industria siderurgica americana, che deve ancora
completare la ristrutturazione. E c'e' un motivo politico:
le elezioni del 5 novembre, per il rinnovo della Camera e di un
terzo del Senato.
  ''Questa non e' un'Amministrazione protezionista'', dice,
nonostante tutto, Peter Frederik Allgeier, vice-responsabile per
il commercio internazionale della squadra Bush, parlando ai
giornalisti della stampa estera. E Grant Aldonas, 'vice' al
dipartimento del commercio, aggiunge: ''Le misure adottate sono
compatibili con le regole della Wto, l'Organizzazione del
commercio internazionale''.
  Parole al vento, a giudicare dalle reazioni che arrivano,
prevedibilmente, da Bruxelles (per i Paesi dell'
Ue) e da Tokyo,
da Pechino (che comincia a sospettare che l'ingresso nella Wto
sia una trappola piu' che un'opportunita') e da Mosca, che nella
Wto non c'e' ancora entrata. Per Washington, si apre una nuova
stagione di contenziosi e ritorsioni a Ginevra.
  Certo, procedendo per categorie, i repubblicani, che sono piu'
unilateralisti, sono meno protezionisti dei democratici.
  Bush impone sull'
acciaio dazi che vanno dall'8 al 30%; e il
leader dell'opposizione alla Camera Dick Gephard giudica subito
le misure ''inadeguate'': bisognava andarci giu' duro.
   Le scelte di Bush e il linguaggio di Gephard sono funzione
della scadenza elettorale interna, ma hanno un forte impatto
esterno. E' vero che i litigi con l'
Ue sono ricorrenti; e che,
con la Russia e' meglio bisticciare sulla farina di pollo e
sull'
acciaio piuttosto che sui missili e le ogive nucleari.
   Pero', qui c'e' il rischio di sommare i contrasti: anche se
finora il presidente russo Vladimir Putin, zar 'americano',
mette la sordina alle tensioni, avallando l'ingerenza militare
Usa anti-terrorismo nel Caucaso, in Georgia, e non arrivano allo
scontro sulla difesa anti-missile.(ANSA).
     GP
06-MAR-02 18:25 NNNN


Documento: 20020306 04024 ZCZC0431/SXA R ECO S0A R64 QBXC
ACCIAIO: USA; DAL 20 MARZO DAZI SU ACCIAI IMPORTATI/SCHEDA (ANSA) - WASHINGTON, 6 MAR - Entreranno in vigore il 20 marzo e colpiranno complessivamente importazioni per 11 miliardi di dollari i dazi sull'acciaio introdotti dal presidente George W. Bush e che variano, almeno inizialmente, dall'8 al 30%, a seconda dei prodotti. I dazi colpiranno anche l'Italia, che esporta ogni anno negli Stati Uniti prodotti siderurgici, in particolare barre, per un valore di circa 250 milioni di dollari. Sulle barre d'acciaio, i dazi imposti saranno inizialmente del 15% e dovrebbero poi scendere, di anno in anno, al 12% e al 9%. L'export dei Quindici dell'Unione europea verso gli Usa rappresenta un 20% dell'import siderurgico degli Stati Uniti. L'Italia, quindi, copre circa un decimo dell'export dell'Ue verso gli Usa. Germania e Francia sono i maggiori esportatori europei verso gli Stati Uniti. I dazi ora imposti per un periodo di tre anni, decisi al termine di una complessa procedura, colpiscono, fra l'altro, e in modo particolare, l'import da Giappone, Corea del Sud, Brasile, Russia, Ucraina, Cina, Turchia e Australia, oltre che dall'Ue. Paesi partners degli Usa come Canada e Messico, che fanno parte del Nafta (l'accordo di libero scambio del Nord America), ma anche Israele e Giordania, sono esentati, come pure un'ottantina di Paesi in via di sviluppo. Le aziende siderurgiche statunitensi sollecitavano da tempo dazi del 40% per quattro anni su una larga gamma dell'insieme dei prodotti siderurgici importati. Esse infatti attribuiscono all'impatto dell'import di prodotti a basso costo o in dumping 31 fallimenti di aziende americane dal 1997 a oggi e cercano di ottenere una temporanea ''protezione'' in base alla legge sul commercio americana. Il responsabile americano del commercio internazionale Robert Zoellick ha detto che la mossa di Bush ha l'obiettivo di dare ''respiro'' all'industria statunitense, perche' essa abbia modo di ristrutturare. Zoellick ha aggiunto che si tratta di misure ''di salvaguardia'' che potranno essere ''adattate'' in corso d'opera se ve ne saranno le condizioni: i dazi dovrebbero decrescere di anno in anno, previo un riesame della situazione siderurgica statunitense e internazionale.(ANSA). GP 06-MAR-02 18:49 NNNN


Documento: 20020306 03332 ZCZC0054/SXA U ECO S0A S41 R64 QBXH BORSA: EUROPA PARTE IN RIBASSO, PESA SCELTA USA SU
ACCIAIO (ANSA-BLOOMBERG) - MILANO, 6 MAR - Avvio di sedute debole per le principali Borse europee. Sui mercati continentali pesano la decisione del presidente americano Bush di imporre dei dazi sull'acquisto di acciaio straniero da parte delle aziende americane e la risposta dell'Unione Europea, dell'Australia , del Giappone e della Corea, decisi a presentare appello al Wto. Le azioni legate alle acciaierie cedono l'1,35%, trascinate al ribasso dalle flessioni della tedesca Thyssekrupp, della spagnola Arcelor e dalla britannica Arcelor, mentre difficile appare la mattinata anche per il settore dell'energia (-0,67%), dove spicca la performance negativa del francese TotalFinaElf. In ritardo anche il comparto retail (-0,68%), appesantito dalle transalpine Carrefour e Lvmh e quello tecnologico (-0,29%), costretto a rallentare dal produttore di decoder per pay-tv elvetico Kudelski, dall'olandese Asm, dal francese Cap Gemini e dalle britanniche Logica e Marconi, oltre al comparto della telefonia fissa e mobile che cede lo 0,22%. In flessione, infine, la casa produttrice di profumi e fragranze Givaudan e della costruttrice di veicoli pesanti Man (attiva nella produzione di 'truck'), che ha annunciato dati 2001 in regresso, con un margine operativo (Ebit) sceso del 46% a 416 milioni di euro, un utile ante-imposte, che si e' ridotto a meno di un terzo (213 milioni di euro) e i profitti netti in calo del 64% a 151 milioni di euro. Di seguito, l'andamento delle principali piazze europee intorno alle 10. - Londra -0,20% - Parigi -0,16% - Francoforte -0,11% - Milano (mib30) -0,25% - Madrid +0,14% - Amsterdam -0,26% - Stoccolma -0,57% - Zurigo -0,15%(ANSA). AG 06-MAR-02 10:11 NNNN

Documento: 20020306 01975
ZCZC0022/SXA
R ECO S0A S91 ST2 R64 QBXC
SIDERURGIA: USA, GIAPPONE PENSA A RICORSO WTO CON
UE E SEUL
+++ RIPETIZIONE CON TITOLO CORRETTO +++
   (ANSA) - TOKYO, 6 MAR - Il Giappone intende lottare con ogni
mezzo contro la decisione degli Stati Uniti di imporre dazi
dall'8 al 30% su una decina di tipi d'
acciaio di importazione,
in stretta cooperazione con l'
Ue e la Corea del sud con cui
potrebbe presentare un ricorso comune al Wto.
    Lo ha reso noto oggi il minisro dell'economia, industria e
commercio Takao Hiranuma che ha criticato fortemente la
decisione americana. '' Si tratta di fatto di un blocco delle
importazioni di
acciaio, ingiustificato, che va contro le norme
e lo spirito del Wto'', ha detto.
    Anche l'associazione dei produttori siderurgici giapponesi
ha protestato contro gli Stati Uniti, accusandoli di voler
scaricare la responsabilita' delle difficolta' di gestione dei
produttori americani sugli acciai di importazione. '' E' un
grave errore che va fermato in sede Wto'' ha detto il presidente
dell'associazione Akira Chihaya.
(ANSA).
     MG
06-MAR-02 04:30 NNNN
ZCZC0021/SXA
R ECO S0A S91 ST2 R64 QBXC
SIDERURGIA: USA, GIAPPONE PENSA A RICORSO WTO
   (ANSA) - TOKYO, 6 MAR - Il Giappone intende lottare con ogni
mezzo contro la decisione degli Stati Uniti di imporre dazi
dall'8 al 30% su una decina di tipi d'
acciaio di importazione,
in stretta cooperazione con l'
Ue e la Corea del sud con cui
potrebbe presentare un ricorso comune al Wto.
    Lo ha reso noto oggi il minisro dell'economia, industria e
commercio Takeo Hiranuma che ha criticato fortemente la
decisione americana. '' Si tratta di fatto di un blocco delle
importazioni di
acciaio, ingiustificato, che va contro le norme
e lo spirito del Wto'', ha detto.
    Anche l'associazione dei produttori siderurgici giapponesi
ha protestato contro gli Stati Uniti, accusandoli di voler
scaricare la responsabilita' delle difficolta' di gestione dei
produttori americani sugli acciai di importazione. '' E' un
grave errore che va fermato in sede Wto'' ha detto il presidente
dell'associazione Akira Chihaya. (ANSA).
     MG
06-MAR-02 04:29 NNNN


Documento: 20020306 01970 ZCZC0009/SXA R ECO S0A S91 QBXC SIDERURGIA:
USA, IMPATTO SU ITALIA DI DAZI A IMPORT ACCIAIO (RIPETIZIONE CON INDICE DI CATEGORIA CORRETTO) (ANSA) - WASHINGTON, 06 MAR - I dazi sull'import d'acciaio negli Usa colpiranno anche l'Italia, che esporta ogni anno negli Stati Uniti prodotti siderurgici, in particolare barre, per un valore di circa 250 milioni di dollari. Sulle barre d'acciaio, i dazi imposti saranno inizialmente del 15% e dovrebbero poi scendere, di anno in anno, al 12% e al 9%. Grant Aldonas, numero due per il commercio internazionale dell'Amministrazione americana, ha oggi detto, in un briefing per la stampa internazionale, che le misure sono ''compatibili con le regole dell'organizzazione del commercio mondiale'' e che ''colpiscono in modo uniforme tutti i Paesi dell'Ue''. I Quindici dell'Unione europea esportano verso gli Usa prodotti siderurgici per il 20% degli 11 miliardi di dollari dell'import totale degli Stati Uniti. L'Italia, quindi, copre circa un decimo dell'export dell'Ue verso gli Usa, mentre Germania e Francia sono i maggiori esportatori verso gli Stati Uniti. Sono pure toccati gli interessi di Gran Bretagna, Svezia, Belgio, Olanda. Ma l'Ue, s'e' appreso a Washington da fonti diplomatiche, non teme solo l'effetto diretto delle misure americane, ma anche quello indiretto della distorsione dei flussi commerciali (i prodotti che non troveranno sbocco negli Usa cercheranno sfogo altrove). Per questo, la decisione del presidente americano George W. Bush di imporre dazi che vanno dall'8 al 30% su una decina di tipi d'acciaio piu' comunemente importati negli Stati Uniti e' destinata a creare tensioni coi maggiori partner commerciali degli Usa in Europa e in Asia (e potrebbe anche innescare un meccanismo di ritorsioni, con ricorsi all'Organizzazione per il commercio mondiale). Per contro, la decisione e' stata positivamente commentata dai produttori e dai lavoratori siderurgici americani, che la conciderano un ''compromesso accettabile'', mentre e' gia' giudicata insufficiente da alcuni esponenti politici democratici. Le aziende del settore statunitensi sollecitavano dazi del 40% per quattro anni su una larga gamma dell'insieme dei prodotti siderurgici importati. Esse, infatti, attribuiscono all'impatto dell'import di prodotti a basso costo (o in dumping) 31 fallimenti di aziende americane dal 1997 a oggi e cercano di ottenere una temporanea ''protezione'' in base alla legge sul commercio americana. I dazi ora imposti per un periodo di tre anni, decisi al termine di una complessa procedura, entreranno in vigore il 20 marzo e colpiranno, fra l'altro, in modo particolare, l'import da Giappone, Corea del Sud, Brasile, Russia, Ucraina, Cina, Turchia e Australia, oltre che dall'Ue. Paesi partner degli Usa come Canada e Messico, che sono parte del Nafta (l'accordo di libero scambio del Nord America), ma anche Israele e Giordania, ne sono esentati. Un'ottantina di Paesi in via di sviluppi ne sono pure esentati. Il responsabile americano del commercio internazionale Robert Zoellick ha detto che la mossa di Bush ha l'obiettivo di dare ''un respiro'' all'industria statunitense, perche' abbia modo di ristrutturare. Zoellick ha aggiunto che si tratta di una misura di ''salvaguardia'' che potra' essere ''modificata'' in corso d'opera se ve ne saranno le condizioni: i dazi dovrebbero decrescere di anno in anno, previo un riesame della situazione siderurgica statunitense e internazionale. (ANSA). GP 06-MAR-02 01:20 NNNN ZCZC0008/SXA R EST S0A S91 QBXC SIDERURGIA: USA, IMPATTO SU ITALIA DI DAZI A IMPORT ACCIAIO (ANSA) - WASHINGTON, 06 MAR - I dazi sull'import d'acciaio negli Usa colpiranno anche l'Italia, che esporta ogni anno negli Stati Uniti prodotti siderurgici, in particolare barre, per un valore di circa 250 milioni di dollari. Sulle barre d'acciaio, i dazi imposti saranno inizialmente del 15% e dovrebbero poi scendere, di anno in anno, al 12% e al 9%. Grant Aldonas, numero due per il commercio internazionale dell'Amministrazione americana, ha oggi detto, in un briefing per la stampa internazionale, che le misure sono ''compatibili con le regole dell'organizzazione del commercio mondiale'' e che ''colpiscono in modo uniforme tutti i Paesi dell'Ue''. I Quindici dell'Unione europea esportano verso gli Usa prodotti siderurgici per il 20% degli 11 miliardi di dollari dell'import totale degli Stati Uniti. L'Italia, quindi, copre circa un decimo dell'export dell'Ue verso gli Usa, mentre Germania e Francia sono i maggiori esportatori verso gli Stati Uniti. Sono pure toccati gli interessi di Gran Bretagna, Svezia, Belgio, Olanda. Ma l'Ue, s'e' appreso a Washington da fonti diplomatiche, non teme solo l'effetto diretto delle misure americane, ma anche quello indiretto della distorsione dei flussi commerciali (i prodotti che non troveranno sbocco negli Usa cercheranno sfogo altrove). Per questo, la decisione del presidente americano George W. Bush di imporre dazi che vanno dall'8 al 30% su una decina di tipi d'acciaio piu' comunemente importati negli Stati Uniti e' destinata a creare tensioni coi maggiori partner commerciali degli Usa in Europa e in Asia (e potrebbe anche innescare un meccanismo di ritorsioni, con ricorsi all'Organizzazione per il commercio mondiale). Per contro, la decisione e' stata positivamente commentata dai produttori e dai lavoratori siderurgici americani, che la conciderano un ''compromesso accettabile'', mentre e' gia' giudicata insufficiente da alcuni esponenti politici democratici. Le aziende del settore statunitensi sollecitavano dazi del 40% per quattro anni su una larga gamma dell'insieme dei prodotti siderurgici importati. Esse, infatti, attribuiscono all'impatto dell'import di prodotti a basso costo (o in dumping) 31 fallimenti di aziende americane dal 1997 a oggi e cercano di ottenere una temporanea ''protezione'' in base alla legge sul commercio americana. I dazi ora imposti per un periodo di tre anni, decisi al termine di una complessa procedura, entreranno in vigore il 20 marzo e colpiranno, fra l'altro, in modo particolare, l'import da Giappone, Corea del Sud, Brasile, Russia, Ucraina, Cina, Turchia e Australia, oltre che dall'Ue. Paesi partner degli Usa come Canada e Messico, che sono parte del Nafta (l'accordo di libero scambio del Nord America), ma anche Israele e Giordania, ne sono esentati. Un'ottantina di Paesi in via di sviluppi ne sono pure esentati. Il responsabile americano del commercio internazionale Robert Zoellick ha detto che la mossa di Bush ha l'obiettivo di dare ''un respiro'' all'industria statunitense, perche' abbia modo di ristrutturare. Zoellick ha aggiunto che si tratta di una misura di ''salvaguardia'' che potra' essere ''modificata'' in corso d'opera se ve ne saranno le condizioni: i dazi dovrebbero decrescere di anno in anno, previo un riesame della situazione siderurgica statunitense e internazionale. (ANSA). GP 06-MAR-02 01:18 NNNN

7 marzo 2002

Documento: 20020307 01418 ZCZC0255/SXA U ECO S0A QBXC ACCIAIO: MONTI, COMPORTAMENTO USA E' INACCETTABILE UE PRENDERA' TUTTE DISPOSIZIONI NECESSARIE IN SEDE WTO (ANSA) - ROMA, 7 MAR - '' Il comportamento degli Stati Uniti e' inaccettabile''. E' quanto ha sottolineato l'eurocommissario Mario Monti, a chi gli chiedeva un commento sulle misure adottate dagli Usa per proteggere la propria produzione di acciaio. ''L'Ue prendera' tutte le disposizioni necessarie in sede di Organizzazione Mondiale del Commercio'', ha proseguito Monti a margine di un'audizione alla Camera. ''E' importante ribadire la necessita' del rispetto delle regole multilaterali'' ha aggiunto sottolineando che ''solo cosi' si puo' gestire la globalizzazione e non con comportamenti unilaterali''. (ANSA). PEN 07-MAR-02 18:36 NNNN

Documento: 20020307 01329 ZCZC0130/SXA B ECO S0A R64 QBXC +++
ACCIAIO: UE-USA; BRUXELLES HA PRESENTATO RICORSO A WTO +++ (ANSA-AFP) - GINEVRA, 7 MAR - La Ue ha ufficialmente presentato ricorso alla Wto contro le misure di salvaguardia alla produzione dell'acciaio decise dagli Stati Uniti. Lo rende noto l'Organizzazione mondiale del commercio. (ANSA). CAO 07-MAR-02 13:29 NNNN


Documento: 20020308 03859 ZCZC0666/SXA R ECO S0A S91 QBXC
ACCIAIO: CANADA; INDUSTRIA E SINDACATI CHIEDONO DAZI COME USA (ANSA) - WASHINGTON, 08 MAR - Gli industriali siderurgici e i sindacati canadesi si sono oggi coalizzati per chiedere al governo di Ottawa di imporre dazi sull'import di acciaio dall'Europa e dai altri Paesi esportatori di tutto il mondo, per tutelare la produzione nazionale e i posti di lavoro del settore. Mercoledi' scorso, gli Stati Uniti hanno deciso di imporre, per tre anni, a partire dal 20 marzo, dazi che vanno fino al 30% sull'import di una decina di tipi d'acciaio. Il Canada, che fa parte dell'aerea di libero scambio del Nord-America, e' uno dei Paesi esentati dai provvedimenti. La decisione americana ha provocato reazioni negative quasi unanimi. L'Ue e il Giappone e la Corea del Nord hanno gia' portato il problema all' Organizzazione del commercio mondiale (Wto). (ANSA). GP 08-MAR-02 23:39 NNNN

8 marzo 2002

Documento: 20020308 02761 ZCZC0332/SXA R ECO S0A R64 QBXC ACCIAIO: UE, REAGIREMO A USA SENZA FARE DISCRIMINAZIONI SI PUNTA A MANTENERE ATTUALE LIVELLO IMPORTAZIONI (ANSA) - BRUXELLES, 8 MAR - L'Ue proteggera' il proprio mercato siderurgico dagli effetti del protezionismo americano senza far distinzione tra un paese e senza chiuderlo al resto del mondo. Lo ha precisato oggi il portavoce del Commissario Ue al Commercio Pascal Lamy ribadendo che Bruxelles vuole tutelare il mercato europeo dall'afflusso di acciaio che non dovesse piu' trovare sbocco negli Usa a causa dei dazi anche del 30% appena annunciati da Washington per proteggere la propria industria siderurgica. ''Agiremo in maniera non-discriminatoria'', ha detto il portavoce, Anthony Gooch, sottolineando che gli Usa si sono comportati in maniera parziale esentando dai dazi alcuni paesi come il Canada e il Messico. L'obbiettivo del ricorso a ''differenti mezzi che possono includere quote e dazi'', ha ribadito, non e' di ''chiudere'' il mercato europeo ma di ''mantenere'' gli attuali livelli di importazioni. Nel rispondere a domande sulla possibilita' che acciaio a basso costo proveniente da paesi dell'est possa invadere il mercato Ue, il portavoce ha definito ''infondati'' i timori che Bruxelles possa imporre quote e dazi anti-dumping a questi paesi. Le barriere tariffarie che gli Stati Uniti stanno per innalzare, ha detto ancora Gooch, espongono comunque l'Ue all'arrivo di flussi di acciaio che saranno respinti dal mercato americano: ''molto presto - ha previsto - saremo tra l'incudine e il martello''. (ANSA). CAL 08-MAR-02 16:20 NNNN


Documento: 20020308 00010 ZCZC0052/SXA U ECO S0A QBKE
ACCIAIO: USA-UE, SCOPPIA 'MADRE DI TUTTE GUERRE COMMERCIALI' (NEWSLETTER COMMERCIO ESTERO) (ANSA) - ROMA, 8 MAR - Sono sempre piu' lontane le due rive dell'Atlantico coinvolte in quella che si preannuncia come la madre di tutte le battaglie commerciali tra Usa ed Ue: la guerra dell'acciaio. A scatenare l'ultima disputa, almeno in ordine di tempo, e' stata ancora una volta una misura protezionistica decisa dagli Usa per la salvaguardia dell'industria siderurgica a stelle e strisce. Dopo la famosa e lunghissima guerra delle banane e mentre sono ancora pendenti la vertenza sulle agevolazioni fiscali per le societa' americane che operano all'estero, nonostante la condanna del Wto alla legge sulle Foreign Sales Corporation, e la causa relativa alla legislazione antidumping degli Usa, e' ora la volta dell'acciaio. Nel cedere alle pressioni dei sindacati e dei grandi produttori americani d'acciaio, l'amministrazione Bush ha deciso di imporre, per i prossimi 3 anni, dazi sull'import di determinati prodotti compresi in una forbice tra l'8% ed il 30%. Un'inversione di rotta, quella dell'amministrazione repubblicana che pure all'indomani dell'11 settembre in nome della lotta al terrorismo aveva ribadito la necessita' di non farsi tentare da un nuovo protezionismo. Una decisione, dettata soprattutto dalla crisi dell'industria siderurgica americana, dalle promesse elettorali e dalle elezioni di novembre per il rinnovo della Camera e di parte del Senato. Immediata la replica dell'Europa che non intende pagare ancora una volta lo scotto dell'unilateralismo nelle decisioni commerciali a stelle e strisce. Dopo il monito del presidente della Commissione Europea Romano Prodi a Bush e' spettato al commissario europeo per il commercio Pascal Lamy annunciare l'immediato ricorso dell'Ue al Wto. Una decisione, peraltro, accolta a Washington con la solita indifferenza e con l'assicurazione che non si e' violata alcuna legge sul commercio mondiale. Di contro, Lamy ha sottolineato che l'Ue fara' di tutto per proteggere l'industria siderurgica europea e tutelare i livelli occupazionali: ''il mercato mondiale non e' il Far West nel quale ciascuno fa quel che gli pare. Esistono delle regole e, poiche' abbiamo un'industria siderurgica competitiva, abbiamo tutto l'interesse a rispettarle''. In realta', nonostante anche Russia, Cina, Brasile, Giappone e Corea del Sud abbiano protestato contro le misure protezionistiche prese da Bush, i Quindici rappresentano la principale vittima di provvedimenti che colpiranno quasi la meta' degli oltre 4 milioni di tonnellate di acciaio che l'Ue esporta negli Usa. In particolare, anche l'Italia subira' il contraccolpo del protezionismo americano visto che esporta ogni anno negli Usa barre d'acciaio del valore di circa 250 milioni di dollari, su cui dal 20 marzo sara' applicato un dazio del 15%, che dovrebbe scendere di anno in anno al 12% ed al 9%. Tuttavia, oltre ai dazi il rischio maggiore per i Quindici e' di veder invaso il mercato europeo di prodotti divenuti invendibili su quello americano. Un rischio, peraltro, evidenziato dal viceministro delle Attivita' Produttive con delega al Commercio Estero, Adolfo Urso, in una lettera indirizzata all'eurocommissario Lamy: ''per difendere efficacemente e tempestivamente l'industria europea, - prosegue Urso - soprattutto dal rischio reale della diversione verso il nostro mercato della massa di acciaio finora diretta verso gli Stati Uniti, occorre l'adozione rapida di misure di salvaguardia''. Nel definire il provvedimento americano non legittimo sulla base delle regole internazionali e nel sostenere la necessita' di un'azione in sede Wto, che ''tuttavia potra' avere i suoi effetti soltanto nel medio periodo'', Urso ha ricordato ''quanto sia costato, in termini economici e sociali, il processo di ristrutturazione della nostra siderurgia''. Per Urso non e' giustificabile che ''si continui a pagare per responsabilita' di altri'', tanto piu' che la decisione Usa arriva ''a causa di problemi interni alla struttura produttiva americana'', nonostante gli sforzi comunitari per una soluzione che non penalizzasse gli operatori europei.(ANSA). YXT/RTX 08-MAR-02 00:55 NNNN

10 marzo 2002

Documento: 20020310 00995
ZCZC0119/SXA
R POL S0A QBXB
UE:ACCIAIO;PRODI, NON PUO' CANCELLARE BUONI RAPPORTI CON USA
   (ANSA) - VENEZIA, 10 MAR - ''La 'guerra dell' acciaio' resta
tale e basta, e non puo' cancellare i rapporti commerciali e
politici di collaborazione con gli Stati Uniti, che non sono mai
stati cosi' profondi e buoni''. Lo ha detto il presidente della
Commissione europea, Romano Prodi, in uno dei passaggi del suo
intervento alla manifestazione organizzata a Venezia per
ricordare l' 11 settembre.
   Prodi ha ricordato la propria personale esperienza nel
settore dell'
acciaio, citando i processi di ristrutturazione
avvenuti in Italia e il fatto che aveva dovuto ripetutamente
spiegare, alle assemblee degli operai di Napoli e di Genova,
''perche' l' industria dovesse adeguarsi alle nuove esigenze
moderne''. E proprio per questo sforzo di ristrutturazione ''ora
l' industria europea - ha detto ancora Prodi - puo' far sentire
la propria voce agli Usa grazie al lavoro compiuto''. Sono state
risolte tante guerre commerciali, ha detto ancora Prodi, ''e
risolveremo anche questa con tutti gli strumenti del diritto e
dell' arbitrato. Le guerre commerciali, piccole o grandi che
siano, sono pero' pericolose per l' atmosfera che possono creare
- ha concluso - ma impediremo che debordino dal loro alveo''.
(ANSA).
     BOR/ARS
10-MAR-02 14:43 NNNN

11 marzo 2002

Documento: 20020311 02542 ZCZC0462/SXA R ECO S0A R64 R46 QBXC ACCIAIO: UE; SOSTEGNO A COMMISSIONE, MISURE USA INGIUSTIFICATE BRUXELLES, DIFENDEREMO LE IMPRESE EUROPEE (ANSA) - BRUXELLES, 11 MAR - I ministri degli esteri dell'ue haNno espresso oggi il loro appoggio alla Commissione Ue per la ''ferma risposta'' ai dazi doganali decisi dagli Stati Uniti nei confronti dell'acciaio europeo, misure che i Quindici ritengono ''ingiustificate''. Lo ha detto oggi il presidente di turno dell'Unione e capo della diplomazia spagnola Josep Pique' al termine di un incontro dei ministri con il commissario Ue al commercio Pascal Lamy. Gli Usa hanno annunciato la scorsa settimana l'imposizione a partire dal 20 marzo di dazi all'import di acciaio europeo fino al 30% per proteggere i produttori statunitensi. Oggi Lamy ed il collega Erkki Liikanen, responsabile per l' industria nell'esecutivo Ue, hanno avuto un colloquio con una delegazione di imprese siderurgiche europee e di sindacati del settore. ''Non possiamo accettare - ha rilevato Liikanen - che la misura protezionista ed unilaterale degli Stati Uniti metta nel mirino l'industria europea. Faremo tutto il possibile per proteggere la nostra industria ed i suoi lavoratori da questa decisione totalmente ingiusta''. Lamy gli ha fatto eco sottolineando che la Commissione Ue non accettera' che un settore capace di effettuare profonde ristrutturazioni ''per diventare fra i piu' competitivi del mondo soffra le conseguenze di misure illegali da parte degli Usa''. Secondo Silvio Berlusconi, che ha partecipato oggi alla riunione dei ministri degli esteri dell'Ue, fra i Quindici prevale la posizione di ''far seguire alla precisa e ferma presa di posizione della Commissione Ue un atteggiamento di attesa: si preferisce restare in credito con gli Usa che hanno una situazione di debito nei nostri confronti''. (XSE10) (ANSA). MY 11-MAR-02 19:37 NNNN

12 marzo 2002

Documento: 20020312 02491 ZCZC0186/SXA R ECO S0A QBXC ACCIAIO: UE-USA; BRUXELLES, MISURE SALVAGUARDIA ENTRO MARZO SERVIRANNO A MANTERE INVARIATE IMPORTAZIONI EUROPEE (ANSA) - BRUXELLES, 12 MAR - Scatteranno entro il 28 marzo prossimo le prime misure di salvaguardia necessarie a mantenere invariato il volume delle importazioni di acciaio nell'Ue nonostante i dazi protezionistici che gli Usa stanno per imporre a protezione del loro mercato. Lo ha precisato oggi il portavoce del Commissario europeo al Commercio Pascal Lamy sottolineando pero' che non e' stato ancora stabilito quale sia il livello di importazioni da difendere. ''Stabiliremo quel livello in tempo per essere in grado di prendere misure entro il 28 marzo'', ha detto il portavoce parlando a Bruxelles. Come noto, sono a disposizione ''diversi mezzi'': ''quote di importazione, dazi e una loro combinazione tra loro'' e comunque ''le misure di salvaguardia sono basate sul principio di mantenere il livello delle importazioni. Non vogliamo chiudere il mercato''. ''Il Wto ci consente di attuare misure se vi e' un aumento delle importazioni'', ha ricordato ancora il portavoce, Anthony Gooch, nel ribadire che la strategia della Commissione Ue di fronte ai dazi anche del 30% che gli Usa imporranno dal 20 marzo per proteggere la loro industria siderurgica in crisi: appunto misure di salvaguardia, ricorso al Wto (che potrebbe pero' durare fino ''alla meta' del 2003) e richiesta di non meglio precisate ''compensazioni'' per un danno stimato ''grosso modo'' in 2-2,5 miliardi di euro l'anno. Se questi indennizzi vengono giudicati legittimi ma non vengono concessi, ha detto ancora, ''nell'ambito dell'Organizzazione mondiale per il commercio abbiamo il diritto (...) di cercare una sospensione delle concessioni'', vale a dire ''si puo' rendere piu' difficile per gli Usa esportare nel nostro mercato''. Insomma dazi di ritorsione ma, ha aggiunto, ''non siamo ancora a questo punto''. Anzi, qualsiasi informazione su prodotti che potrebbero essere presi di mira, ha sottolineato Gooch, ''sono solo voci'', illazioni. Sul capitolo ''compensazione'', ha detto ancora il portavoce di Lamy, e' stata richiesta la necessaria ''consultazione'' con gli Usa che non hanno ancora risposto: ''aspettiamo che reagiscano''. (ANSA). CAL 12-MAR-02 14:02 NNNN ZCZC0498/SXA R ECO S0A R64 QBXC ACCIAIO: UE-USA; BRUXELLES, MISURE ... ++RETTIFICA++ (ANSA) - BRUXELLES, 12 MAR - +++Attenzione+++ nella notizia dal titolo: ''Acciaio: Ue-Usa; Bruxelles, misure di salvaguardia entro marzo'', delle 14:00 circa proveniente da Bruxelles, si prega di correggere alla prima e alla decima riga come segue: ''entro il 20 (rpt: 20) marzo ...''. (ANSA). CAL 12-MAR-02 19:52 NNNN


Documento: 20020312 01368
ZCZC0240/SXA
R ECO S0A QBXC
ACCIAIO: UE-USA; URSO, DIFENDEREMO SIDERURGIA ITALIANA
VICE MINISTRO A FEDERACCIAI,
UE CONTRO DISTORSIONI MERCATO
   (ANSA) - ROMA, 12 MAR - La
Ue tutelera' la siderurgia europea
contro possibili distorsioni del mercato. Lo ha assicurato il
vice ministro alle Attivita' produttive, Adolfo Urso,
incontrando oggi il presidente e il vice presidente di
Federacciai, Giuseppe Pasini e
Fabio Riva, e il direttore della
Federazione, Enrico Badiali.
   Nel corso dell'incontro, durante il quale si e' discusso dei
dazi Usa, sono stati espressi - si legge in una nota - piena
soddisfazione e apprezzamento nei confronti delle azioni che la
Commissione europea ha in animo di intraprendere con riferimento
alla tutela del settore. ''Le misure di prossima adozione - ha
detto Urso - dimostrano che la
Ue intende replicare alla
decisione Usa in maniera ferma ma responsabile, che da un lato
non penalizzi i Paesi terzi rispetto ai risultati e agli spazi
di mercato acquisiti negli anni, ma dall'altro tuteli il settore
produttivo europeo rispetto a possibili ripercussioni distorsive
del mercato''.
   L'iniziativa della Commissione - aggiunge la nota - si pone
nella direzione indicata, e secondo gli auspici del governo
italiano, espressi nella lettera che lo stesso Urso ha scritto
giovedi' scorso al commissario
Ue per il Commercio Pascal Lamy,
nella quale e' stato chiesto di adottare subito misure di
salvaguardia a difesa del settore. Proprio domani - ricorda il
comunicato - si riunira' a Bruxelles il comitato di salvaguardia
Ue che definira' nello specifico le prossime iniziative a tutela
della produzione italiana. (ANSA).
     CAO
12-MAR-02 15:28 NNNN

14 marzo 2002

Documento: 20020314 03423
ZCZC0254/SXA
R ECO S0A QBXC
ACCIAIO: UE-USA, CONSULTAZIONI WTO IL 19 MARZO A GINEVRA
   (ANSA) - BRUXELLES, 14 MAR - Si terra' il 19 marzo prossimo a
Ginevra il primo incontro fra
Unione europea e Stati Uniti sul
ricorso all'Organizzazione mondiale per il commercio (Wto)
contro i dazi americani sull'
acciaio. Lo ha preannunciato oggi a
Bruxelles il portavoce del Commissario
Ue al commercio Pascal
Lamy.
   Le ''consultazioni'', come noto, puntano ad evitare
l'apertura formale del confronto nell'ambito del Wto. La loro
durata e' di due mesi a partire dal 7 marzo scorso. Una
decisione del Wto e' attesa non prima della meta' dell'anno
prossimo.(ANSA).
     CAL
14-MAR-02 13:15 NNNN


Documento: 20020314 03429
ZCZC0446/SXA
R ECO S0A S91 R46 QBXB
ACCIAIO: UE-USA; EUROPARLAMENTO, DA BARCELLONA REPLICA DECISA
   (ANSA) - STRASBURGO, 14 MAR - L'
Europarlamento ha lanciato
oggi un fermo avvertimento agli Usa, sottolineando i rischi per
l'economia internazionale di una guerra commerciale con l'Unione
Europa sull'
acciaio, e ha invitato il vertice Ue di Barcellona
''a rispondere nel modo piu' deciso alla violazione delle norme
internazionali da parte dell'amministrazione Bush''.
   In una risoluzione urgente adottata a larga maggioranza gli
eurodeputati hanno affermato che ''una guerra commerciale
transatlantica danneggerebbe l'
Ue, gli Usa e il sistema degli
scambi commerciali multilaterali'' e hanno invitato Washington
''ad assumersi le proprie responsabilita' per evitare la
minaccia di una guerra commerciale''.
   Nel documento - approvato per iniziativa di Ppe, Pse, Eldr,
Comunisti e Destra moderata - l'
Europarlamento ha condannato la
''decisione protezionistica'' degli Stati Uniti di imporre dazi
straordinari sull'
acciaio, ''in flagrante violazione delle norme
Wto''. Secondo gli eurodeputati ''tale atto arbitrario e' la
conseguenza di un atteggiamento che sta danneggiando la
reputazione degli Usa e gli sforzi volti a creare un
partenariato internazionale''.
(ANSA).
     CEF
14-MAR-02 16:29 NNNN


Alessandro Marescotti
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