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      SanLibero in pillole

      • E' morto un prete

        27 gennaio 2008 - Riccardo Orioles

        E' morto un prete a Catania, che si chiamava padre Greco. Non è una notizia importante e fuori dal suo quartiere non l'ha saputo nessuno. Eppure, in giovinezza, era stato un uomo importante: uscito dal seminario (il migliore allievo) era “un giovane promettente” ed era rapidamente diventato coadiutore del vescovo. Io di carriere dei preti non me ne intendo ma dev'essere qualcosa del tipo segretario della Fgci, e poi segretario di federazione, comitato centrale, onorevole e infine, se tutto va bene, ministro. Comunque lui dopo un anno si ribellò. Che cazzo - disse a se stesso - io sono un prete. E il prete non sta in ufficio, sta fra la gente.

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        • Il quinto cavaliere
Affari e opere di Mario Ciancio

          Il quinto cavaliere Affari e opere di Mario Ciancio

          Mario Ciancio, il monopolista dell’informazione in Sicilia, è conosciuto dal pubblico soprattutto come un editore di tv e giornali. In realtà, egli è soprattutto un grosso imprenditore delle costruzioni: in senso molto lato. Ecco una mappa dei suoi ultimi affari in questo campo. Graci, Rendo, Costanzo, Finocchiaro: ve li ricordate? Forse i famosi Cavalieri catanesi hanno finalmente trovato il loro erede
        • Tutte casa e cosca Le padrine di Gela

          Monopoli assoluti per il commercio e il rifornimento della carne alle macellerie; detenzione di armi, spaccio e commercio di droga, usura, estorsione e sottrazione di proprietà a persone assoggettate. Le donne, nel sistema mafioso di Gela, partecipano in prima persona. Come Graziella Scerra, classe 85, che colloca e vende droga con due bambine piccole appresso. O Ann Hathaway, l’affascinante ballerina inglese "reclutata" dal marito, Antonio Rinzivillo
        • "Questo commissariamento non s’ha da fare"

          Barcellona, in provincia di Messina, è oggi quel che era Corleone negli anni ’60. Riciclaggi, cosche, latitanti eccellenti, periodici bagni di sangue. Da poco anche qui è nato un movimento antimafioso, e fa paura: perchè pone obbiettivi precisi e concreti fra cui - ad esempio - sciogliere la chiacchieratissima amministrazione comunale. Il che sembrava piuttosto probabile, fino a un certo momento. Finchè uno dei massimi politici nazionali è venuto in piazza a proclamare...
        • Non chiedo aiuto chiedo solo giustizia

          Enrichetta D’Aleo, nominata dal presidente Pertini "Esperta di problemi sociali", è l’assistente sociale dell’ospedale Ascoli Tomaselli di Catania che nel 1988 ha avuto l’ardire di protestare, denunciare e infine testimoniare in tribunale contro il boss catanese Giuseppe Ferrera, che nell’estate di quell’anno era lì ricoverato. Si ribellò al clima di pesante omertà, connivenze e collusioni del nosocomio. Finì per essere isolata, minacciata e perseguitata
        • A viso aperto Vivere con Dio e per gli altri in terra di mafia

          Si può essere cristiani in Sicilia oggi? Che cosa vuol dire credere in un Dio, qui e ora? Non abbiamo risposta. Ma l’abbiamo cercata umilmente, fra quelli che vivono la loro fede - qualunque fede - fra gli ultimi del mondo. A loro abbiamo posto delle domande
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