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    Si ringrazia per l'ospitalita' l'associazione PeaceLink

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      SanLibero in pillole

      • E' morto un prete

        27 gennaio 2008 - Riccardo Orioles

        E' morto un prete a Catania, che si chiamava padre Greco. Non è una notizia importante e fuori dal suo quartiere non l'ha saputo nessuno. Eppure, in giovinezza, era stato un uomo importante: uscito dal seminario (il migliore allievo) era “un giovane promettente” ed era rapidamente diventato coadiutore del vescovo. Io di carriere dei preti non me ne intendo ma dev'essere qualcosa del tipo segretario della Fgci, e poi segretario di federazione, comitato centrale, onorevole e infine, se tutto va bene, ministro. Comunque lui dopo un anno si ribellò. Che cazzo - disse a se stesso - io sono un prete. E il prete non sta in ufficio, sta fra la gente.

      In evidenza

        Sicilia

        16 Articoli - pagina 1 2
        • La marcia delle donne di San Cristoforo

          San Cristoforo è il quartiere più "a rischio" di Catania e il Comune vuole chiudere l’unica scuola media che c’è (non hanno soldi per pagare le proprietarie, le suore orsoline). Ma le mamme del quartiere non ci stanno: organizzano le assemblee, aiutate dai volontari del Gapa, e alla fine occupano tutte insieme la scuola. Arriva l’assessore tutto trafelato e insomma per questa volta la scuola s’è salvata. Occhio, però, perché le promesse degli assessori...
        • La strada di Pio La Torre

          Dobbiamo colpire le mafie nella loro natura imprenditoriale, elaborare strategie capaci di colpirle nelle loro nuove dimensioni, che non sono solo criminali. La lotta al riciclaggio deve diventare il cuore della lotta alla mafia. Dobbiamo rendere più veloce l’utilizzo sociale dei beni confiscati, ridare una trama sociale all’antimafia
        • Il vecchio e il "nuovo" Le mani sulla città

          Si scrie PRG e si legge Piano Regolatore Generale. Guiderà lo sviluppo della metropoli per i prossimi dieci anni, e probabilmente anche di più. Garantirà profitti colossali, mai visti prima. Ma ipotecherà lo sviluppo di quella che una voltasi definiva orgogliosamente la Milano del Sud. Dopo la fuga dei "cavalieri dell’apocalisse mafiosa", si ridisegna la mappa dei nuovi comitati d’affari. E le istituzioni pubbliche si limiteranno a fare da notai?
        • Qui Barcellona E’ mezzanotte e tutto va bene

          Un’amministrazione (di destra) molto chiacchierata. Un governo (di centrosinistra) che si rifiuta d’intervenire. Un avvocato che denuncia e dà le prove. Un prefetto che prima dice di sì e poi fa di no. E un Burattinaio in sottofondo. Ma insomma, che succede nella Corleone del Messinese? Come mai non si riese a ripristinare legalità e trasparenza a Barcellona? La lotta alla mafia, che nei film è tanto popolare, nell’amara realtà cozza contro tanti interessi
        • Lo Stato ingrato e il testimone tradito

          E’ un cittadino che crede nella giustizia e nello Stato. Perciò, quando ha dovuto sfidare con la sua verità i potentissimi boss della ’ndranga non ha avuto esitazioni e ha testimoniato. Adesso deve andare a Catanzaro, per deporre al processo. I mafiosi lo braccano. Ma lui è solo. Non c’è protezione alcuna, non c’è scorta, per lui e per tanti altri cittadini esemplari come lui
        • "La Repubblica" a Catania non è ancora entrata in vigore

          "La Repubblica" a Catania non è ancora entrata in vigore

          Oddìo: che succede alla Repubblica? Niente: semplicemente, a Catania non è in vigore. A Palermo c’è, a Messina c’è, ma a Catania in buona parte è proibita. Stiamo parlando della Repubblica intesa come quotidiano: a Catania arriva senza le pagine della cronaca regionale, che qui non viene venduta per non far concorrenza all’unico quotidiano locale, quello di Ciancio. La cosa, oltre che ridicola, sta diventando anche un po’ irritante. A questo punto, che ci resta da fare? Forse uno sciopero...

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