L'estrema destra che s'insinua e poi minaccia
Un attore-attivista (Saverio Tommasi) e una consigliera comunale indipendente (Ornella De Zordo) girino un video-documentario - "Razzisteria: destra estrema e fascista in Italia e nella rossa Toscana" - collocato su YouTube e diffuso per vie militanti, dedicato a un tema ormai tabù, ossia la tacita accettazione, nel senso comune, della cultura fascista. Tommasi e De Zordo denunciano l'assuefazione in corso e realizzano una piccola inchiesta sul radicamento dell'estrema destra in Toscana.
Per quanto i canali di diffusione siano ristretti, il documentario è stato notato e immancabilmente sono arrivate le reazioni: un video di minacce su YouTube e la micro sala teatrale di Saverio Tommasi sigillata nottetempo con il silicone ad opera di ignoti. Non sono episodi infr
equenti di questi tempi in Italia, tanto che la reazione più rivelatrice - e che più dimostra quanto la tesi sostenuta in "Razzisteria" sia fondata - è nel comunicato diffuso dal gruppo consiliare di AN al Comune di Firenze, il quale ha rifiutato di esprimere solidarietà a De Zordo e Tommasi, sostenendo che «Troppi sono stati i silenzi ipocriti nel corso degli anni, quando militanti di destra subivano minacce e aggressioni fisiche. Per esigere rispetto e solidarietà occorre in primo luogo essere coerenti ed esserlo sempre. La solidarietà non è un elastico da tirare solo quando le minacce le ricevono i propri compagni».
Non è chiaro a quali episodi si riferiscano i consiglieri di An e che cosa non abbiano fatto, o avrebbero dovuto fare, De Zordo e Tommasi, fatto sta che An nemmeno sceglie di tacere ma interviene per rifiutare la propria solidarietà a una consigliera minacciata e a un attore intimidito.
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