Il debito bugiardo
Il libro di Francesco Gesualdi, "Il debito bugiardo", affronta in modo critico la questione del debito pubblico e del debito dei Paesi del Sud del mondo, mettendo in discussione la narrativa dominante che lo presenta come un inevitabile fardello da ripagare.
Il saggio si articola attorno a diverse tesi principali:
-
La natura illegittima del debito: Gesualdi sostiene che gran parte del debito accumulato da molti Paesi non è stato contratto per il benessere della popolazione, ma per finanziare progetti inutili, spese militari o per arricchire una ristretta élite. Spesso, inoltre, i prestiti sono stati erogati da istituzioni finanziarie internazionali (come il Fondo Monetario Internazionale e la Banca Mondiale) a governi dittatoriali o corrotti, sapendo che non avrebbero agito nell'interesse del popolo. In questo senso, il debito non sarebbe legittimo e non dovrebbe essere ripagato dai cittadini.
-
La "trappola del debito": L'autore spiega come il debito sia diventato uno strumento per assoggettare i Paesi più poveri. I continui prestiti, spesso a tassi d'interesse elevati, costringono i governi a destinare una parte sempre maggiore delle loro risorse al pagamento degli interessi e del capitale, a scapito di investimenti in sanità, istruzione e infrastrutture. Questo meccanismo genera una spirale di impoverimento e dipendenza, rendendo impossibile lo sviluppo autonomo.
-
Il ruolo delle istituzioni finanziarie: Gesualdi critica duramente l'operato del FMI e della Banca Mondiale. Le politiche di "aggiustamento strutturale" imposte da queste istituzioni come condizione per i prestiti avrebbero causato un'ulteriore precarizzazione delle condizioni di vita, con privatizzazioni forzate, tagli alla spesa pubblica e liberalizzazione dei mercati, che hanno danneggiato le economie locali a favore delle multinazionali occidentali.
-
Il caso italiano e il debito pubblico: Pur concentrandosi principalmente sul debito dei Paesi del Sud, Gesualdi dedica attenzione anche al caso italiano, sostenendo che il nostro debito non è dovuto a una eccessiva spesa per il sociale (sanità, istruzione, pensioni) ma piuttosto a sprechi, corruzione e, in passato, a una gestione finanziaria discutibile. Sottolinea inoltre l'ingiustizia di far pagare il debito a chi non ne è responsabile, attraverso politiche di austerità.
-
La proposta dell'audit civico: La soluzione proposta da Gesualdi è quella di un "audit civico del debito". Si tratta di un'indagine, condotta da una commissione indipendente e composta da esperti e cittadini, per analizzare l'origine e la legittimità del debito. L'obiettivo è quello di identificare la parte "odiosa" o "illegittima" del debito e di chiederne la cancellazione, liberando così le risorse necessarie per affrontare i bisogni reali della popolazione.
In sintesi, "Il debito bugiardo" è un libro di denuncia che decostruisce la vulgata del debito come un fatto puramente economico, per mostrarne le implicazioni politiche, etiche e sociali. L'opera invita a una presa di coscienza e propone una soluzione concreta e democratica per affrontare un problema che continua a condizionare la vita di milioni di persone.
Sociale.network