Cpt: nel mirino della magistratura

(il box che segue fa parte di quattro pagine che seguono di una settimana l’inchiesta di copertina realizzata da Fabrizio Gatti sulla rotta degli immigrati espulsi dall’Italia e in marcia tra Libia e Niger. Un esodo che è già costato 106 morti, stando solo alle cifre ufficiali. E che è stato imposto dal regime di Gheddafi dopo l’accordo con l’Italia per contenere gli sbarchi dei migranti irregolari)
Fonte: L'Espresso n 12 - 31 marzo 2005

Casa Container

Le condizioni di detenzione nel mirino della magistratura
di Fabrizio Gatti

Sono 17 in Italia i Cpt, i centri di detenzione dove vengono rinchiusi i clandestini in attesa di rimpatrio, per un massimo 60 giorni. Alcuni di questi, come il centro di lamezia Terme in Calabria, sono stati chiusi, ma figurano ancora sulla mappa delle espulsioni. Altri sono da tempo al centro delle proteste per le condizioni di detenzione: come il Cpt di Torino, dove gli stranieri vengono rinchiusi in container. Una struttura simile, la prima aperta in via Corelli a Milano, era stata chiusa nel 2000 perché una commissione ministeriale l’aveva giudicata inadatta al rispetto della dignità degli immigrati.
Un altro Cpt ora sotto inchiesta è il Regina Pacis di Lecce, gestito da don Cesare Lo deserto, arrestato con l’accusa di sequestro di persona e abusi dei mezzi di correzione.
Già nel 2003 il documentario “Mare Nostrum” di Stefano Mencherini aveva raccolto numerose denunce sul centro.
Ai Cpt si aggiungono i Cpa, i centri di prima accoglienza riconosciuti dal ministero dell’Interno, come il Sant’Anna di Crotone, e i centri di identificazione: strutture previste a Gorizia, Milano, Bologna, Roma, Foggia, Crotone e Siracusa per la nuova legge europea sul diritto d’asilo che in Italia entra in vigore il 21 aprile.

PeaceLink C.P. 2009 - 74100 Taranto (Italy) - CCP 13403746 - Sito realizzato con PhPeace 2.7.15 - Informativa sulla Privacy - Informativa sui cookies - Diritto di replica - Posta elettronica certificata (PEC)