Catena di Sanlibero

Catena di SanLibero n. 108

7 gennaio 2002
Riccardo Orioles (Giornalista antimafia)


Casino. Casini non bastava, e ora Berlusconi vuole proprio i casini.
"Ripulire le strade", "basta con questo sconcio", "riaprire le case
chiuse".
Lo sconcio, di per se', sarebbe facilmente eliminabile applicando le
leggi: poiche' in Italia la violenza carnale e la tratta di minorenni
sono ancora reato, basterebbe acchiappare i clienti che, nell'esercizio
dei loro diritti patriarcali, concorrono nel reato di violenza carnale
contro le persone, spesso minorenni, che vengono condotte a
prostituirsi in condizioni di sostanziale non-liberta'. "Ma io non lo
sapevo", "Ma io ho pagato": benissimo, puo' ripeterlo al processo;
intanto ci segua al commissariato.
Ma ne' a Berlusconi ne' agli altri in realta' interessa minimamente la
vita delle persone prostituite. La loro unica preoccupazione,
profondamente ipocrita e profondamente italiana, e' quella dello
"sconcio" e del "che dira' la gente". "Fatelo, ma non vi fate vedere".
Cosi', casini di Stato. Avevamo gia' il governo operaio, il governo
imprenditore, il governo avvocato - adesso avremo anche il governo
magnaccia.
Io trovo molto piu' "sconcio" (anche, tecnicamente, in termini di legge
Merlin) il fatto che uno, andandosene per i fatti propri per la via,
possa improvvisamente imbattersi in un Vespa o un Sgarbi, addirittura
(e se ci sono bambini?) a viso nudo. Questo paese e' un casino, signora
mia.

A proposito di Sgarbi. Una delegazione di capi afgani si e' presentata
ieri ai portoni dell'ambasciata d'Italia a Kabul e ha lasciato un
messaggio in arabo che traduciamo qui in esclusiva per i nostri
lettori. "Nel nome di Allah potente e misericordioso - dice a un
dipresso il messaggio - bombardateci pure, se proprio non ne potete
fare a meno. Metteteci in mano ai talebani, come voi occidentali avete
fatto l'altra volta, oppure in mano agli altri tagliagole del Nord, che
ora son diventati tutti democratici, almeno alla televisione. Mandateci
i marines, le guardie della regina, la legione straniera, tutto quel
che volete; ce lo meritiamo. Ma, per amor di Allah, risparmiateci
Sgarbi! Noi siamo gente dura e siamo sopravvissuti a tante cose: ma
Sgarbi proprio non ce l'aspettavamo.".
E in effetti il tricolore che dopo tanti secoli torna a sventolare
sull'impero, a Kabul avrebbe forse meritato ambasciatori piu' degni. Ne
avevamo gia' uno a Kabul, noi italiani: il dottor Strada; uno dei pochi
occidentali rispettati laggiu': perche' non dare a lui l'incarico di
rappresentarci fra gli afgani? Ma Strada non e' un politico, non e' un
ruffiano, ed e' una persona perbene. Al massimo, puo' rappresentare San
Marino.
E allora ecco che arriva il pullmann con le autorita' italiane (in
ritardo perche' il pullmann s'era guastato per strada; e prima di lui,
italianamente, s'era guastato l'elicottero che doveva portarle fino al
pullmann), arriva il pullmann e ne scendono ambasciatori, tirapiedi,
colonnelli, cori del Nabucco, fidanzate e fidanzati di Sgarbi, e lui in
persona. Si piazzano sull'attenti, tirano su una bandiera e cominciano
a cantare l'inno con gran commozione (da Strada, non si cantano inni e
dunque non si e' italiani). Gli afgani incrostati di polvere, con la
barba lunga, con tuniche e barracani e turbanti e tutto, li guardano
con l'ironia benevola che i lord inglesi riservavano alle danze Bakumbo
nell'Ottocento. Terminato l'inno e messa su la bandiera, Sgarbi
spalanca la bocca e comincia, soddisfatto di se', a emettere interviste
e proclami. Veniva, che e' tutto dire, da compiangere i talebani.

Segnali. Sul Venerdi' di Repubblica, e dunque non sul Giornale o su
Libero o sul Der Sturmer ma su un giornale civile, si parla
degl'intellettuali americani - gente come Gore Vidal, come la Sontag,
come Chomsky - che criticano la guerra. Vengono messi insieme con gli
antisemiti, coi terroristi e roba del genere. E siamo su Repubblica.
Immaginate sul Middletown Times o sull'Arkansas Gazette.

Patacones. Che avrebbero aumentato i prezzi approfittando dell'euro,
questo era scontato. Quello che invece non ci aspettavamo in una forma
cosi' precisa e, si potrebbe dire, cosi' artistica era un aumento dei
prezzi mirato matematicamente sui poveracci. Il bus, i medicinali, le
sigarette e - soprattutto! - la schedina. Altro che bombe a mira laser:
qua il portafoglio dei mille-euro-al-mese e' al centro di due retini
incrociati. "Portare l'attacco al cuore di Fantozzi".
A parte lo stato tuttavia (che con Fantozzi peraltro aveva un vecchio
suo rancore), i commercianti privati si sono comportati
complessivamente bene. L'unica eccezione e' costituita da quelli delle
assicurazioni, che con la scusa dell'euro hanno terrificantemente
aumentato la Rsa auto. Questi sarebbero gli stessi che l'anno scorso
erano stati incriminati per essersi messi d'accordo fraudolentemente
fra loro alle spalle degli assicurati. Ma non si potrebbe trovare una
categoria di imprenditori piu' onesta per gestire le assicurazioni? Gli
spacciatori di droga, i prosseneti, i tenutari del gioco delle tre
carte a Forcella? No: fra tanti imprenditori relativamente onesti che
ci sono in Italia, le assicurazioni auto dovevano andare a capitare
proprio in mano agli assicuratori.

Inutile spendere una sola parola sui ministri che sbattono i giudici a
calci fuori dal banco della giuria mentre stanno giudicando. E' come
discutere sulla costituzionalita' del fascismo mentre si sta cercando
il cadavere di Matteotti.
Anche i fascisti avevano vinto delle elezioni, dopo una libera campagna
elettorale in cui aveva potuto parlare chiunque, purche' fosse
schierato con Mussolini. E anche allora c'era un garante, il re, che
teneva tranquilli i bempensanti sul fatto che tutto sommato i fascisti
non erano poi gente che andasse in giro la notte a imbavagliare i
giudici o ad ammazzare i Matteotti.
Allora, per controllare i pochi microfoni del paese, bisognava fargli
la guardia a colpi di manganello. Adesso che microfoni e telecamere son
diventati tanti, la strategia piu' aggiornata e' quella di comprarseli
ad uno ad uno. Ma e' sempre un partito solo, in sostanza, quello che li
puo' usare. Agli altri poche briciole, e le scritte sui muri. E le
e-zine.

Italia. Berlusconi e' rimasto senza il ministro di Agnelli. Qui
comincia l'Argentina.

Europa. Un'idea avventurosa, e sostanzialmente antiamericana, messa su
dai governanti europei (di centrosinistra) di qualche anno fa
approfittando della relativa tolleranza dei governanti americani (di
centrosinistra) di qualche anno fa. Adesso, naturalmente, la fa fuori
la destra.
Berlusconi, che a Colgate e' l'uomo dei bottegai e a Roma l'uomo di
Dell'Utri e dei suoi amici (per favore, pronunciate la parola "amici"
con un forte accento siciliano, in questo caso: la capirete meglio) in
Europa e' semplicemente l'uomo degli americani.
Gli europei traditori (per esempio Agnelli) gli hanno dato il culo in
cambio di denaro all'inizio del suo governo. Ricevuto il denaro, e non
sperando di poterne ricevere altro, adesso ritirano il culo - e, nella
fattispecie, il ministro.

Provvedimenti a tutela dell'ordine pubblico. "Atteso che in talune
occasioni alcuni Obbiettivi Sensibili non ancora censiti sono risultati
essere ancora scortati nonostante le precedenti disposizioni di Questo
Ufficio; atteso che non e' sempre possibile stabilire tempestivamente
quali di questi OO.SS. si trovi attualmente privo di scorta ai sensi di
legge e quale invece sia ancora in istato di scortamento; attesa la
negativa incidenza che tale situazione puo' avere su ulteriori
eventuali operazioni a carico di OO.SS.; tutto cio' considerato, SI
DISPONE:
Art. 1 - Tutti gli agenti ancora di scorta, per un motivo qualunque, a
personaggi sgradevoli e/o magistrati hanno l'obbligo, a partire dal 12
gennaio c.a., di mettersi in divisa e non in borghese, allo scopo di
palesare apertamente la propria condizione di scorta ed evitare
qualsiasi confusione con pacifici cittadini.
L'uniforme per il servizio di scorta e' costituita dalla normale
uniforme di Ps e Cc (v. relativi regolamenti allegati) con in piu' la
scritta "SCORTA" ben visibile sulla schiena in vernice catarifrangente,
sormontata da un logo costituito da quattro cerchi concentrici
anch'essi in vernice catarifrangente, gialla per la Polizia di Stato,
arancione per l'Arma dei Carabinieri. Firmato, il Ministro".

Occidente. Tre giovani - Ali bin Hattan bin Assad, Mohammed bin
Sulemain bin Mohammad e Mohammad bin Khalil bin Abdullah - sono stati
giustiziati il primo gennaio in Arabia Saudita per "atti omosessuali
disgustosi e osceni".
Le sentenze emesse - come in questo caso - dai tribunali islamici
sauditi hanno forza di legge; la differenza coi talebani e' che in
Arabia vengono eseguite per decapitazione anziche' per fucilazione, e
che l'Arabia e' una fedele alleata dell'Occidente e non un covo di
fanatici da bombardare.

Mattia wrote:
Travaglio. Sono andato a ordinarlo in libreria. Prima libreria: la
commessa mi guarda sorpresa, poi guarda su un treminale e mi dice che
il libro e' fuori stampa. Boh! Seconda libreria: "Il libro e' fuori
distribuzione", dice un'altra commessa con un'occhiata e un sorrisino.
Mah! Terza libreria, una libreria piccola. Chiedo e mi sento rispondere
"E' proprio sicuro di volerlo ordinare?". Dieci giorni dopo mi
telefonano dicendo che "purtroppo il volume non e' piu' in
distribuzione". Quarta libreria: finalmente un'anima buona mi ordina il
libro che arriva tre settimane dopo. Adesso ho regalato i libri, e un
amico mi dice: "E vabbe', avra' fatto quello che ha fatto, ma chi di
noi al suo posto...". Il fascismo inizio' proprio cosi'. Saluti a
tutti, Mattia>

Storia invernale 1. Ali' Daud Sway, 44 anni, otto figli. Segni
particolari: nessuno. Convinzioni politiche: indifferente. A ottobre e'
rimasto disoccupato. A novembre ha fatto la fame. A dicembre s'e'
procurato dell'esplosivo e ha deciso di diventare un "martire". Non e'
riuscito ad ammazzare nessuno - scoppiando, ha ferito "solo" una decina
di persone alla fermata del bus a Gerusalemme - ma i suoi figli adesso
in quanto "figli di martire" probabilmente hanno da mangiare.
Dell'anno che e' finito e' stato il personaggio piu' amaro; e il piu'
significativo, molto piu' degli sceicchi e dei presidenti. Un tragico
Fantozzi che si trasforma in bomba. Non per colpa di Allah, ma -
banalmente - della disoccupazione.
* * *
Storia invernale 2. La trattoria sulla spiaggia - verso Locri in
Calabria, a Sant'Ilario - col freddo e' chiusa, ma il padrone
stamattina e' passato lo stesso per controllare qualcosa. Dalle
finestre appannate, vede qualcosa muoversi sul bagnasciuga. Si rimette
il cappotto e va fuori a controllare. E' una balena molto piccola - un
balenottero di pochi mesi - che annaspa fra acqua e riva. Torna dentro
a cercare una fune e a chiamare il comune. Arrivano i tre vigili del
paese, col sindaco alla testa. Vigili sindaco e oste, dopo molti
sforzi, riescono a imbragare il balenottero e a tenerlo orizzontale.
Nel frattempo qualcuno ha chiamato la capitaneria di Roccella e la
Marina s'e' messa in emergenza. Un tenente di vascello s'e' attaccato a
un microfono e ha cominciato a sbraitare ordini concitati. Sulla
spiaggia di Sant'Ilario arriva un mezzo della Protezione civile con
tutta l'attrezzatura per tirare su il balenottero e trasportarlo. Sono
le quattro del pomeriggio, il balenottero adesso e' al sicuro in una
struttura veterenaria attrezzata, il tenente di vascello mette giu' il
microfono e si accende la pipa, il sindaco e i due vigili stanno
entrando, inzuppati fino alle ossa, nella trattoria sulla spiaggia dove
l'oste ha gia' acceso il fuoco e stappato due bottiglie di rosso a
tredici gradi.
* * *
Bene, e' tutto qui dal pianeta Terra, a voi studio.

Informazione 1. Piazza Stesicoro e' il cuore del centro storico
catanese. Comprende quattro edicole, piu' una quinta a una ventina di
metri. Tutt'e cinque le edicole espongono un solo quotidiano, che e'
"La Sicilia" dell'editore Mario Ciancio, che ha il monopolio della
carta stampata a Catania. Tutti gli altri quotidiani non vengono
esposti, ma semplicemente forniti a richiesta, a eccezione di
"Repubblica". Quest'ultima non solo non viene esposta, ma non viene
neanche fornita integralmente. Per un accordo fra editori, infatti, il
dorso con le cronache regionali di "Repubblica" viene diffuso in tutta
la Sicilia ma non a Catania: e cio' allo scopo di evitare danni alla
diffusione de "La Sicilia" che e' sostenuta principalmente dalle
cronache locali.
* * *
Informazione 2. L'Ausl 3 di Catania ha istituito un "Piano di
Comunicazione" che prevede la distribuzione gratuita del quotidiano "La
Sicilia" a medici e degenti degli ospedali di Acireale, Biancavilla,
Bronte, Giarre, Militello Val di Catania, Paterno'.
Il piano prevede inoltre: "N.15 settimane nei telegiornali di Antenna
Sicilia (spot 30'', per 3 volte al giorno); N.15 settimane nei
telegiornali di Video 3 (spot 30'' per tre volte al giorno); Ideazione
e produzione spot in versione 15'' e 30'' ". Il tutto al costo di £
200.000.000 piu' 40.000.000 di IVA.
Insomma, l'editore Mario Ciancio prende pubblicita' anche dall'azienda
Asl 3: la cosa e' gia' esecutiva dal 25 ottobre scorso, con apposita
deliberazione.
Ma per quale ragione? "Come utile mezzo di distrazione e di impegno
mentale oltre che di continuita' col mondo esterno" recita la
convenzione per il "Piano di Comunicazione". E ancora "il rapporto
convenzionale oggetto del presente atto.... rappresenta un valido
strumento di miglioramento dell'immagine aziendale consentendo di far
conoscere ai cittadini le iniziative intraprese dalla Usl 3 in loro
favore". (mb)

Privatizzazioni. La Repubblica era troppo pubblica ed e' stata
Reprivata.

Strano come persone che hanno avuto il coraggio di fronte alle pistole
non abbiano avuto poi quello dell'impopolarita' e della solitudine.

Non abbiamo un altro pianeta.

Politica. Mah, io sono un comunista pepponista.


Formula di giuramento presso gli indiani Shoshone: "La terra mi
ascolta. Il sole mi ascolta. Posso mentire?".

Euro. Cara lira, mi mancherai (veramente, anche prima).

Sono passati diciotto anni dalla morte di Giuseppe Fava. Ma forse e'
meglio dire che ha fatto diciott'anni la sua nipotina, che era nata un
mese prima che gli uomini dei Cavalieri lo aspettassero con la pistola.
Ai primi di dicembre la magistratura ha confermato la confisca dei beni
del prestanome di uno di questi Cavalieri (Ajello, genero del cavaliere
Gaetano Graci) in quanto frutto d'attivita' mafiosa. Catania ha altri
cavalieri, meno sputtanati di quelli vecchi, e continua ad avere un
Ciancio per tener sottomessi i cittadini.
Le indagini sui mafiosi vanno a rilento, in compenso cominciano ad
andare forte le indagini sui magistrati. Fabiolino, Rosalba, Antonio,
Piero, Antonella, Gianfranco, Sabina, Campanellino e gli altri di
SicilianiGiovani dell'ottantaquattro ormai hanno superato i trent'anni;
nessuno di loro ha tradito. Noi del gruppo dei vecchi ormai siamo bene
al di la' della quarantina e - singole (perdonabili) cazzate a parte -
credo che non abbiamo tradito nemmeno noi. Pero' adesso comincia a
esserci bisogno di chi prenda il nostro posto, perche' altrimenti qua
non si va avanti, e invece d'andare avanti c'e' bisogno in questo cazzo
di paese. Senza fretta: ce lo fate un pensiero?
E intanto auguri, Cristina.

I compagni

Ma uno dopo l'altro, ancora impietriti dall'orrore,
Li risvegliava l'affetto e li faceva parlare
Sapendo, in quella pena, che c'era molto da fare
Perche' non fosse inutile Perche' vivesse ancora

Dieci creature sole, senza dei a portar doni
Di genio o d'eroismo nella notte feroce:
E una dopo l'altra prendono la parola
Consigliando i compagni, inghiottendo il dolore,
Decidendo con calma cio' che faranno insieme

Sapendo che lo faranno, fra dieci anni o domani
E che in questo se stessi resta un uomo e il suo dono

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