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Due nuove puntate (7, 8) di "Progressisti in divisa"

Confonderci ideologicamente per farci accettare le guerre

Per paralizzare quel che rimane del movimento pacifista, i poteri forti sguinzagliano ideologhi di “sinistra” ma anche di destra.
1 ottobre 2013
Patrick Boylan

Tom Perriello e Ugo Gaudenzi A sinistra, Tom Perriello, consigliere di Obama e ideologo delle "guerre umanitarie";
a destra Ugo Gaudenzi, ideologo neofascita che si dipinge di rossiccio anti-sistema.

 

Sono uscite le due nuove puntate, 7 e 8, dell'ebook Progressisti in divisa: la Sinistra pacifista viene arruolata (qui sotto i link).

La puntata 7
fa capire le "logiche" insidiose che Obama (e i politici europei) hanno usato due anni fa, per convincerci che era necessario bombardare la Libia. In pratica, ci hanno messo con le spalle al muro, facendoci credere che, se non avessimo approvato i bombardamenti, saremmo stati complici di un “regime sanguinario che stermina il proprio popolo”. (Obama ci ha riprovato ultimamente con la Siria.) A teorizzare questa abile strategia persuasiva è stato il co-fondatore di Avaaz, Tom Perriello, diventato poi consigliere speciale di Obama.  

Questa puntata contiene anche una scheda che smonta, pezzo dopo pezzo, gli aut-aut insidiosi di questo genere, facendo vedere dove sono fallaci. Perciò la scheda potrebbe rivelarsi utile, anche nella vita di tutti i giorni, quando qualcuno ci mette davanti ad un aut-aut (apparentemente) inestricabile. 
 

 

Roma, Piazza del Popolo, 16-6-2012: I rossobruni di Rinascita e Sinistra Nazionale, con altre formazioni, manifestano per la pace in Siria, agitando bandiere rosse (anche quella della Cina!) e indossando lederhosen e divise simil-naziste.  Roma, Piazza del Popolo, 16-6-2012: I rossobruni di Rinascita e di Sinistra Nazionale
manifestano per la pace in Siria, agitando bandiere rosse (anche quella della Cina!)
 e indossando lederhosen e divise simil-naziste. Follia? Sì, ma follia ben studiata.

 
La puntata 8
, invece, fa capire le "logiche" fallaci di quegli attivisti di destra che ripetono slogan di sinistra per seminare la confusione -- per esempio, i militanti di Sinistra Nazionale e i redattori della rivista Rinascita (nome rubato all'omonima e storica rivista comunista).   Addirittura, secondo questi fascisti riciclati (ben finanziati dai poteri forti) "non ci sarebbe più differenza tra sinistra e destra" in quanto "non esisterebbero più le ideologie".  (Come se non fossero un'ideologia, tutta da dimostrare, anche queste affermazioni!) 

Siccome questi militanti portano idealmente, sotto le loro camice finto-rosse, le loro vecchie divise brune simil-naziste, qualcuno li ha chiamati "i rossobruni" -- appellativo calzante. Fanno manifestazioni contro le guerre, ma non perché essi siano realmente contrari alla violenza (tutt'altro) o all'imperialismo (l'imperialismo italiano non viene quasi mai criticato).  Il loro scopo è quello di "bruciare la piazza". Cercano, cioè, di far diventare di destra il pacifismo, per inibire le manifestazioni della sinistra -- tattica che ha avuto qualche successo negli ultimi anni.


 
Le puntate 7 e 8, dunque, vertono sulle idee che i poteri forti, tramite i loro ideologhi di “sinistra” e di destra, cercano di  promuovere allo scopo di confonderci, dividerci e paralizzarci. 

La prossima puntata (la penultima) parlerà invece, molto più concretamente, delle tattiche usate dai poteri forti per sfiancare la sinistra pacifista: dai manganelli alle illusioni elettorali.  

Puntata 7 - Perriello e il pacifismo pragmatico - http://bit.ly/pid-07

Puntata 8 - Certi rossobruni in agguato - http://bit.ly/pid-08

 

 

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