Diritti Animali

Studio austriaco: I gladiatori erano vegetariani

I Gladiatori romani erano vegetariani

3 marzo 2004

Quando si pensa ai gladiatori romani, si immagina che la loro dieta fosse ricca di carne, affinché fossero più forti. Si pensa a pranzi luculliani, magari a base di cacciagione. Ebbene pare che ciò non risponda a verità.
Ci sono varie fonti che raccontano dell’alimentazione dei gladiatori romani. Si racconta che essi si nutrivano prevalentemente con focacce d’orzo e olio. Nel “De bello gallico”, Giulio Cesare afferma che i soldati romani erano mangiatori di farro. Pare inoltre che i soldati romani mangiassero grosse quantità di aglio (ma secondo altre fonti anche cipolla) prima dei combattimenti credendolo capace di trasmettere vigore. Agli schiavi incatenati e ai soldati romani venivano distribuiti o 1 kg e 300 g di pane al giorno o fichi e 262 litri di vino all'anno; a tale nutrimento si aggiungevano bulbi di piante, cipolle, rape ed altre radici, leguminose e verdure fresche a seconda della stagione. Gli atleti greci vincitori nelle Olimpiadi dell’antichità, si alimentavano invece con nocciole, fichi, granturco e formaggio.
Gli antichi gladiatori romani erano, dunque, vegetariani. Ora però a conferma di questa tesi c’è anche la scienza. La scoperta è merito di studiosi austriaci che si sono recati sulla costa occidentale della Turchia, dove un tempo sorgeva la citta' di Efeso. Il cimitero dei gladiatori presente in quella zona è l’unico al mondo, e gli scavi portano alla luce i resti di circa 70 uomini. Karl Grossschmit, dell'Istituto di istologia ed embriologia della facolta' di Medicina dell'universita' di Vienna, spiega come dalle prime analisi sulle ossa rinvenute, ''risultano conferme all'ipotesi che i gladiatori fossero vegetariani''. I gladiatori, dunque, si nutrivano di fagioli, verdure e alcuni tipi di frutta.
Gli esperti precisano che dalle ossa non e' facile intuire con precisione quanto pesassero davvero gli antichi gladiatori romani, ma e' abbastanza semplice, invece, ''stabilire le proporzioni tra le varie componenti della loro dieta''.
Il risultato dell’alimentazione era un’obesità, che era indice, per quei tempi, anche di benessere, ma che, in una certa misura, era funzionale alla battaglia, in quanto la massa grassa forniva una provvidenziale protezione dai colpi nella lotta''.

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