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Ordinaria follia e premure inglesi

Rinnovo arsenale nucleare britannico e ambiguità inglesi in ambito UE
25 marzo 2007
Paolo De Gregorio
Fonte: Corriere della Sera - 15 marzo 2007

20 miliardi di sterline e' la spesa deliberata ieri nel Regno Unito, su proposta del fervente socialista Tony Blair, passata con i voti decisivi dell'opposizione dei conservatori, per ammodernare i missili nucleari di attacco a bordo dei sottomarini inglesi.

Tale decisione, naturalmente a favore della pace e della convivenza tra i popoli, fa un po' a botte con la pretesa di imporre sanzioni e minacciare chi vuole dotarsi di armi nucleari.

Se si vuole la pace e il disarmo nucleare, l'unica strada e' quella di distruggere le armi nucleari di chi gia' le possiede. Altrimenti pretendere che altri non si armino significa solo voler mantenere una superiorita' militare che e' utile a far politica.

- premure inglesi -

L'europarlamentare GrahamWatson, inglese, leader del gruppo liberaldemocratico dell'Europarlamento, sollecita i 27 paesi membri a rimanere assolutamente uniti nelle trattative economiche con la Russia.

Gli importanti accordi economici tra la Germania Federale e Gazprom per forniture di gas, e gli odierni accordi firmati a Bari tra Russia e Italia in molti settori produttivi segnalano una profonda integrazione economica e politica con i nostri confinanti russi, con cui abbiamo il massimo interesse ad espandere i nostri rapporti.

L'europarlamentare inglese, longa manus della politica Usa in Europa, vede con fastidio, come gli americani, lo svilupparsi di rapporti con l'Est e il Medio Oriente, che avrebbero un enorme sviluppo se solo cessasse la ingerenza guerrafondaia anglofona in quei paesi.

Peccato che questo elegante signore non si sia lamentato della poca compattezza del 27 paesi UE quando, poche settimane fa, unilateralmente, come se l'Europa fosse una provincia dell'Impero Usa, gli americani decisero di installare in Polonia e nella repubblica Ceca batterie di missili antimissile schierati contro la Russia, senza che questa decisione fosse discussa e ratificata in sede europea.

I doppiogiochisti inglesi sono una palla al piede dell'Europa, non sono entrati nell'Euro, ma mettono i bastoni tra le ruote ad ogni iniziativa che renda l'Europa autonoma e protagonista di una politica che non sia quella atlantica.
Sarebbe ora di cacciarli!

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