I nostri quindici miliardi di motivi
per non usare sacchetti di plastica

Prodotti ogni anno in numero impressionante. Ma anche 
l'utilizzo "corretto" provoca l'aumento delle emissioni. Usiamo per la spesa borse di tessuto o di juta.

31 ottobre 2008
Antonio Cianciullo

Buste di plastica

Questa settimana Repubblica propone di lasciare gli shopper sugli scaffali. Ci sono quindici miliardi di motivi per farlo: uno per ogni sacchetto di plastica prodotto annualmente in Italia. Un numero che comporta qualche problema non trascurabile.

Il primo è legato al cattivo uso: lo shopper è leggero, non costa quasi niente, serve a portare tante cose e liberarsene non è una perdita economica. Purtroppo è una grande perdita ambientale: una volta abbandonati in campagna o al mare - per incuria, disattenzione, ignoranza - i sacchetti di plastica inquinano e deturpano il paesaggio per decenni o secoli.

Ma c'è anche un problema legato a un uso apparentemente corretto. Anche chi evita accuratamente di lasciare in giro i sacchetti, che però continua a comprare a ritmo forsennato ogni volta che fa la spesa, si rende responsabile di un piccolo ma significativo contributo all'aumento dell'effetto serra.

Secondo i calcoli dell'ex presidente della commissione ambiente della Camera, Ermete Realacci, l'uso dei sacchetti di plastica è responsabile dell'emissione di 400 mila tonnellate di anidride carbonica e comporta l'acquisto dell'equivalente di 200 mila tonnellate di gasolio.

Una trappola da cui si uscirà il primo gennaio del 2010 quando entrerà in vigore la norma che impone l'uso di plastica biodegradabile che tra l'altro si produce in Italia su brevetto italiano grazie a un accordo tra la Novamont, un'azienda nata da un centro di ricerca Montedison, e la Coldiretti. Mezzo chilo di mais e un chilo di olio di girasole sono sufficienti per creare circa 100 buste di bioplastica.

Secondo i calcoli della Coldiretti, per sostituire le 300 mila tonnellate di plastica necessarie a produrre i sacchetti usati in un anno in Italia basterebbe coltivare circa 200 mila ettari, un quinto delle terre agricole non utilizzate. Il tutto con un ovvio vantaggio ambientale visto che un chilo di polietilene comporta l'emissione di 2 chili di anidride carbonica, mentre per 1 chilo di bioplastica si rilasciano solo 800 grammi di anidride carbonica.

Articoli correlati

  • Il Pianeta sull'orlo del baratro
    Ecologia
    Rapporto catastrofico dell'ONU sul clima

    Il Pianeta sull'orlo del baratro

    Il Segretario Generale dell'ONU, Antonio Guterres, ha lanciato un allarme per l'inquinamento da combustibili fossili. Il rapporto sottolinea che nel 2023 la temperatura media era di 1,45 gradi sopra i livelli preindustriali. Avvicina il pianeta alla soglia critica di 1,5 gradi, concordata nel 2015
    19 marzo 2024 - Redazione PeaceLink
  • Premio alla pediatra Annamaria Moschetti
    Ecologia
    Rose Day 2024 organizzato da Zonta Club Taranto

    Premio alla pediatra Annamaria Moschetti

    Attivista per l'ambiente, riceverà un premio per il suo impegno nella lotta per la salute pubblica a Taranto, in particolare per la tutela dei bambini. La cerimonia si svolgerà il 15 marzo, alle ore 17.30, presso il Palazzo di Città a Taranto. PeaceLink esprime profonda gratitudine.
    14 marzo 2024 - Redazione PeaceLink
  • Si può cambiare il mondo senza prendere il potere?
    Schede
    Un sociologo irlandese apre una riflessione su un’idea diversa di rivoluzione

    Si può cambiare il mondo senza prendere il potere?

    "Cambiare il mondo senza prendere il potere. Il significato della rivoluzione oggi" è un libro di John Holloway
    20 febbraio 2024 - Redazione PeaceLink
  • Ridurre la spesa militare è fondamentale per contrastare i cambiamenti climatici
    Ecologia
    Webinar su COP 28, militarizzazione e ambiente

    Ridurre la spesa militare è fondamentale per contrastare i cambiamenti climatici

    Co-organizzato da quattro prestigiose organizzazioni - l'International Peace Bureau, Global Women’s United Against NATO, No to War, No to NATO e l'Asia-Europe People’s Forum - questo webinar cerca di favorire una comprensione più profonda della complessa interazione tra militarizzazione e ambiente.
    10 dicembre 2023
PeaceLink C.P. 2009 - 74100 Taranto (Italy) - CCP 13403746 - Sito realizzato con PhPeace 2.7.15 - Informativa sulla Privacy - Informativa sui cookies - Diritto di replica - Posta elettronica certificata (PEC)