PREVENIRE I RIFIUTI
al giorno. Ancora nel 1980 eravamo a 0,6; eppure non stiamo certo meglio di allora. E' certo importante se poi i rifiuti sono raccolti in modo differenziato e avviati al riciclaggio (e questo in molte zone d'Italia è fatto poco e male). Ma la chiave del cambiamento è la riduzione a monte, la prima R, eppure la cenerentola nei comportamenti individuali e nelle
pratiche collettive. Prevenire i rifiuti significa ridurre l'uso delle risorse e dell'energia necessari nell'estrazione delle materie prime, nella loro lavorazione e nel trasporto dei materiali. Per non dire della riduzione (quasi la prevenzione) delle discariche e degli inceneritori.
Correndo una non difficile gara di civiltà l'Europa come l'Italia potrebbero quasi azzerare l'immondizia, o quantomeno arrivare a "meno di 100 kg di rifiuti all'anno per abitante". Così si chiama appunto una campagna promossa in Europa dall'Acr+ (Associazione citta' e regioni per una gestione sostenibile delle risorse e il loro ririclaggio), e in Italia dalle Agende 21, dall'Unesco, dall'Associazione Comuni virtuosi e da altri. Tutti possiamo partecipare, mettendo in pratica e diffondendo i consigli per individui, gruppi e istituzioni locali contenuti in un utile pieghevole scaricabile (su carta riciclata!) dal sito delle agende 21:
Spunti per l'impegno individuale
Limitare gli usa e getta (lamette, macchinette fotografiche, piatti e bicchieri di plastica, pile) sostituendoli con i loro equivalenti durevoli e riutilizzabili. Selezionare gli acquisti per ridurre quelli troppi imballati stile matrioska. Acquistare alla spina detersivi e altro. Usare l'acqua del rubinetto - evviva brocche, thermos e borracce. Preferire le confezioni famiglia a quelle monodose. Acquistare ortufrutta fresca e sfusa, se possibile locale (al mercato si puo' chiedere la pesa senza sacchetti e mettere tutto in sporta). Far la spesa muniti di borse di stoffa (rifiutando alla cassa sacchettini e sacchettini). Fare il compostaggio anche domestico se si ha un giardino, convertendo i rifiuti organici in terra fertile. Usare per i pupi i pannolini lavabili. Regalare o scambiare i vestiti e i giochi. Combattere lo spreco della carta (rifiutando la pubblicita' postale così come inserti e gadget in edicola).
Spunti per l'impegno a scuola, in ufficio, con gli amici
Chiedere cibi sfusi e piatti di ceramica e vetro nelle mense. Prevedere punti di erogazione dell'acqua di rubinetto. Programmare fronte retro computer e stampanti. Regalare tazzine e bicchieri, borracce e buste di tela.
Spunti per le richieste a istituzioni locali
Inserire il tema nella fiscalità a livello di produzione, distribuzione e consumo. Promuovere la vendita di prodotti in confezioni cauzionate o di prodotti sfusi. Vietare il volantinaggio a perdere. Nelle gare di appalto per scuole e uffici pubblici porre il rifiuto degli usa e getta nella fornitura delle mense. Promuovere l'uso di pannolini lavabili per i neonati. Sostenere le associazioni attive nel riuso e recupero e le iniziative per lo scambio dell'usato. Incentivare i gruppi d'acquisto e/o i produttori locali (spesa a km zero e possibilmente a zero rifiuti).
Come si vede, anche partendo dal rifiuto del rifiuto si cambiano le regole del sistema di produzione e consumo.
http://www.youtube.com/watch?v=tiLHmUPUcpE
Detersivi alla spina ("Occhio allo Spreco")
(Puntata di Striscia la Notizia del 13 dicembre 2008 che mostra come poter ridurre gli sprechi con il detersivo alla spina!)
Articoli correlati
- L’attenzione e l’ambizione e le aspettative nei riguardi di questa COP 26 erano alte, altissime
COP26, l’amaro in bocca del realismo geopolitico
Lo scorso weekend si è conclusa la COP26, la ventiseiesima edizione della Conferenza delle parti l’appuntamento che dal 1992 chiama tutti i leader mondiali a decidere le strategie globali per far fronte alla crisi climatica. I pro e i contro dell'accordo raggiunto.17 novembre 2021 - Domenico Vito - Il bla bla bla denunciato da Greta Thunberg è la verità
Verso Glasgow: salviamo il clima con il disarmo e senza il nucleare
I nostri obiettivi da portare come ecopacifisti alla Cop26 sono l’inserimento dell’impatto delle attività militari e del disarmo negli accordi di Parigi e lo sbarramento al rientro in gioco della lobby nucleare.23 ottobre 2021 - Laura Tussi - In Memoria di Virginio Bettini
Lettera a Virginio Bettini. A un anno dalla sua scomparsa
È occorso parecchio tempo per preparare il tuo libro postumo perché come tu ci hai chiesto, necessitava dei contributi di due tuoi cari compagni. Il primo contributo di Maurizio Acerbo e il secondo di Paolo Ferrero21 settembre 2021 - Laura Tussi - Un'antologia a cura di Altronovecento
Scritti di Giorgio Nebbia
Giorgio Nebbia era un chimico e ha insegnanto merceologia all'Università di Bari. E' stato un ecologista fin dalla metà degli anni Sessanta e qui trovate in forma di antologia i suoi scritti che riguardano la storia dell’ambiente e dell’ambientalismo.
Sociale.network