Laboratorio di scrittura

In un mondo flagellato da violenze, atrocità e guerre... le manifestazioni per la PACE sono sempre azioni positive.

25 settembre 2014
Anna Lucia Carrera

 

Sono rimasta “colpita” dalle dichiarazioni fatte da Patrick Boylan sulla manifestazione per la PACE che è avvenuta domenica 21 settembre 2014 a Firenze. Innanzitutto esordisce con l’aggettivo “Terrificante”, e tale parola in un articolo in cui si parla di PACE… suona alquanto strana. Lui dichiara che “Solo quando si è parlato della Palestina, gli intervenuti hanno osato fare nomi e cognomi e proporre azioni di contestazioni concrete – per denunciare i governanti israeliani presenti e passati di aggressione imperialista in Palestina, e per denunciare l'Italia di connivenza nel concedere a Israele armamenti e suolo nazionale per i suoi esercizi militari.” In seguito fa le seguenti affermazioni “ Diciamo che queste organizzazioni dipendono dal governo per i loro finanziamenti e quindi tendono a tenerselo buono. A volte lo contestano ma entro limiti abbastanza stretti. Pertanto alla manifestazione di Firenze, come dicevo prima, il pacifismo istituzionale non ha voluto contestare il governo Renzi per aver rinnovato la presenza militare italiana in Afghanistan e per aver annunciato che intende prolungare quella presenza anche dopo il 2014 col pretesto di effettuare solo addestramenti.” Allora, se le organizzazioni pacifiste che hanno promosso l’evento sono finanziate dal governo… io non lo so. E se lo sono… la cosa sarebbe molto strana, perché un’organizzazione pacifista a parer mio non dovrebbe essere finanziata dal governo, ma deve autofinanziarsi grazie alle donazioni volontarie dei componenti(e non)dell’associazione. Ma io mi chiedo… se quando si è parlato di Palestina gli intervenuti hanno denunciato apertamente il governo italiano per la concessione di armamenti a Israele… perché Boylan poi afferma che i pacifisti vogliono tenersi buono il governo italiano? Se volessero tenersi buono il governo Renzi(come dice Boylan)di certo non avrebbero mosso critiche relative alla concessione delle armi e del territorio italiano per le esercitazioni militari degli israeliani. Io credo che chi vuole tenersi buono “qualcuno” e/o “qualcosa”… non fa denunce per alcune cose sì… e per altre no. La recente guerra nella striscia di Gaza è stata molto feroce e sono ancora davanti agli occhi di tutti… le tante atroci immagini causate da quella orribile guerra. E forse proprio per questo, quando si è parlato della Palestina, gli interventi sono stati molto forti fino al punto di far apparire meno importanti le dichiarazioni relative alle altre guerre purtroppo esistenti nel mondo. Io, inoltre, penso che durante una manifestazione per la PACE la cosa più importante sia la partecipazione numerosa delle persone alla manifestazione… e non i discorsi sul palco. Una partecipazione numerosa  di persone… è molto più eloquente di cento discorsi che si fanno su un palco. Partecipare ad una manifestazione di PACE significa dichiararsi contrari alla guerra, significa condannare la guerra, significa comunicare agli assassini, ai criminali, ai guerrafondai, ai governi più o meno complici… che esistono persone che credono che sia meglio vivere in PACE anziché in guerra. Le persone che manifestano contro la guerra possono essere un esempio per gli indifferenti, per i rassegnati, per quelli che girano la testa dall’altra parte e per gli stessi criminali di guerra. Una pia illusione? Un’utopia? Una remota speranza? No! Io voglio credere che il mondo prima o poi diventi un posto migliore… grazie alle persone di buona volontà che danno il buon esempio anche attraverso una manifestazione per la PACE. E in un mondo flagellato da violenze, atrocità e guerre… le manifestazioni per la PACE sono sempre azioni positive.

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