Nota del Movimento Internazionale delle Vittime della Vale
- 25 gennaio 2019
È con profonda indignazione che riceviamo la notizia di un'altra tragedia provocata dall'impresa mineraria Vale. Nella serata di oggi (25/02/2019), due dighe localizzate nella comunità Córrego do Feijão, a Brumadinho, regione metropolitana di Belo Horizonte (M), sono crollate. Ancora non abbiamo informazioni riguardo il numero delle vittime ma, secondo i vigili del fuoco, ci sono crca 200 persone disperse. Ci sono notizie, inoltre, riguardo l'arrivo di materiale tossico al Rio Paraopeba, affluente del São Francisco. La dimensione completa di questo disastro ancora non può essere ben precisata.
Il Movimento Internazionale delle Vittime della Vale ha denunciato negli ultimi anni, nel corso delle assemblee degli azionisti della compagnia il pericolo del reiterato processo di riduzione dei costi e delle spese nelle sue operazione, ampliando in questo modo i rischi e gli incidenti come quello già successo a Mariana nel 2015 e oggi (25/01/2019 ndt) a Brumadinho. Tuttavia, nulla è stato fatto. Non si può affermare che la rottura odierna delle dighe, non era prevista o attesa: oltre ad essere stata allertata, la Vale non ha fatto altro che continuare a scavare e aumentare i propri profitti.
Brumadinho si trova a 149 km da Mariana, epicentro del crollo della diga Barragem do Fundão, un altro barbaro crimine che ha coinvolto la società mineraria Vale, che ha provocato la morte di 19 persone e ne ha danneggiate migliaia nel bacino del Rio Doce, che continuano a soffrire ancora oggi e che la Vale S.A. non ha indennizzato né riconosciuto loro il diritto come persone danneggiate.
Oltre alla evidente responsabilità dell'impresa ci rendiamo conto che lo Stato brasiliano è ugualmente responsabile per le violazioni dei diritti umani delle vittime del crollo delle dighe.
L'autorizzazione del funzionamento delle dighe di scarti minerari – tecnologia proibita in diversi paesi – la mancata ispezione delle installazioni e la mancata responsabilizzazione delle imprese minerarie per i danni che causano rappresentano una vera e propria omissione da parte delle autorità brasiliane che permette che le violazioni si ripetano. Inoltre dopo 3 anni dal crimine del Bacino del Rio Doce, la Vale non è stata dovutamente responsabilizzata e le vittime continuano a lottare per ottenere giustizia.
E adesso la Vale è nuovamente protagonista in una nuova tragedia sociale e ambientale. È urgente che le autorità dello Stato brasiliano si assumano le loro responsabilità e diano inizio a una indagine celere, imparziale e effettiva affinchè casi come questo non si ripetano più. Oltre a promuovere l'ispezione di tutte le dighe di scarti minerari nel paese, al fine di evitare ulteriori crolli e tragedie.
Noi solidarizziamo con tutte le vittime e nuovamente gridiamo: Non è stato un incidente!
Movimento Internazionale delle Vittime della Vale
Articolo originale su: https://atingidospelavale.wordpress.com/2019/01/25/brumadinho-25-01-2019-nota-da-articulacao-internacional-dos-atingidos-e-atingidas-pela-vale/
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