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L' altra Trieste : incontro con l'ecologia sociale

Incontro a Trieste con il prof. Daniel Chodorkoff cofondatore dell' Istituto per l'Ecologia Sociale del Vermont (U.S.A.) insieme a Murray Bookchin, PASSATO SOTTO SILENZIO NELLA STAMPA NAZIONALE che ha preferito
dare ampio spazio all'adunata degli alpini
2 giugno 2004
Pasquale De Vita
In una Trieste in preda al furore nazionalista e quasi occupata da decine di migliaia di alpini, riunitisi nel capoluogo giuliano per la loro 77ma adunata nazionale, in concomitanza con questa tre giorni di tripudio militarista e di celebrazioni che culmineranno nel 50mo anniversario del ritorno di Trieste all' italia, nell' Aula Magna della scuola per interpreti e traduttori, il prof. Daniel Chodorkoff, direttore esecutivo dell'Institute for Social Ecology del Vermont, ha dato il via ad un ciclo di conferenze organizzate dal Centro Universitario per gli Studi e le Ricerche sulla Pace, presieduto da Andrea Licata. Il prof. Chodorkoff, attivo fin dal 1960 nei movimenti contro la guerra, per la giustizia sociale e l'ecologia, e' anche autore di diversi libri e di numerosi articoli sui temi dell'ecologia politica ed ha tenuto conferenze in tutto il mondo. Chodorkoff, antropologo di formazione, e' il cofondatore dell' Istituto per L' Ecologia sociale insieme al più noto Murray Bookchin, che dal prestigioso "The Scientist" e' stato definito uno dei maggiori filosofi politici americani. I due pensatori hanno avuto delle vicende molto simili: nati entrambi da immigrati russi socialisti esuli dall'Urss, hanno attraversato il marxismo e poi,disillusi dalla deriva autoritaria dei regimi di socialismo reale, nonchè dalla gerarchia centralizzatrice dei partiti occidentali, sono approdati all'anarchismo e alla New Left, movimento leader nella lotta alla globalizzazione, alla guerra, contro la pericolosa diffusione di organismi geneticamente modificati. Senza poi contare che le rispettive compagne - in particolare Janeth Biehl, compagna di Bookchin- si sono occupate di temi quali l'ecofemminismo e l'emancipazione femminile in tempi in cui simili argomenti erano guardati con sospetto. La conferenza odierna -dal titolo: Ecologia sociale ed educazione: una risposta alla guerra e alla distruzione della natura- di cui in città vi erano scarse notizie, dato che l'attenzione era ovviamente monopolizzata dall' "invasione" dei chiassosi alpini- solo Eva Ciuk de il Piccolo ha dedicato un trafiletto all'evento - si è tenuto alla presenza di pochi intimi, ma il dibattito che ne è scaturito è stato molto vivace, in quanto i temi sul tavolo erano molti. Il professor Chodorkoff - che si vanta di essere stato l'unico a portare una delegazione di scuole medie al social forum di Mumbay - ha introdotto i concetti che costituiscono il nucleo fondamentale della dottrina fondata da Bookchin - l'ecologia sociale- e ha dato anche delle direttive di attuazione pratica dei principi stessi, in quanto ama definirsi un attivista convinto. L'obiettivo dell' ecologia sociale e' quello di trovare una alternativa alla guerra e alla distruzione della natura, e la chiave di volta risulta essere l'educazione di individui liberi da qualsiasi forma di sapere che sia acriticamente imposta dall'alto. Chodorkoff critica l'attuale società capitalistica, che considera eccessivamente competitiva e volta allo sfruttamento dissennato delle risorse tanto umane quanto ambientali. Di contro, afferma che la natura umana, come è stata capace di raggiungere questi eccessi, così è e deve essere in grado di ritornare sui propri passi, oppure il futuro del nostro pianeta è segnato. -La guerra in Iraq, afferma il prof.- è una vergognosa menzogna, è una squallida lotta per il petrolio, e stiamo organizzando una grande manifestazione per richiedere il ritiro immediato delle truppe e per dire di no alla reintroduzione della leva militare negli USA-. Per avviarsi verso un futuro di cooperazione è necessario puntare sulle potenzialità positive della natura umana, che possono essere messe in luce solo attraverso un buon sistema educativo, basato su principi di pedagogia libertaria. Insomma, le basi della futura società ecologica si costruiscono a partire da individui in grado di pensare con la propria testa e senza nè imposizioni nè condizionamenti di alcun genere. Un altro tema scottante e oggetto delle sue critiche più feroci è quello di gerarchia, che non è da considerare come uno stato di cose immanente ed immutabile, ma come un semplice riflesso della mente umana. Infatti - e in questo discorso grande importanza hanno discipline marcatamente scientifiche come l'ecologia- l'ecosistema, e dunque il mondo naturale, si basa su principi quali l'unità nella diversità e la complessità degli organismi. Il che significa che ogni elemento, anche quello apparentemente più insignificante, concorre alla stabilità del sistema e maggiore è la diversità, maggiori possibilità ha il sistema di conservarsi. Il professore è poi passato alla descrizione delle attività dell' istituto che ospita studenti di tutto il mondo e che cerca di attuare i principi dell'ecologia sociale attraverso l'insegnamento. Chodorkoff ha chiuso l'incontro con una frase ad effetto: -Non dubitate mai della capacita' di un piccolo gruppo di persone di cambiare il mondo; infatti è ciò che è sempre accaduto-.
Note: Pasquale De Vita e' uno studente di Lettere Moderne presso l' Universita' Federico II di Napoli

note su Chodorkoff::
http://www.social-ecology.org/article.php?story=20031014170852436
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