Catena di Sanlibero

Catena di SanLibero n. 195

8 settembre 2003
Riccardo Orioles (Giornalista antimafia)


Matti. Eh si', ha ragione lui: bisogna essere proprio pazzi per
mettersi a fare il giudice in questo paese. Dove gli avvocati di mafia
diventano ministri e presidenti di commissioni, dove un governante su
tre e' un incappucciato della P2, dove i politici incriminati
proclamano: "Resto al mio posto! Mi assolvera' la Madonna!", chi volete
che si metta a fare il giudice, se non uno toccato nel cervello?
Peccato che l'abbiano scoperto solo ora; se ci avessero pensato prima,
a fargli l'esame psichiatrico agli aspiranti giudici, chissa' quanti
amici nostri sarebbero ancora vivi. "Avanti, tocca a lei! Lei, come si
chiama?". "Livatino Rosario". "E perche' vuol fare il giudice?
Sentiamo!". "Per difendere i cittadini e affermare la giustizia!". I
tre commissari si guardano: "Va bene, avanti un altro!". Due tizi
afferrano Livatino e se lo portano dentro un'ambulanza. "E lei?".
"Borsellino Paolo!". E cosi' via.
Ma chi gliel'ha insegnato, al nostro valente cabarettista, che i
personaggi scomodi sono matti e vanno - coerentemente - messi al sicuro
in una stanza bianca? E' un'idea troppo bella per essere sua. E
infatti, e' un'idea communista: mai sentito parlare di ospedali
psichiatrici del Kgb? Il capo del Kgb, che ora e' diventato anche
presidente, e' adesso - sono loro che lo dicono - il miglior amico del
signor B. Nella Sardegna dei Vip, nella megavilla, i due grandi
statisti - l'uomo del Kgb e l'uomo della P2 - discutono allegramente
fra di loro: imbrogliare, nascondere, mettere dentro. Hanno le due piu'
grandi mafie d'Europa, nei loro stati, e mai hanno fatto qualcosa
contro di esse. I giornalisti liberi, quelli non ancora cacciati, e i
giudici liberi, quelli non ancora fatti fuori, ogni tanto lo dicono:
"Ma che rapporti aveva lei con questo Manganoff? Ma chi e' questo
Dellutriski?". Ci sono tanti modi bellissimi di mettere al loro posto
questi rompicoglioni stronzi, e i due se li raccontano ridendo. Quante
belle cose hanno da insegnarsi a vicenda!
Al largo della villa, all'ancora, dondolano lo yacht del posteggiatore
italiano e l'incrociatore blindato del guardialager russo. "Eh, chi
l'avrebbe detto che ci sarebbe andata cosi'! Ma ce n'e' voluta!". "Io
una volta ho dovuto fare la Lewinsky col mio capologgia, un certo
Gelli!". "E io? Quella volta che il compagno Andropov mi ordino' di
mettermi a quattro zampe?". "Ma ne valeva la pena!". "Eh si', valeva la
pena! Ora siamo tutti democratici! Viva la democrazia!". E sghignazzano
fragorosamente.
Lontano, lontanissimo, in qualche paesino del Baltico o del mar Nero,
una donna ha appena ricevuto tutto cio' ch'e' rimasto di suo marito:
una fotografia sorridente con la scritta "Marina Russa". Un altro
marinaio andato giu' con tutto il sommergibile perche' da molto tempo i
soldi per i pezzi di ricambio finiscono nelle tasche di nomenklatura e
mafiosi. Ma qui, sulla Costa dei Vip, le onde lambiscono yacht e villa,
garbate e carezzevoli come giornalisti.

Il badante di Berlusconi, Gianfranco Fini, quando gli hanno messo
davanti l'ultima uscita del suo assistito ha commentato: "Per favore,
controllate subito che non sia uno scherzo".
* * *
Un gerarca di Forza Italia, l'Eccellenza Schifani, invece ha
rimproverato severamente le sorelle di Falcone e Borsellino, "entrambe
militanti a sinistra", che si sono permesse di ricordare che c'erano i
loro fratelli, fra i giudici che il suo presidente aveva appena
insultato.
"La signora Rita Borsellino - ha dichiarato stupefatto e indignato lo
Schifani - e' stata ospitata senza contraddittorio al Tg3". "Senza
contraddittorio": evidentemente, per garantire una corretta dialettica
democratica, assieme a lei bisognava intervistare anche Toto' Riina.
* * *
Pro bono pacis, per ora facciamo finta di non accorgercene. Ma molte
dichiarazioni di Berlusconi, negli ultimi mesi, concretano dei reati
espressamente previsti - oltraggio, istigazione a delinquere, alto
tradimento - dal codice penale. Uno dei terreni di discussione, nel
prossimo governo di centrosinistra, dovra' essere quello della
legittima punizione di questi reati pregressi, sia quelli imputabili a
lui personalmente che quelli imputabili ad altri personaggi minori (per
esempio il portavoce Bondi, che senza copertura istituzionale d'alcun
genere ha pubblicamente espresso delle - previste dal codice - "minacce
a un corpo dello stato". In Argentina, ci sono voluti vent'anni per
arrivare a punire i reati dei politici un tempo dittatori. In Italia,
mi auguro che ce ne vorranno di meno.
* * *
Ci si accorge, rileggendo la Costituzione, che fra gli altri incarichi
attuali di Ciampi c'e' anche quello di "comandante in capo delle Forze
Armate". Questo, se le cose andranno nella direzione in cui purtroppo
sembra che vogliano andare, col tempo potrebbe anche rilevarsi un
particolare molto importante. (I servizi segreti invece sono passati,
dai primissimi atti di questo governo, sotto il diretto controllo di
Berlusconi. Anche questo potrebbe rivelarsi, specie in caso di elezioni
da gestire in condizioni strane e difficili, un particolare molto
importante).

Quanto a se', lui non e' ne' matto ne' impulsivo. Vuole semplicemente
le elezioni anticipate, quelle di cui i nostri grandi leader (che se
volessero le vincerebbero) hanno tanta paura. Ne ha paura anche lui,
ovviamente: il fatto e' che non e' lui a decidere, ma i Dell'Utri e gli
altri con cui ha avuto a che fare da giovane, all'inizio di tutto.
Rinchiusi dentro l'armadio presidenziale si agitano, ringhiano e
sbavano per uscire fuori. La serratura dell'armadio scricchiola
sinistramente. Bisogna tenerli buoni, a qualunque costo.

Operai. Proibito alla Fiat di Termini di commemorare Sabattini, leader
storico della Fiom Cgil. Molto amato dagli operai, Sabattini era stato
voluto l'anno scorso in Sicilia da Cofferati per guidare il sindacato:
opposizioni nella Cgil siciliana l'avevano fatto dirottare al vertice
regionale dei metalmeccanici, una soluzione che non gli e' dispiaciuta
perche' gli ha consentito di seguire molto da vicino la protesta degli
operai di Termini. Qui, ora, gli operai hanno chiesto di fermare per
dieci minuti la produzione per commemorarlo. "Ci hanno detto di no. In
altre occasioni, come l'anniversario dell'11 settembre o la morte di
Agnelli, ci hanno chiesto loro di fermarci".

Impero. Il dissidente sovietico Jesse Jackson, uno dei piu' noti
esponenti del "disgelo" degli anni Ottanta, e' stato tratto in arresto
nel corso di una "marcia di protesta" all'interno dell'universita' di
Yale nel Connecticut. Lo scrittore e uomo politico, da tempo un punto
di riferimento per l'opposizione democratica in tutto il Paese, al
momento dell'arresto si trovava alla testa di un corteo di circa
millecinquecento simpatizzanti della "glasnost". Tredici studenti, per
la maggior parte aderenti al movimento per i diritti civili, sono stati
arrestati nella stessa occasione.

Persone. Nettuno (Roma). Un surfista romano di 26 anni ha evitato di
annegare nel tratto antistante al litorale di Levante grazie al
coraggioso intervento di un "assistente bagnino" di sedici anni, il
giovane Valerio De Cesaris. Questi, visto l'uomo in difficolta' a causa
del forte vento e del mare agitato, si e' gettato in acqua e vincendo
le forti correnti e' riuscito a raggiungerlo a diverse centinaia di
metri al largo. E' stata allertata la Capitaneria di porto di Anzio, ma
prima che arrivasse la motovedetta il ragazzo aveva gia' riportato il
surfista sano e salvo a riva.

mbna_pg wrote:
< Se le stronzate potessero volare, questa rubrica necessiterebbe di
torre di controllo >

Antonio Bianciardi wrote:
< In Toscana ancora cantano in ottava rima, casomai non piu' per strada
o all'osteria, ma qualche poeta contadino (o professore) ce l'abbiamo
ancora... Ad esempio, tutti gli anni la terza domenica di giugno, alla
Comune di Bagnaia (Sovicille-Siena) si ritrovano alcuni poeti >

Marco Tamanti wrote:
< Quando sento in televisione la parola road-map mi viene da cambiare
canale. Perche' ora la infilano ovunque? Non che abbia niente contro
quella parola. Ma perche' vogliono infilarcela in testa a tutti i
costi? Per quanto riguarda "euri", ho iniziato ad usarla per gioco, nel
tentativo di storpiare leggermente la parola per far sorgere un
sorriso. Tutto sommato ora mi e' diventata familiare, quasi piacevole >

deadpoet@tin.it wrote:
< Basta con questi "euri"- io non l'ho mai sentita usare, nemmeno alla
fiera o alla pescheria. E' vero che la grammatica e' diritto
consuetudinario e si fa nella strada, ma proprio perche' euri e' brutto
e cacofonico la strada ha accantonato questa forma analogica. Secondo
me ti ostini a utilizzare questa forma per vezzo >

mariuccia wrote:
< Euri e' proprio brutto, cacofonico come "I loghi". Riguardo al mass
"mi-dia", problema non c'e': e' possibile sia la pronuncia latina che
amiamo, sia quella americana, che puo' piacerci meno, perche' se le
radici sono nostre il neologismo e' made in Usa. Nessuno scandalo
nemmeno per naiki invece di naik, quando Nike e' la brand e non la
Vittoria greca del Louvre. A proposito, non era una Nike, le ali sono
un malo assemblamento, un'invenzione di restauro "creativo", pare
rappresentasse invece la polena di una nave o chissa' che altro, ma
sicuramente senza ali. Pero', noi tutti abbiamo bisogno di ali e di
sogni e la Nike ci piace cosi' >

Al Faris wrote:
< declinare per numero una parola che di proprio termina in modo tanto
simile a tante parole italiane, quindi perfettamente declinabile; e che
in ogni caso all'estero declinano tranquillamente (euros) sia
gl'inglesi che i francesi, e anche i greci usano declinare (eyros -
eyroi).
A parte il caso in discussione, un enorme carico di parole provenienti
da altre lingue sono passate nel nostro vocabolario e oggi sono
regolarmente declinate. Il divano del nostro arredamento, era in
origine il diwan-Consiglio di Stato persiano, ma nessuno si offende a
sentir dire "divani". E la comunissima aspirina? Fu un medico tedesco
(H.Dreser) che conio' questo nome nel 1899 e la Bayer l'anno dopo lo
brevetto': quindi, quando la mia mamma mi curava l'influenza col latte
caldo e le "aspirine", commetteva un adulterio linguistico (Sarebbe
molto piu' produttivo studiare se effettivamente l'aspirina sia in
relazione con la sindrome di Reye (encefalopatia acuta) e magari
trovare la terapia a questa sindrome, che fino a oggi e' del tutto
empirica) >

Francesco wrote:
< Al festival del cinema di Venezia, nel 1966, il film "La battaglia di
Algeri" di Gillo Pontecorvo ricevette il leone d'oro. Film di denuncia
dal carattere seccamente documentaristico con musiche, un po' melo',
scritte dallo stesso Pontecorvo e da Ennio Morricone, venne usato nelle
scuole di guerra francesi, aperte a tutti gli ufficiali dei vari regimi
sud americani e statunitensi, per insegnare e spiegare il contesto in
cui era opportuno sviluppare i principi - e quindi anche tecniche di
tortura e scomparsa dei prigionieri - della "guerra
controrivoluzionaria" >

Serena wrote:
< Caro R., vivo in Svizzera. e leggendo questa: "Effetto Serra. Si
restringe per il caldo la superficie della Svizzera... " quasi ci
credevo :))) Una cosa pero' e' vera: gli svizzeri si vantano del fatto
che le piu' catastrofiche ipotesi per i prossimi cento anni sul
surriscaldamento del pianeta saranno un vantaggio per la Svizzera: non
piu' gelida, anzi quasi mediterranea. "Ci saranno finalmente palme e
banane - non si stanca di ripetere un mio amico - nuoterai nei fiumi
alpini e arriverai direttamente sull'oceano". Mah. Un abbraccio >

Francesco Faina wrote:
< Nel meeting di Cl s'e' svolta una tavola rotonda sulla possibilita'
dell'Argentina di uscire dalla crisi, col ministro argentino Lavagna e
il vicecancelliere italiano Baccini. Quest'ultimo, con una lungimiranza
da volpe di qualsivoglia deserto, manifestava la sua preoccupazione
circa l'avvicinamento delle posizioni Kirchner a quelle di Cuba e
Venezuela. Il buon uomo forse dimenticava le conseguenze
dell'applicazione pura e semplice dei principi del neoliberismo imposti
dal Fmi all'Argentina durante gli anni '90, e come difficilmente un
cittadino argentino possa pensare come salvifiche le soluzioni proposte
sin qui. Ugualmente sconcerta l'assenza di informazioni
sull'annullamento, in corso in Argentina, delle leggi di "Obediencia
debida" e "Punto final" che hanno permesso impunita' ai molti
torturatori delle dittature passate >

Massimo wrote:
< La mia memoria di ragazzino che seguiva il telegiornale, nel 1973, mi
riporta le immagini di una vittoria delle sinistre in Cile, dei
festeggiamenti. Poi continue notizie di disordini e scioperi, notizie
frequenti e martellanti riportate dal tg. Fino ad arrivare poi a
quell'immagine, forse una di quelle nella mia vita di spettatore di
telegiornali che mi ha colpito piu' di tutte. Un ometto di mezz'eta',
con occhiali spessi, un aspetto esile, da persona vissuta sempre in
mezzo a scartoffie, una vaga somiglianza con il nostro presidente
Leone, giacca e cravatta da uomo della politica, li', con un elmetto
appoggiato goffamente in testa, un mitra in un mano, sul terrazzo della
Moneda, ad aspettare l'ultimo assalto dell'esercito. Questa immagine
ancora oggi mi emoziona, e certo non la dimentichero' mai.
Certo i tempi sono cambiati, qui non siamo in America Latina e i russi
non ci sono piu'. Solo pensando a qualcuno che ancora parla di pericolo
comunista e mostra nostalgia dei tempi della caccia alle streghe e
delle discriminazioni, nel lavoro e negli impieghi pubblici, per coloro
che avevano la tessera del pci (non tutti gli italiani hanno vissuto in
Emilia Romagna), pensando a qualcuno che, nella sua rozza concezione
del capitalismo, e' rimasto a quei tempi li' e che in Sicilia comanda
parecchio, viene naturale pensare a certe similitudini con le strategie
destabilizzatrici del Cile di allora.
Solo l'omino con gli occhiali spessi come culi di bottiglia, che
aspetta i fascisti con mitra ed elmetto, quello proprio non lo vedo >
* * *
Nel settembre 2000 la Cia ha ammesso ufficialmente di aver partecipato
alla preparazione del golpe che rovescio' nel 1973 il governo
parlamentare di Salvador Allende. I servizi statunitensi hanno ammesso
in particolare di avere organizzato l'agguato in cui fu ucciso, negli
Stati Uniti, il generale Rene' Schneider, che aveva dichiarato la
propria intenzione di difendere il governo legale di Allende.

Lorenzo said:
< Nessuno e' meglio di nessuno >

AntonellaConsoli libera@libera.it > wrote:

Quel poco che rimase della vista attenta

< Quel poco che rimase della vista attenta
percepi' un'ombra bianca
fra i due vagoni fermi
- una colomba in volo
per noi grigi viaggiatori.
Ho visto un ragazzino
con una faccia sconosciuta
il volto che il mio uomo amo' tanto
Sottile tristezza di ragazzo, occhi
nocciola, il mondo ancora impacchettato
ed una lieve piega fra le labbra
la prima conoscenza del dolore.
Avrebbe dovuto essere cosi'
anche lui, a quindici anni,
il lampo della vita teneramente
rinchiuso in un giubbotto. >

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