Catena di Sanlibero

Catena di SanLibero n. 192

18 agosto 2003
Riccardo Orioles (Giornalista antimafia)


Estate. "Turiddu, ma quantu ci voli ancora per arrivari? U' piciriddu
cianci!". "Pazienza, Carmela, come voli Diu! Prima o poi arrivamu!". Il
barcone ondeggiava lentamente in mezzo al mare e gli uomini e le donne
erano su quella barca da molti giorni ed erano molto stanchi. "Xe gia'
una setimana, porca mona!". "Cito ti! Andemo avanti!". Quaranta uomini,
venticinque donne e tre bambini; e borsoni di plastica, lettere di
parenti, vecchie foto consunte, qualche armonica a bocca, un rosario,
qualche telefonino e una radiolina; e il mare che li portava senza dire
una parola. Viene il tramonto e la notte e torno' il mattino, e
un'altra giornata e un crepuscolo e un'altra sera.
Poco dopo la mezzanotte, cominciarono a vedere delle lucine molto
lontano. Quello che aveva la radiolina l'accese: limpida venne una voce
che cantava canzoni in lingua strana, poi un discorso di uno che diceva
cose importanti, non si capiva una parola ma doveva essere qualche
pezzo grosso. Il motore continuava a ansimare e le luci ora apparivano
sempre meno lontane. Qualcuno comincio' a bestemmiare ridendo, qualcun
altro a pregare. "Tale'! Una, dui, tri, cincu... Assai luci! 'Na citta'
avi a esseri!". "No, la xe un'isola! No se vede gnente dopo de la'!".
"Isola o non isola, sempre terra e'!". Carmela non diceva niente, ma
sorrideva con tutto il suo viso largo e nero. "Santa Rosalia ni fici
arrivari!" le grido' dolcissimamente Turiddu. "Appena sbarcamu, annamu
da mio cugino Ahmed che ci ha gia' u travagghiu e ce lo trova anche per
nuaiautri!". "Mi n'ho go nesun cugino, ma mi per lavorar non aspetto
nessuno!".
Due ragazzini cominciarono a fare ale' ale' peggio che alla partita.
"Nun facite baccanu! Ca vulite che vi sentunu i carrubbineri?". "Si ma
in mezzu u mari...". "Megghiu ca cominzati ora a starivi azzitti,
accussi' v'abbituati!". Il ragazzino, che aveva una fiammante maglietta
del Senegal e poteva avere un tredici anni, s'azzitti' imbronciato,
lottando per soffocare la felicita' karaoka che gli frizzava da ogni
poro. "Accomi voli Diu, arrivammu" mormoro' un vecchio. Non c'era posto
per dovi fari la preghiera ma lo stesso s'inchino' divotamente in
direzione d'oriente. Quello con la faccia tagliata mugugno' qualcosa
fra se' e se' e incredibilmente, per quanto fosse impossibile, macari
lui sorrise. Mastru Giafar, u' barberi, per la migliardesima volta
controllo' rasoi e forbici dentro la carta di giornale. "Cumpari,
arrivari con un mesteri in mano e' sempre n'autra cosa" gli disse
vagamente invidioso l'altro compaesano, che invece aveva portato solo
le sue proprie mani a badile. Il biondino s'era spostato a prua, come
per avvicinarsi il piu' possibile alle luci. "Nineta ti te ricordi..."
canticchiava senza accorgersene, o in realta' mugolava, muovendo su e
giu' la gola ossuta.
Il faro squarcio' la notte improvvisamente. "Achtung! Achtung!" grido'
la voce dell'altoparlante. "Gasterarbeiter!" urlo' un'altra voce.
"Azilanten raus!". "Raus! Raus!". Il motoscafo s'avvicino'
velocissimamente, col fanale puntato e dietro il faro uno in divisa col
mitragliatore. Turiddu alzo' le mani.

Caldo. Una volta c'erano i governi balneari: a giugno la Dc smetteva di
litigare, consegnava il governo a qualche buffo notabile veneto o
napoletano e se ne andava in vacanza tranquilla: "arrivederci a
settembre". Un'usanza civile, tutto sommato: in tre mesi c'era tutto il
tempo per decidere a chi sarebbe andato il ministero della marina
mercantile e a chi invece quello dei lavori pubblici. C'era un manuale
apposito (i notabili se lo studiavano sotto l'ombrellone) in cui era
minuziosamente dettagliato come dividersi i posti senza far torto a
nessuno.
Adesso purtroppo il governo (anzi, i governi: coesistono il governo
Bossi-Berlusconi, il Berluscotti-Casini, il Mammasantissima-Dell'Utri)
ha disimparato l'arte di andarsene in vacanza. Cosi', appena finita
l'ultima riunione e augurato buon viaggio a tutti, c'e' sempre qualcuno
che dalla soglia si volta indietro: "E non vi dimenticate di mandare in
galera i giudici!". E senza aggiungere motto se ne va. Gli altri si
guardano perplessi, riordinano le carte e fanno per andarsene pure
loro. E qui un altro energumeno "E attenti - sbraita a voce altissima
- a quel che fate quest'estate, perche' se mi salta il ticchio appena
torno proclamo l'insurrezione generale e chi s'e' visto s'e' visto".
Gli altri si guardano un po' imbarazzati, cercando di far finta di
niente. Sara' l'aria condizionata che non funziona bene, commenta a
bassa voce qualcuno. Vabbe', buone vacanze.

Pioggia. I piu' seri, ancora una volta, si sono dimostrati i preti.
Preghiere per invocare la pioggia, e diplomazia antiamericana. Aiutati
che Dio t'aiuta: se si riesce a costringere Bush a firmare il
protocollo di Kyoto (e a bombardare un po' meno, gia' che c'e') puo'
darsi che l'anno prossimo l'estate qui sia un po' meno sahariana.
Sempre meglio di tutte le baggianate del dio Po, che sono servite solo
a fare incazzare il vecchio fiume. "Ah, cosi' mi pigliate in giro con
tutte 'ste buffonate? Adesso vi faccio vedere io".

Informazione. Ve ne frega niente dell'inaugurazione di un nuovo
villaggio-vacanze in Sicilia? A me no. A voi, specie se siete
bergamaschi, immagino non moltissimo. Invece a Repubblica importa
moltissimo, tanto da dedicare quasi una pagina di nazionale
all'argomenso "Festa di vip nel paese di Ragalna, dove la Santanche'
presenta il suo villaggio-vacanze". Foto della Santanche', proprietaria
del "Villaggio delle stelle" (che per ora esiste solo allo stato di
plastico), foto di Caltagirone, "proprietario di una catena di alberghi
di lusso fra cui il San Domenico di Taormina" (che prima era del
mafioso Graci), foto dell'onorevole La Russa (un siciliano in trend:
l'ex avvocato di Ligresti adesso e' il numero due di An). Tutto cio',
evidentemente, e' quella che in gergo giornalistico si chiama una
"marchetta". Magari non sgradita agli ex soci catanesi di De Benedetti,
gli stessi (famiglia Ciancio) che a Catania costringono Repubblica ad
andare in edicola senza cronaca siciliana.

Sondaggio Swg fra i commercianti: "Secondo lei, c'e' ancora
Tangentopoli?". Per il 62 per cento, la risposta e' si'. "Secondo lei,
ci si puo' rifiutare di pagare?". Solo il 18 per cento risponde di si'.
Nel '95 a dire che non bisogna pagare erano esattamente il doppio, il
36 per cento.

Effetto Serra. Si restringe per il caldo la superficie della Svizzera.
Accurate misurazioni hanno permesso di determinare una diminuzione di
circa il 7 per cento (da 41.288 a 38.879 chilometri quadrati)
nell'estensione del paese fra il giugno e l'agosto di quest'anno. Il
fenomeno, dovuto allo scioglimento dei numerosi ghiacciai della zona,
e' in corso da diversi anni ma solo ora e' stato accuratamente studiato
dal prof. Arronax del Gun Club di Baltimore. In alcuni cantoni
particolarmente colpiti (come Appenzell Aussen Rhoden, passato da 243 a
125 chilometri quadrati) la popolazione ha dovuto restringersi in meta'
del territorio originario, con gravi problemi per la circolazione. Sui
versanti nord e nord-est lo scioglimento dei ghiacci ha inoltre portato
a un arretramento dei confini, per cui l'Austria comincia adesso ad
Appenzell e la Germania poco oltre Frauenfeld; e' raddoppiato - sempre
a spese della Svizzera - il territorio del vicino Liechtenstein. Tutto
questo non ha mancato di impressionare il normalmente poco emotivo
pubblico svizzero: ieri una folla di curiosi con camere digitali e
binocoli circondava le pendici del Monte Bianco, la cui altezza (4810
metri sul versante francese) era scesa sul lato svizzero ad appena 1250
metri sul livello del mare. Dopo l'annuncio di un referendum sul
mantenimento di nevi e ghiacci da parte dell'Associazione guide alpine,
il governo ha deciso di richiamare l'ambasciatore elvetico dagli Stati
Uniti.

Alessandro wrote:
< Il Pil 2002 e' "cresciuto" dello 0,6% a cui va sottratto il 2,8% di
inflazione se credete all'Istat, il 30% se credete all'Euristat, un po'
di piu' se credete all'aritmetica; pero' il rinnovo dei contratti, per
chi ha ancora la fortuna di averne, si fa sulla base dell'1,4%. Quanto
alle pensioni, che le assicurazioni non vedono l'ora di magnarsi e di
gestire con i solidi criteri con i quali gia' gestiscono la Rc auto,
l'unico dato certo e' che l'Inps e' in attivo sia nel 2001 che nel
2002, e questo attivo e' dovuto anche ai contributi degli immigrati,
che pero' la Lega "caccera' via a calci in culo". Il miracolo, visto
dal basso, sembra piuttosto questo: la finanza a prescindere dalla
matematica, la politica a prescindere dal diritto >

giuseppe-1955@libero.it wrote:
< Caro O., tanto per polemizzare. Euri e' dizione orribile. La lingua
parlata si fara' pure al mercato e non sui dizionari, ma a scuola
bisognerebbe insegnare quella dei dizionari (almeno per capire la
differenza). Utilizzare espressioni orribili linguisticamente e' un
reato contro il buongusto ed e' anche immorale (non lo dico io, lo
diceva Karl Kraus). Almeno per iscritto sarebbe bene utilizzare le
persone corrette. E non mi venga a dire che lei "parla la lingua del
popolo" (non ci credo nemmeno se lo vedo...) >
* * *
Caro Giuseppe, sara' orribile ma e' usata. Cosi' come e' orribile
"media" che, purtroppo, ormai e' nella lingua (Esiste ancora gente che
fa - seriamente - dizionari? Credevo che ormai li fecessero i p.r.
delle case editrici). Osservazione: "euro" viene forzato a diventare
italiano (col plurale in -i); "media" invece viene forzato a diventare
americano (i "mass-mi'dia", ormai canonizzati). Americanizzato il
ministero (che ora e' del welfare), ma italianizzata da tempo la
bistecca (beef-steak). Regola dell'Orioles: le parole antipatiche in
inglese, quelle simpatiche in italiano (Antipatiche: da Vip.
Simpatiche: da gente normale).

upavoncello@yahoo.com wrote:
< Mi piacerebbe sentire un tuo commento sull'andamento del cosiddetto
processo di pace tra Israele e palestinesi. Perche' Arafat dice che la
liberazione dei prigionieri e' una truffa? D'altronde se gli attentati
continuano Israele che deve fare liberare altri potenziali attentatori?
E se gli attentati continuano perche' Israele non dovrebbe continuare
ad arrestare gli autori? Perche' i palestinesi non riescono a bloccare
questi terroristi? Perche' la notizia del mancato incontro tra Abu
Mazen e Sharon non viene raccontato al telegiornale nella giusta
successione attentato-cancellazione dell'incontro? >
* * *
Non credo che trattative e attentati debbano essere connessi fra loro:
diversamente, si regala ai terroristi la facolta' di aprire o chiudere
il rubinetto delle trattative a seconda dei loro interessi. Sia fra gli
israeliani che fra i palestinesi, i gruppi estremisti sono del resto
ormai prevalenti; gli integralisti religiosi delle due parti (un tempo
emarginati ma ora determinanti sui due fronti) completano un quadro non
esattamente favorevole alla qualsiasi pace. Da un lato, l'assassinio di
Begin ha tolto di mezzo il leader israeliano favorevole alle
trattative, lasciando via libera a un estremista come Sharon.
Dall'altro lato, l'emarginazione di Arafat ha lasciato campo aperto
alla leadership di gruppi estremisti come Hamas. Ne' Sharon ne' Hamas
hanno, a mio parere, alcun reale desiderio di porre termine alla
guerra. Per il primo, un "Grande Israele" biblico, rafforzato e
militarizzato dalla convivenza quotidiana con la guerra, e' un
obbiettivo che vale decisamente qualche migliaio di morti. Per i
secondi, la Palestina e' semplicemente uno dei tanti fronti di una
lotta molto piu' ampia. La mia opinione e' che vi sia un accordo di
fatto fra i due soggetti estremisti della crisi israelo-palestinese:
ogni volta che si profila un pericolo di pace, uno dei due fa qualcosa
per giustificare la rappresaglia dell'altro. Per entrambi, l'attuale
generazione di cittadini palestinesi e israeliani e' carne da
ideologia, sacrificabile tranquillamente.

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