DENUNCIA Alla PROCURA DELLA REPUBBLICA

Alla PROCURA DELLA REPUBBLICA
presso il TRIBUNALE di ………

Il/La sottoscritto/a ……………….. nat.. a ……………. il ………………, e residente in ………………………..

premesso

- che almeno a far data dal 12 febbraio 2003 è stato consentito dal Governo italiano, e in particolare dal Ministro della Difesa On. Antonio Martino, l’uso di infrastrutture nazionali (ivi compresi ferrovie e porti) all’amministrazione federale degli Stati Uniti, al fine di consentire la movimentazione, lo stazionamento e il transito di uomini e materiale bellico da utilizzare per la cd. “guerra preventiva” degli U.S.A. contro lo Stato iracheno, anche al di là di quanto previsto dai Trattati NATO ratificati dal Parlamento italiano;

- che qualsiasi partecipazione, diretta o indiretta, dell’Italia alla cd. “guerra preventiva” e unilaterale dichiarata dagli Stati Uniti all’Iraq si pone in aperto contrasto con il chiaro disposto dell’art. 11 della nostra Costituzione, soprattutto se mortificante il ruolo di quelle organizzazioni sopranazionali universalmente riconosciute che si adoperano per la risoluzione pacifica delle controversie tra popoli;

- che tale guerra infatti non gode di alcuna copertura da parte delle Nazioni Unite, al punto che non si è messa ai voti una risoluzione comportante il ricorso automatico alla forza contro lo Stato iracheno per la contrarietà della maggioranza degli Stati membri del Consiglio di Sicurezza e il veto che vi avrebbero apposto Francia, Russia e Cina;

- che per questi motivi la concessione di infrastrutture, nonché l’uso delle basi militari NATO o statunitensi in Italia, in appoggio alla guerra contro l’Iraq, travalicano completamente gli scopi dei Trattati NATO e le conseguenti limitazioni di sovranità dello Stato italiano sul proprio territorio e non solo non potevano essere autorizzati, ma dovevano essere impediti;

- che nessun accordo governativo cd. “in forma semplificata” tra Stati Uniti e Italia ha rilevanza per il diritto interno se non è ratificato dal Parlamento italiano, a maggior ragione se persino i parlamentari ne ignorano i contenuti e se si pone in contrasto con la Costituzione e con i principi del diritto internazionale;

- che né il Governo, né tanto meno il Ministro della Difesa potevano arrogarsi il diritto di prendere una simile decisione (tra l’altro in maniera informale), chiaramente spettante al Parlamento italiano ex art. 68 Cost. in forma di legge, in questo caso di rango costituzionale;

- che invece il Parlamento è stato posto davanti al fatto compiuto ed è stato impedito qualsiasi suo pronunciamento sulla questione, rigettandosi le pressanti richieste dell’opposizione in tal senso e approfittando del fatto che – in spregio alla Costituzione materiale – le cariche di garanzia parlamentari in questa legislatura sono interamente in mano alla maggioranza;

- che il comportamento dei membri del governo sopra descritto, e in particolare dell’On. Martino, integra a parere del sottoscritto perlomeno i reati di cui agli artt. 241 e 283 c.p.,

Per tutto quanto sopra esposto, si sporge formale

DENUNCIA

alla S.V. nei confronti del Ministro della Difesa, On. Prof. Antonio Mar-tino, e degli ulteriori membri del Governo o degli altri soggetti, allo stato ignoti, che hanno partecipato alle attività integranti i reati di cui agli artt.241 e 283 c.p., e per quelli ulteriori o diversi che la S.V. potrà ravvisare nei fatti sommariamente sopra esposti o che potranno emergere dalla attività di indagine.
Si chiede di essere informati della eventuale richiesta di rinvio del termine delle indagini preliminari nonché della eventuale richiesta di archiviazione, ai sensi dell’art. 408, 2° comma c.p.p..

Luogo/Data

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