LA TUA CHIAVE PER NON DIMENTICARE
Di fronte al dramma taciuto o negato della ‘Nakba’ subita dal popolo palestinese dal 1948, delle migliaia di profughi che portano nel cuore le immagini dei villaggi distrutti e tengono ancora in mano le chiavi della
propria casa rubata
ATTI VIAMOCI PER:
APPROFONDIRE
le pagine tragiche della storia del conflitto israelo-palestinese di ieri e di oggi attraverso il video-documentario PROPRIO COSI’. Storie di
quotidiana occupazione”
Richiedi il video-reportage alla Segreteria di Pax Christi’ segreteria@paxchristi.it
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la sofferenza dei rifugiati inviando da tutta Italia le nostre chiavi che. fuse insieme, testimonieranno la nostra solidarietà in una scultura che porteremo al campo profughi di
Dheisheh (Betlemme).
Invia una tua chiave alla segreteria di Pax Christi in via Quintole per le
Rose.
131 5 0 0 2 9 Tavamuzze - FIRENZE
SOTTOSCRIVERE il documento promosso da Pax Christi che ricorda al mondo i sessant’anni della Nakba e che chiede cori forza ad Israele e alla comunità internazionale di trovare finalmente soluzioni politiche eque e realistiche per i quattro milioni di profughi palestinesi Leggi e sottoscrivi il documento ‘A ritroso’ (si veda articolo collegato)
i profughi sono diventati oltre 4 milioni. Attendono ancora di veder riconosciuti i loro diritti, come previsto dalla Risoluzione 194 dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite dell' 11 dicembre 1948.
LE VICENDE DELLA TERRA DI PALESTINA OGGI ci inquietano ogni giorno di più, nell'indifferenza e nell'ignoranza della maggioranza degli italiani e nell'amarezza per il colpevole silenzio della comunità internazionale, di fronte al persistere di una catastrofe lunga sessant'anni. Per questo Pax Christi continua la sua Campagna di sensibilizzazione 'Ponti e non muri' per ....Il documento continua in fondo a questa pagina web
1948 resercito israeliano espelle con la violenza
750.000 palestinesi da più di 400 villaggi che vengono distrutti o evacuati. E la Nakba, la catastrofe, quella che Ilan Pappe, storico israeliano, definisce la pulizia etnica di tre quarti dei palestinesi di allora. I profughi non possono più ritornare alle loro case. come prevede la IV
Convenzione di Ginevra.
1948. le Nazioni Unite approvano la Risoluzione 194 che riconosce ai profughi il diritto al ritorno.
2008: i profughi palestinesi sono 4 milioni i rifugiati dei 59 campi in Palestina e negli stati arabi confinanti, più i palestinesi della diaspora. sparsi in tutto il mondo Tutti attendono ancora soluzioni concrete, come quelle prospettate negli Accordi di Ginevra del 2003 e, prima ancora di veder riconosciuta da Israele ringiustizia subita.
dalla Storia.., alle storie dimenticate
L’obiettivo più importante del piano D era ripulire il futuro Stato ebraico dal rnaggior numero possibile di palestinesi A ciascuna brigata de l’Hagana fu consegnato un elenco di villaggi da occupare. La maggior parte doveva essere distrutta.
(lian Pappe, storico israeliano, Storia della Palestina moderna, ed Enaudi, p 59)
l soldati spianarono i fucili e tolsero le sicure. Uno di loro gridò: ‘La terra nostra. Andatevene. Levatevi dai piedi!
(Eiias Chacour, Vescovo di Nazarelti, Blood Brothers, ed Rubettino, p. 421)
Diedero l’ordine a tutti i padri di famiglia di chiudere le loro case e di andarsene per due settimane. Ricordo, era di sera. Presi con me una coperta e partimmo per le ‘due settimane' che non sono ancora finite
(Ehas Chacour, Vescovo di Nazarelh, Ho fiducia in noi, ed. Jaca Book, p.301)
Soldati israeliani armati circondavano i villaggi da tre lati e costringevano gli abitanti a fuggire dal quarto lato. In molti casi, se gli abitanti del vlaggio si rdutavano di andarsene, erano caricati su autocarri e trasportati in Cis giordania
(Ilan Pappe. storico israeliano, Storia della Palestina moderna, ed Enaudi, p.167)
Le donne ci bambini di Etri Zeitun furono scortati dai soldati del Parmach al confine occidentale del villaggio. Ordinarono loro di andarsene. Quindi i sionisti spararono sopra le foro teste costingendoli a correre. Durante la notte agli uomini fu detto che le loro mogli e i loro figli avevano deciso di lasciare il villaggio e che a loro veniva data 18 possibilità di unirsi ad essi o essere uccisi
(AAVV, Dossier Palestina Nabba., ed Ripostes, p190)
Agli arabi della terra di Israele ormai resta solo un ruolo: quello di chi fa le valigie. Ben Gunon. Primo Prermei’ israeliano
(Benriy Moms, storico israeliano, 1948, ed Rizzeli, p97)
Ho chiesto a mio nipote Michel di sette anni ‘Di dove sei?’ Mi ha riposto ‘Sono di Bar-Am. ‘Ma Michel, tu sei dell'Indiana’ ‘No —mi ha risposto- l'Indiana è il mio rifugio, non é il mio paese. Il mio paese è Bar-Am’
(Eiias Chacour, Vescovo di Nazaretii, Ho fiducia in noi, ed. Jaca BooK, p30)
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