..una giornata che ci richiama alla scelta della sobrietà come stile di vita capace di costruire un futuro per tutti e capace di tutelare la terra e il creato che Dio ci ha consegnato perchè lo potessimo donare anche alle generazioni future.
Infatti "emerge dalla questione ambientale una triplice esigenza di giustizia: verso le future generazioni, verso i poveri, verso il mondo intero"
(vedi messaggio dei vescovi allegato in calce a questo testo in formato PDF)
NB. potete trovare parecchio materiale all'indirizzo werb: http://www.chiesacattolica.it/lavoro
http://www.veneziastilidivita.it/
Il tema della sobrietà ci coinvolge non per una giornata ma per un'intera vita.
diventa oggi per noi cristiani la possibilità di testimoniare in modo ampio e diretto che la nostra vita decide della vita di tutti e della sopravvivenza del creato.
"Occorre infatti un nuovo stile di sobrietà, capacer di conciliare una buona qualità della vita con la riduzione del consumo di ambiente, assicurando così un'esistenza dignitosa anche ai poveri e lle generazioni future". Si apre uno spazio importante per lìimpegno delle comunità ecclesiali.
Cito le parole di Benedetto XVI all'omelia dell'epifania, opportune su questo tema: c'è bisogno di uomini e donne coraggiosi che oltre all'adottare uno stile di vita sobrio lottino per una equa distribuzione delle ricchezze:
... il “mistero” della fedeltà di Dio costituisce la speranza della storia. Certo, esso è contrastato da spinte di divisione e di sopraffazione, che lacerano l’umanità a causa del peccato e del conflitto di egoismi. La Chiesa è, nella storia, al servizio di questo “mistero” di benedizione per l’intera umanità. In questo mistero della fedeltà di Dio, la Chiesa assolve appieno la sua missione solo quando riflette in se stessa la luce di Cristo Signore, e così è di aiuto ai popoli del mondo sulla via della pace e dell’autentico progresso. Infatti resta sempre valida la parola di Dio rivelata per mezzo del profeta Isaia: “… le tenebre ricoprono la terra, / nebbia fitta avvolge le nazioni; / ma su di te risplende il Signore, la sua gloria appare su di te” (Is 60,2). Quanto il profeta annuncia a Gerusalemme, si compie nella Chiesa di Cristo: “Cammineranno i popoli alla tua luce, i re allo splendore del tuo sorgere” (Is 60,3).
Con Gesù Cristo la benedizione di Abramo si è estesa a tutti i popoli, alla Chiesa universale come nuovo Israele che accoglie nel suo seno l’intera umanità. Anche oggi, tuttavia, resta in molti sensi vero quanto diceva il profeta: “nebbia fitta avvolge le nazioni” e la nostra storia. Non si può dire infatti che la globalizzazione sia sinonimo di ordine mondiale, tutt’altro. I conflitti per la supremazia economica e l’accaparramento delle risorse energetiche, idriche e delle materie prime rendono difficile il lavoro di quanti, ad ogni livello, si sforzano di costruire un mondo giusto e solidale. C’è bisogno di una speranza più grande, che permetta di preferire il bene comune di tutti al lusso di pochi e alla miseria di molti. “Questa grande speranza può essere solo Dio … non un qualsiasi dio, ma quel Dio che possiede un volto umano” (Enc. Spe salvi n. 31): il Dio che si è manifestato nel Bambino di Betlemme e nel Crocifisso-Risorto. Se c’è una grande speranza, si può perseverare nella sobrietà. Se manca la vera speranza, si cerca la felicità nell’ebbrezza, nel superfluo, negli eccessi, e si rovina se stessi e il mondo. La moderazione non è allora solo una regola ascetica, ma anche una via di salvezza per l’umanità. È ormai evidente che soltanto adottando uno stile di vita sobrio, accompagnato dal serio impegno per un’equa distribuzione delle ricchezze, sarà possibile instaurare un ordine di sviluppo giusto e sostenibile. Per questo c’è bisogno di uomini che nutrano una grande speranza e possiedano perciò molto coraggio
shalom salaam pace
d fabio
Allegati
messaggio
13 Kb - Formato pdfmessaggio vescovi 3 giornata salvaguardia del creato
Sociale.network