EL SALVADOR: UN PRESIDENTE PER UNA REALE OPZIONE PER I POVERI
"L'opzione per i poveri, fatta un tempo dalla Chiesa, sará la rotta del mio governo", con queste parole si e' presentato alla nazione salvadoregna il neo-eletto presidente, Mauricio Funes.
La proclamazione del nuevo leader, e' giunta al termine di una giornata intensísima, ma priva di atti di violenza e soprattutto alla fine di una sporca campagna elettorale, che ha segnato una svolta profunda nella vita del piccolo paese centroamericano. Con essa, infatti, si conclude un ventennio di potere interrotto del partito ARENA (Allenaza Republicana Nazionalista), fondato dal Maggiore Roberto D'Aubuisson, mandante riconosciuto dell'assassinio di Mons. Oscar Romero, arcivescovo di San Salvador e di numerosissimi altri crimini, tra i quali la strage dei gesuiti nell'Universitá Centroamericana (UCA).
Il nuovo presidente, candidato dal Fronte Farabundo Martí per la Liberazione Nazionale (FMLN) - partito costituitosi in seguito agli accordi di Pace del 1992 - ha immediatamente assicuarto di voler essere il presidente della Pace, della Giustizia e della vera Riconciliazione per tutti i salvadoregni, che votandolo hanno dato prova non soltando di essere pronti ad una politica dell'alternanza, ma anche di aver superato una serie dolorosissima di condizionamenti psicologici, dettati dalla paura, retaggio della guerra.
Tra gli osservatori internazionali che hanno vigilato sul processo elettorale era presente una delegazione congiunta di Pax Christi Italia e dell'Associazione "Oscar Romero"-SICSAL Italia, che resterá nel paese fino al giorno 25 di marzo, per parteciapre alle celebrazioni nell'anniversario dell'arcivescovo martire.
la delegazione di Pax Christi in El Salvador
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