Via Crucis in Terra Santa
Questo testo di Via crucis ti scuote dentro, ti fa male, ti lascia un amaro in bocca. E’ una Via crucis vera, fatta di segni forti, impressa nel cuore di chi la vive. Perché la passione di Gesù non ha spazi privilegiati. Si ricompone in ogni angolo della terra.
Ma questa è stata pensata spratutto per due spazi vitali: la Terra Santa e le nostre parrocchie.
Per cogliere che questa Terra Santa non è solo archeologia, ma è passione vivente oggi.
E’ sangue di migliaia di palestinesi che sono ogni giorno costretti in interminabili checkpoint, che sono di una umiliazione terribile. La Palestina è fatta di gente scacciata dalle proprie case, di agricoltori senza terra, di artigiani senza bottega. E su tutti, domina il tristissimo segno del muro.
Quel muro che in Europa commemoriamo caduto, venti anni dopo, perché ci siamo accorti che era un terribile segno di inciviltà e di ingiustizia. Ma quello stesso muro, ben più raffinato e ben più ingiusto, divide ora ancor più di due popoli, due lingue, due culture, due religioni. E si fa perciò Via crucis vivente, ogni giorno su strade che portano al calvario di oggi.
Ma questa Via crucis è anche un monito per tutti noi, per le nostre placide parrocchie. E vuole scuoterci, per contestualizzare una fede che deve essere risveglio di impegno, perché le cose cambino.
† mons. GIANCARLO BREGANTINI
Arcivescovo metropolita di Campobasso-Bojano
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