Diritti Animali

Reggio Emilia

Animalisti contro Morini. Cariche e scontri al corteo

In 1.500 da tutta Italia contro l'azienda che alleva i beagle. Caccia all'uomo e decine di feriti
23 novembre 2004
Fonte: www.ilmanifesto.it
22.1.04

feriti Un ragazzo con le stampelle buttato a terra e massacrato di botte, un altro ridotto con la mascella fracassata, una donna presa a calci in pancia, altri inseguiti nei campi e picchiati con i manganelli alla rovescia. Botte da orbi ieri sera a San Polo D'Enza alla manifestazione degli animalisti che chiedono la chiusura dell'allevamento «Morini» di cani beagle e piccoli roditori destinati alla vivisezione. La manifestazione è stata indetta dal coordinamento «Chiudere Morini» che da tre anni a questa parte si batte contro l'azienda. Per ieri sera, come tutti gli anni, il coordinamento ha organizzato un corteo internazionale, che ha raccolto nel piccolo paesino emiliano circa 1.500 persone provenienti da tutta Italia, dalla Svizzera e dalla Germania. Il corteo, partito attorno alle tre del pomeriggio, ha attraversato tutta la cittadina e si è diretto verso la villa/allevamento della famiglia Soprani. A scortare il gruppo circa 300 agenti della polizia e qualche decina di carabinieri, tutti in assetto anti sommossa. Arrivati davanti allo stabilimento «Morini» i manifestanti hanno tirato qualche pietra verso gli agenti ed esploso un paio di petardi. E dalla cancellata presidiata dai poliziotti è partita una prima carica che ha spinto indietro il corteo. Poi è partita la mattanza.

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Provo a fare un collage delle varie testimonianze raccolte oggi, domenica
21 novembre, dopo la manifestazione contro Morini di ieri.
Non metto i nomi sotto le varie testimonianze, ovviamente, per ragioni di
privacy, e non metto ogni testimonianza per intero, altrimenti verrebbe
una
cosa lunghissima, ho cercato di estrarre i punti piu' salienti di ciascuna.
Buona lettura,
Marina Berati

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Dopo il percorso nel centro del paese il corteo è confluito davanti al lager
Morini per un presidio. La polizia che già aveva accerchiato i manifestanti,
dopo circa mezz'ora ha fatto partire le prime cariche.
I manifestanti inermi sono stati aggrediti con manganellate e calci,
picchiate selvaggiamente donne con in braccio bambini e persone cadute nel
tentativo di sottrarsi alla carica.
Dopo la terza carica, quando il blocco poliziesco si è allontanato,
finalmente l'ambulanza ha potuto soccorrere i feriti più gravi, i
manifestanti, che in un primo momento erano stati costretti a scappare nelle
campagne adiacenti l'allevamento, si sono ricompatatti in corteo ed hanno
riattraversato il paese per raggiungere il piazzale dei pullman.
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Ciao, c'ero anch'io... e una manganellata sulla schiena me la sono presa
anch'io. :-( ..... una mia amica però è stata mandata letteralmente
all'ospedale (due manganellate sulla testa di cui una gliel'ha spaccata,
tanto da richiedere un numero imprecisato di punti) e un dito della mano
fratturato (si era messa le mani davanti alla faccia per proteggersi).
Inutile dire che la mia amica, da perfetta pacifista, non ha fatto
assolutamente nulla per meritarselo e che quando è stata attaccata aveva
solo la colpa di essere contro una cancellata e di non poter scappare.
Se da una parte la polizia ha esagerato nel rispondere bisogna però dire
che è stata stupidamente sollecitata a farlo (forse proprio quello che
volevano?!?): nel corteo in città, petardi sui marciapiedi e contro le case,
scritte anarchiche sui muri, foulard sulla faccia e, soprattutto, davanti
all'allevamento, lancio di PIETRE!!!
Non mi ero mai trovata in una situazione di questo genere... La mia prima
conclusione è però questa: chi ha intenzione di passare alle vie di fatto,
sa come muoversi, quando scappare e dove scappare. I tanti contusi che ho
visto
in ospedale mi sono sembrate tutte persone "normali", come me. Insomma,
le
bravate dei primi le paga chi non è psicologicamente e
materialmente preparato...

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Quando chi lanciava i sassi si era ormai portato in fondo e non stava
succedendo più niente tranne qualche slogan urlato contro morini e la
proprietaria Soprani i carabinieri hanno pensato bene di caricare le persone
pacifiche che erano rimaste davanti al corteo. Il corteo ha iniziato a
disperdersi e i carabinieri hanno pensato che potevano continuare a
manganellare le persone che erano rimaste isolate, poi si sono finalmente
fermati ma continuavano ad avanzare, allora una parte del corteo ha creato
una barricata con cancelli da cantiere trovati dove i carabinieri ci avevano
spinti, ma questo non è bastato a fermarli, infatti i carabinieri hanno
caricato per la terza volta, e indifferenti hanno manganellato un bambino
di 4 anni, una ragazza sulla sedia a rotelle e chi voleva proteggere il
proprio
cane.
Per il corteo si vedeva gente con gambe, mani e teste rotte, e nonostante
questo le forze dell'ordine non facevano passare le ambulanze che erano
arrivate e c'è voluto un quarto d'ora prima che i feriti potessero essere
caricate in ambulanza o soccorsi.

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... due ragazze hanno ricevuto il medesimo trattamento, ovvero una
manganellata in piena faccia, spaccando ad entrambe gli occhiali e causando
contusioni; una ragazza ha preso una manganellata sul collo, ma per fortuna
senza eccessivi danni. Fra gli altri, un po' di contusioni e graffi dovuti
alla fuga e allo schiacciamento contro case, cancelli eccetera per la gran
massa di manifestanti in panico. Io mi sono solo fatto un po' di male alla
coscia, proprio per questo motivo.

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Allora sono stata testimone di un'aggressione bella e buona. 4 contro 1.
Braccato placcato e manganellato. Sono poi andata a soccorrerlo e sanguinava
dalla testa e aveva forse una mano fratturata o comunque contusa. La carica
e partita sui tre fronti lasciando solo 1 via di fuga alle nostre spalle
che
pero' ci portava dentro un campo che sfociava in una strada chiusa. Anche
i cittadini erano avvelenati: uno armato di spranga di ferro ci ha
minacciati
di uscire dal campo altrimenti... ti posso assicurare che non scherzava.

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Scrivo poco perché posso usare solo una mano, nella sin. devo avere un dito
rotto, domani farò le lastre. Io ieri le ho prese, e l'unica
"giustificazione" che ho trovato x questa assurda carica è che, a differenza
delle altre volte, ieri ho visto volare un gran numero di sassi verso la
polizia. Sarà stato quello? O sarà che avevano già deciso tutto a tavolino
e sassi o non sassi ieri doveva finire così?

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Dopo 24 ore sono ancora sotto choc ,io non mi sono fatta visitare
all'ospedale ma abbiamo solo aspettato che venisse dimessa la nostra amica,
quella colpita piu violentemente. Al Pronto Soccorso ho visto ragazzi e
ragazze di tutta Italia feriti, fratture al viso, ai polsi, alle mani,alle
caviglia, tagli piu o meno profondi, contusioni varie.
Non e' la prima volta che partecipo ad una manifestazione animalista ma
di
sicuro e la prima volta che vedo sfociare tanta violenza!
L'impressione che ho avuto io e stata quella che le forze dell' ordine
abbiano voluto impartire una dura lezione ai manifestanti, forse
nell'intento
di dissuaderli dal ripetere queste esperienze, visto che si protraggono
ormai
da due anni, e anche quella di incutere paura, anzi no terrore nelle
persone.
Al nostro gruppo hanno preso tutti i documenti .
Io sono andata a manifestare perche' credo nella causa ma quello che ho
visto
mi ha sconvolto e credo assolutamente che ci sia stato un comportamento
quanto meno ingiusto nei confronti dei manifestanti, almeno di coloro che
lo hanno fatto pacificamente.

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... al nostro tentativo di andarcene ci siamo visti arrivare addosso i
carabinieri che erano dietro di noi , ci hanno chiuso ogni via di fuga tanto
che siamo dovuti scappare per i campi abbattendo due recinzioni e
scavalcando
la ferrovia, il fratello di mia moglie che ha alzato le mani in segno di
resa è stato raggiunto da i manganelli alla testa è caduto e sopra di lui
si è
formato un nuvolo di agenti che lo prendevano a calci e
manganellate,risultato due punti di sutura in testa i due polsi tumefatti
dal gonfiore costole e mascella doloranti per i calci, nostro figlio ha
preso
tre manganellate in testa e gli hanno rotto un dito.

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Il tg serale di Telereggio ha mostrato le riprese girate dal punto di
osservazione del cordone di polizia davanti all'allevamento, e purtroppo
si vedevano bene volare degli oggetti. Poi hanno mostrato a terra delle
pietre
che, stando a quanto ha riferito il tg, sarebbero state alla base della
carica. Però si vedeva bene anche la carica in mezzo alla folla.
In definitiva non so bene che cosa sia successo, nonostante fossi lì. So
solo che c'è sempre un pretesto per le cariche, che il corteo dovrebbe,
a
mio modesto parere, evitare di fornire, anche perché a rimetterci sono
spesso
i deboli, come la bambina di 4-5 anni che hanno visto finire a terra (io
so
che era nel corteo davanti a me), o la ragazzina dalla testa sanguinante,
oppure
gli stessi animali, che non ne traggono nessun giovamento.
La prossima volta qualcuno farebbe meglio a starsene a casa, invece di farsi
parare il culo dagli altri.

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Tensioni ne avevamo già viste altre volte a San Polo. Però stavolta la gente
era corsa indietro davvero in massa, scappavano da una carica che non doveva
essere la solita carica intimidatoria, per farci arretrare un po'.
Non capivo cosa diavolo stava succedendo là davanti.
Però evidentemente i poliziotti lì dietro a me lo capivano. Sembrava già
tutto scritto. Hanno cominciato ad agitarsi. Poi sono partiti. Uno ha
dato
il tempo, battendo con il manganello sullo scudo. Così sono partiti
marciando e picchiando con il manganello sugli scudi, verso i manifestanti.
Non c'era motivo. Lì nessuno li provocava, avanti si vedeva solo gente
disorientata, che tentava di disperdersi..
Ho visto gente che scappava per i campi, inseguita dalle squadre della
polizia. Io continuavo a non capire. Ma non erano lì per mantenere
l'ordine?

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Gli abitanti delle case intorno all'allevamento incitavano i poliziotti
a
picchiare i manifestanti segnalando quelli che si erano nascosti. Alcuni
di questi manifestanti erano persone anziane, disabili (una ragazza era
in
carrozzina, un'altra quasi cieca), c'erano bambini, cani che scappavano
terrorizzati. Un manifestante con le stampelle che non riusciva a scappare
è stato malmenato, poi soccorso da una ragazza nostra amica, la quale veniva
a sua volta manganellata con una violenza inaudita, riportando gravi lesioni
alla testa e alla mano.
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Un'infame carica resa ancora più drammatica dal fatto che fosse già buio
da un pezzo.
Prima, altre teste di minchia non in divisa che -totalmente incuranti delle
conseguenze su chi stavo loro vicino, ragazzi in sedia a rotella o con le
stampelle compresi, cani, ragazzine esili e bambini compresi- ha lanciato
petardi e grossi sassi (nonchè un segnalatore marino -tipo bengala- partito
ad altezza uomo e finito dalle parti dell'allevamento) sui "tutori
dell'ordine" che appunto di lì a poco si sarebbero selvaggiamente scatenati
falciando indiscriminatamente tutti quelli che avevano la sventura di
pararvisi davanti, con i loro manganelli ferrati (i segni delle ferite
mostrano chiaramente le borchiature) per poi travolgerli e calpestarli.
...
Ho visto due ragazzine violentemente pestate a terra, e poi nuovamente
colpite in volto da agenti che "ci ripensavano" e davano loro "un'ultima
lezione con lo scarpone".
Ho visto e sentito un agente presumibilmente di qualche grado superiore
letteralmente "sciabolare" con il manganello sui manifestanti che cercavano
di scappare, e contemporaneamente pronunciare "TA!-TA!-TA!"

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Se qualcuno di voi conosce il ragazzo con le stampelle da cui mi sono
fermata, vorrei sentirlo x sapere come sta.
Lui e' stato menato prima di me, sono rimasta scioccata da come gli si sono
accaniti contro, e insieme ad altre due persone ho tentato di aiutarlo,
sanguinava tantissimo... gli ho pulito il viso come potevo con l'acqua poi
due ragazzi l'hanno sollevato e portato via di peso, io ho raccolto la sua
stampella ma non sono riuscita ad essere abbastanza veloce e mi hanno
raggiunta, dato una prima manganellata in testa che mi ha causato la ferita
in fronte e buttata a terra, e poi il resto, credo di avere visto almeno
6 o 8 stivali e sentito un bel po' di colpi alla testa...
Il mio referto ospedaliero dice che ho:
trauma cranico non commotivo (non sono svenuta ma sono piena di bernoccoli
in testa) ferita locale in regione frontale dx (mi hanno dato una
manganellata
in
fronte x sbattermi a terra, la chirurga plastica ha detto che si vedeva
l'osso, ho punti interni ed esterni)
ematomi al cuoio capelluto (credo di aver contato almeno 5 o 6 manganellate
in testa, ma nn lo so, speravo solo che non mi si rompesse, anche se mi
dicono sempre che ho la testa dura :) )
trauma contusivo del rachide cervicale (lieve spostamento tra vertebra c5
e c6, raddrizzamento di cervicale)
frattura scomposta falange intermedia quinto dito mano sinistra (mi hanno
operato d'urgenza stanotte ma senza risultati, sono in attesa qui a torino
che qualcuno mi operi il prima possibile, devono ricostruirmi l'ossicino
del mignolo infilandomi i chiodi dentro, e prima si fa meglio e' perche'
si sta
gia' calcificando) ematomi vari sulle mani (mi sono coperta la testa con
le mani, ergo frattura e lividi)
trauma contusivo addominale chiuso (credo di avere preso un calcio in pancia
ma non me lo ricordo, comunque mi hanno ecografato tutto l'addome e sono
a posto).
Spero che mi operino in fretta il dito, sono mancina ho un esame
universitario martedi' che ormai salto, ma sia x il lavoro sia x lo studio
la mano sinistra mi serve, e prima mi operano meno rischi ho che mi rimanga
il dito deforme, parole dell'ortopedico.

Collettivo Animalista







«Mentre fuggivamo indietro - racconta Daniela - gli agenti hanno caricato anche alle nostre spalle. Eravamo in trappola». In mezzo alla carica sono finite donne con i bambini piccoli in braccio, un ragazzo con le stampelle e una sulla sedia a rotelle, i cani di qualche manifestante, uomini e donne di tutte le età dai 15 ai 60 anni. Alcuni sono scappati nei campi inseguiti dagli agenti, altri si sono rifugiati nei giardini delle abitazioni vicine, cercando di sfuggire ai manganelli e alle delazioni dei residenti di San Polo. «Alcuni di loro si sporgevano dalle case e davano indicazioni ai poliziotti. Li ho sentiti urlare 'Sono qui, nell'atrio di casa mia, venite a prenderli'», spiega ancora Daniela. Inseguendo il corteo i poliziotti non hanno tralasciato di distruggere il furgone che trasporava il sound sistem, pur di tirar fuori dalla vetrata il suo guidatore. Alla quinta ed ultima carica, quando la maggior parte dei manifestanti è riuscita a tornare nel parcheggio da cui era partita, i feriti erano diverse decine. Sei sono stati curati nel pronto soccorso di Montecchio ed identificati dalla polizia, altri due si sono rifugiati in un ospedale vicino. I più gravi sono una ragazza di circa 25 anni che ha una mano rotta e un trauma cranico, oltre a diversi ematomi ed abrasioni, e un ragazzo un po' più grande con la mascella fracassata da un pugno. A fine serata sono stati tutti dimessi. L'unico portato in questura è un ragazzo di Reggio Emilia che a tarda sera non era ancora stato rilasciato. feriti

La mobilitazione contro la «Morini» è partita nel 2001. Tre anni fa alla frontiera con l'Austria fu fermato un camion proveniente dall'allevamento. Trasportava una ventina di cani beagle destinati alla vivisezione. Il camion fu rispedito indietro perché il convoglio non rispettava i criteri di sicurezza per trasportare animali. Ma da allora a Reggio Emilia e un po' in tutta Italia è partita una campagna per far chiudere lo stabilimento. I proprietari dell'azienda, la famiglia Soprani, hanno sempre rifiutato di concedere udienza ad animalisti e giornalisti (qualche mese fa una troupe di Report è stata cacciata dai carabinieri perché aveva osato citofonare alla proprietaria, Giovanna Soprani). La mobilitazione ha ottenuto anche un importante risultato politico: la regione Emilia Romagna nel 2002 ha approvato una legge regionale che vieta l'allevamento di animali destinati alla vivisezione sul proprio territorio. La legge è stata impugnata dal governo e bocciata dalla Corte costituzionale, ma intanto da un paio d'anni la «Morini» non può più vendere i propri animali a laboratori sanitari che li impieghino per la vivisezione. Ora per ricominciare avrebbe bisogno di un nulla osta firmato dal sindaco di San Polo, Milena Mancini, che fin adesso si è sempre rifiutata di concedere il permesso.

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