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Quando uno stato diventa una macchina da guerra

La spesa militare statunitense
Francesco Iannuzzelli1 novembre 2000

Clinton ha firmato il 30/10/2000 il National Defense Authorization Act per l'anno fiscale 2001, ovvero il bilancio del Ministero della Difesa (DoD) statunitense per il prossimo anno: in tutto 309.9 mld di dollari.

Una cifra enorme, in media con gli investimenti USA degli ultimi anni e che da sola copre quasi il 40% della spesa mondiale.

63.2 miliardi di dollari vanno nel settore della modernizzazione degli armamenti, tra i quali una nuova portaerei, 3 incrociatori, un sottomarino nucleare, 2 navi anfibie, 16 aerei Osprey a decollo verticale, 12 jet strategici e 10 caccia stealth F22.

Altre voci sono indicative delle scelte statunitensi in campo militare. Continua il finanziamento dello scudo spaziale NMD (2.1 mld, in media con quanto previsto) nonostante non sia ancora stata presa (ufficialmente) una decisione sulla sua realizzazione. Lo "scudo mobile", ovvero il Theater Missile Defense, in grado di proteggere truppe, aerei e navi al di fuori del territorio, riceve 2.7 mld. Il progetto del caccia bombardiere JSF (Joint Strike Fighter), ormai prossimo alla fase di produzione, viene cospicuamente finanziato (688 mln). Le bombe (cosiddette intelligenti) JDAM, molto gradite dalla Nato che le ha estesamente utilizzate sulla Jugoslavia, ricevono 244.2 mln, sia per ricostituire gli arsenali che per migliorie tecnologiche. Continua poi il progetto di aerei senza pilota (UAV Unmanned Aerial Vehicles), sia per l'attuale Predator che per il futuro Global Hawk (in tutto altri 141 mln). Un'altra grossa fetta di finanziamenti (614 mln) va agli elicotteri da combattimento Comanche, i successori degli attuali Apache.

Nell'ambito della ricerca, i settori piu' finanziati sono le armi laser, la protezione da guerre chimiche/batteriologiche e le future navi (portaerei e incrociatori)

Nell'atto e' compreso un aumento delle paghe militari del 3.7% (per tenere alto il morale delle truppe...) piu' altre norme che vanno a beneficio dei militari in servizio (1.382.242 soldati) soprattutto nell'ambito dell'assistenza sanitaria e della previdenza. Non e' qui la sede idonea per analizzare il sistema sanitario statunitense, pero' sicuramente fare il militare offre parecchie garanzie nell'usufruire di un servizio sociale che ormai negli USA e' un privilegio e non piu' un diritto.

Sono inoltre previsti aiuti economici per chi ha lavorato nell'ambito delle armi nucleari ed e' ancora in vita.

Non sono pero' stati stanziati i fondi necessari ad aiutare la Russia a distruggere il suo arsenale di armi chimiche, in particolare le 5450 tonnellate di gas nervino a Shchuch'ye.

Nell'atto viene anche concesso agli abitanti di Porto Rico di decidere con un referendum se la Marina Militare potra' continuare a usare il poligono di tiro che si trova a Vieques. Se gli abitanti acconsentiranno alla permanenza del poligono, riceveranno notevoli aiuti economici; in alternativa la marina si impegna a lasciare il poligono entro il maggio 2003. Ricordiamo che da Vieques furono sparati per errore 263 proiettili all'uranio impoverito nel febbraio del 1999 ed in seguito nella zona e' stata rivelata una discreta radioattivita'.

Tutte le cifre elencate sono in dollari, piu' che altro per comodita' di scrittura (si pensi che il bilancio della difesa USA equivale a 712.770.000.000.000 lire).

Giusto per fare un paragone, con questi 309.9 mld di $ si potrebbero garantire i servizi di base (alimentazione, educazione e assistenza sanitaria) in tutti i paesi in via di sviluppo per i prossimi 4 anni (Human Development Report http://www.undp.org/hdr2000).

Note: Fonti:
Comunicato stampa della Casa Bianca
http://www.whitehouse.gov/library/hot_releases/October_30_2000_9.html
Comunicato stampa del Pentagono
http://www.defenselink.mil/news/Oct2000/n10312000_200010311.html
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