TELEFONINI E TUMORI

Allarme babytelefonini. Studio shock sull’uso dei cellulari “Rischio tumore sale del 20-30%”. Formazioni tumorali soprattutto sul lato della testa dove viene appoggiato. “Vietarlo del tutto ai bambini”. Almeno i bambini al di sotto dei 12 anni non dovrebbero proprio usare cellulari. E per tutti una semplice regola di prevenzione: usare il cellulare come radio di emergenza.
6 ottobre 2008
Marinella Correggia
Fonte: Il Manifesto

Bambino che utilizza un cellulare.

L'eta' a cui iniziano la detenzione e l'utilizzo dei cellulari continua ad abbassarsi allegramente. Ad esempio nell'Italia dei record negativi pare ormai diffusa - a detta di insegnanti - la tipologia "famiglia che prende il pacco alimentare alla Caritas ma i cui figli meno che adolescenti hanno il cellulare" (per lo status sociale il pacco dono e' meno deleterio del mancato sms). Comunque il boom dei babytelefoninisi e' da tempo "irradiato" in molti paesi. In Gran Bretagna riguarda nove sedicenni su dieci e il 40% dei bambini della scuola primaria (le nostre elementari): numeri raddoppiati rispetto al 2000. Eppure sempre nuovi studi sembrano indicare che, se le antenne della radiofonia mobile fanno malissimo alle api e agli abitanti umani delle aree interessate, le radiazioni degli onnipresenti apparecchietti sono un serio pericolo per la salute degli utenti; soprattutto dei minori.

Un articolo del quotidiano inglese "The Independent" riferisce di una nuova ricerca condotta in Svezia. Presentata alla prima conferenza internazionale su cellulari e salute, ha elaborato i dati provenienti da uno studio coordinato dal professor Lennart Hardell, University Hospital di Orebro, secondo il quale "chi inizia a usare un cellulare prima dei 20 anni ha cinque volte piu' probabilita' di sviluppare un glioma, tumore del tessuto nervoso". Fino a quell'eta' lo sviluppo del cervello e del sistema nervoso non sono ancora conclusi e inoltre le radiazioni entrano piu' in profondita' in teste e crani piu' piccoli. Per il cordless(telefono senza fili) il rischio e' quattro volte piu' alto rispetto a chi usa un normale telefono con fili. Non solo: i cellularizzati precoci hanno anche molte piu' probabilita' di sviluppare neuromi acustici, tumori benigni ma invalidanti del nervo uditivo, che causano sordita'.

David Carpenter, della Scuola di salute pubblica dell'Universita' statale di New York ha precisato durante la conferenza che "i bambini spendono molto tempo con i loro cellulari. Potremmo assistere a una crisi di salute pubblica sotto forma di epidemia di tumori maligni al cervello". E il rischio potrebbe essere anche maggiore di quanto suggerisca la ricerca, perche' questa non rivela gli effetti dell'uso dei cellulari prolungato nel tempo. Diversi tumori maligni richiedono tanti anni per svilupparsi; un tempo piu' lungo di quello passato da quando i cellulari si sono affermatiin massa sul mercato.

Irradiazione del cervello (immagine a destra) con l'uso del telefono cellulare.

Del resto recentemente il neurochirurgo australiano Khurana, autore di numerose ricerche in materia, ha dichiarato che "nei prossimi 10 anni, a meno di un'inversione di tendenza nell'uso di telefonini e di nuovi apparecchi con meno emissioni, assisteremo a una crescita esponenziale delle forme di cancro al cervello (...). Le ricerche condotte finora hanno preso in considerazione poche persone che avessero alle spalle un uso di cellulari piu' che decennale".
Giorni fa il Parlamento europeo ha chiesto ai ministri europei di varare limiti piu' severi per l'esposizione alle radiazioni dei telefoni mobili e cordless, dei Wi-fi e di altri apparecchi.

Conclusioni? Per lo svedese Hardell, almeno i bambini al di sotto dei 12 anni non dovrebbero proprio usare cellulari. E vale per gli utenti di ogni eta' (tre miliardi nel mondo) la regola di prevenzione suggerita dal dottor Marinelli, Cnr di Bologna: "Usare il cellulare come radio di emergenza".
Aggiungiamo una regola ecologica: non cambiarlo se non alla fine della sua vita, per limitare nel nostro piccolo la produzione di rifiuti elettronici e la devastante estrazione del minerale coltan. Concausa di guerra, in Congo.

Articoli correlati

  • La nuova deterrenza nucleare: folle corsa al riarmo convenzionale e nucleare
    Disarmo
    rinuncia al principio del "non primo uso" dell'arma nucleare

    La nuova deterrenza nucleare: folle corsa al riarmo convenzionale e nucleare

    i Paesi dotati di armi nucleari puntano a modernizzare gli arsenali e ad aumentare il numero di testate
    LA NATO considera impossibile l’adesione all’Alleanza e contemporaneamente al TPNW
    19 febbraio 2023 - Rossana De Simone
  • Per sconfiggere la guerra, dimostriamo che un altro mondo è possibile
    Pace
    Eirenefest: non solo una fiera di libri, ma soprattutto un ambito di convergenza

    Per sconfiggere la guerra, dimostriamo che un altro mondo è possibile

    Mancano pochi giorni al via del primo Festival del Libro per la Pace e la Nonviolenza, un mega evento che si terrà a Roma dal 2 al 5 giugno prossimi: un tentativo di sfidare le radici della guerra - egoismo, violenza, sopraffazione - coltivando, tutti insieme, una convergenza di valori opposti.
    22 maggio 2022 - Olivier Turquet
  • Resistenza nonviolenta in Ucraina e proteste contro la guerra in Russia
    Conflitti
    Le alternative alla guerra

    Resistenza nonviolenta in Ucraina e proteste contro la guerra in Russia

    Ai tanti civili che portano avanti coraggiosamente una resistenza non armata, si affiancano quelle di migliaia di cittadini e cittadine russi contrari all’invasione dell’Ucraina che continuano a manifestare, con gravi rischi per la loro incolumità, contro la guerra.
    8 marzo 2022 - Domenico Massano
  • Festival del Libro per la Pace e la Nonviolenza
    Cultura
    A Roma a San Lorenzo il Primo Festival del Libro per la Pace e la Nonviolenza

    Festival del Libro per la Pace e la Nonviolenza

    Quattro giorni di presentazioni di libri, incontri, film, workshops, stands a cura di numerose realtà italiane e non solo per aprire dialoghi e confronti su diritti, Mediterraneo e migranti, Obiezione di Coscienza, disarmo nucleare, educazione alla nonviolenza, cultura di pace
    17 gennaio 2022 - Laura Tussi
PeaceLink C.P. 2009 - 74100 Taranto (Italy) - CCP 13403746 - Sito realizzato con PhPeace 2.6.44 - Informativa sulla Privacy - Informativa sui cookies - Diritto di replica - Posta elettronica certificata (PEC)