In difesa del popolo brasiliano !
4 settembre 2005
Grido degli esclusi
IN DIFESA DEL POPOLO BRASILIANO!
Manifesto del 7 settembre -
Cari amici e amiche del MST,
La nazione brasiliana vive una grave e profonda crisi ed è in pericolo. Il pericolo che minaccia il nostro paese è frutto dell’instaurazione della politica neoliberista che favorisce soltanto il capitale finanziario, nazionale e internazionale, e le grandi corporazioni che si dedicano alle esportazioni. Questa politica aggrava sempre più la povertà, la disuguaglianza sociale e la miseria.
Non meno di 27 milioni di lavoratori e lavoratrici (il 40% della popolazione attiva) sono disoccupati o inseriti nella economia informale, senza nessuna assicurazione sociale né rispetto dei diritti dei lavoratori. Circa 20 milioni di famiglie, ossia 82 milioni di persone povere, vivono con meno di due salari minimi mensili.
Continuiamo ad essere ostaggio del più alto tasso di interesse del mondo, di un superavit primario che interessa soltanto ai banchieri e dell’ indebitamento estero, che esige frequenti aggiustamenti per rispondere alle richieste del capitale finanziario internazionale. Il governo si è piegato a queste esigenze dei banchieri e delle transnazionali, mantenendo politiche neoliberiste e questo lo rende incapace di mettere in atto politiche pubbliche a favore del popolo e di usare le risorse pubbliche per la Riforma Agraria, la sanità, l’educazione, i trasporti, la casa, i diritti umani e l’ambiente.
Questo modello economico non può dare un futuro al nostro popolo!
La società brasiliana è lacerata dalla disoccupazione, dalla povertà, fame, violenza e corruzione; questo produce in noi un sentimento di rivolta e in certi momenti ci lascia privi di speranza.
Le recenti denunce di corruzione e la rivelazione dei metodi di fare politica dei partiti, che ingannano il popolo, hanno scatenato una grave crisi politica. Il popolo non crede più nella maggior parte dei politici e questi non sono legittimati a rappresentarlo. Il popolo brasiliano vive un misto di tristezza e delusione di fronte alla situazione del nostro paese.
La nazione brasiliana non può continuare a vivere in questa impasse. Dobbiamo esigere cambiamenti profondi nell’economia e nella politica. Per esigere questi cambiamenti, abbiamo quattro grandi sfide:
1. Costruire un nuovo modello economico, che crei posti di lavoro, distribuisca il reddito e privilegi investimenti pubblici nelle aree sociali.
2. Un Programma di Emergenza con l’obiettivo del superamento della miseria, della povertà e della lotta alla disuguaglianza sociale.
3. Una Riforma politica profonda e radicale, che restituisca al popolo il diritto a decidere su tutte le questioni strategiche del nostro paese.
4. Sovranità nazionale: applicazione di politiche che garantiscano gli interessi del popolo brasiliano rispetto alla nostra economia, al territorio, alle ricchezze, alla biodiversità, alle imprese pubbliche, alla banca centrale, all’acqua, ai semi, al petrolio, al gas e alla politica estera.
Di fronte a questo, invitiamo tutti e tutte a organizzarsi e mobilitarsi. Gridiamo in favore della giustizia, dell’etica, per il cambiamento della politica economica, per il superamento della povertà e della disuguaglianza sociale. Invitiamo tutti e tutte a promuovere attività e manifestazioni multiple e plurali; a rafforzare gli spazi di creatività e partecipazione popolare e a rilanciare il nostro patriottismo per un Brasile senza corruzione, senza esclusioni, libero e sovrano.
BRASILE, IL CAMBIAMENTO E’ NELLE NOSTRE MANI!
Via Campesina/Brasil;
Grito dos Excluídos/as;
CMS- Coordenação dos Movimentos Sociais;
Rede Jubileu Sul/Brasil-Campanha Brasileira contra a ALCA;
CRB - Conferência dos Religiosos do Brasil;
4ª SSB - Semana Social Brasileira;
MMM - Marcha Mundial de Mulheres;
CONIC - Conselho Nacional de Igrejas
Cristãs do Brasil; CESE - Coordenadoria Ecumênica de Serviços;
Fórum Nacional pela Reforma Agrária
Note: traduzione di Serena Romagnoli
Parole chiave:
brasile
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