Ballottaggio in Brasile: grandi manovre per sconfiggere Serra
A due settimane dal ballottaggio del 31 Ottobre la vittoria di Dilma Rousseff non sembra essere così scontata come invece tutti pensavano in un primo momento. In ogni caso, da una parte e dall’altra sono in corsa grandi manovre nel tentativo di conquistare il Planalto. Da destra, i sostenitori di José Serra, candidato per il Partito Social Democratico (Psdb) cominciano a sperare in una rimonta che avrebbe del clamoroso. Dilma viene infatti data ancora come vincente, ma il suo vantaggio sull’esponente tucano si è ridotto a non più di 5-6 punti percentuali, almeno secondo gli ultimi sondaggi. Sulla presunta rimonta di Serra influirebbe la martellante campagna della grande stampa, che non si limita a ritirare fuori il vecchio passato da guerrigliera della Rousseff, che pure nel tempo ha talmente moderato le sue posizioni fin quasi ad avvicinarsi al centro più che alla sinistra. I media insistono infatti sullo schieramento della candidata petista a favore di aborto e matrimoni omosessuali anche tramite campagne pubblicitarie piuttosto truculente in cui sullo sfondo del simbolo del Pt appare un feto morto e sporco di sangue. In una corsa volta esclusivamente a distruggere l’avversario, Dilma si è impegnata a dichiarare frettolosamente la sua contrarietà ad aborto ed unioni gay, con buona pace della comunità lgbt che pure aveva chiesto un impegno concreto a tutti i candidati, fin dal primo turno, a sostegno dei loro diritti. Inoltre, resta l’incognita sull’orientamento dell’elettorato di Marina Silva, la cui maggioranza sembrerebbe intenzionata ad appoggiare Serra indipendentemente dal pronunciamento delle ex-seringueira. La cosa non sorprende, perché il Partido Verde, la cui visibilità prima di queste elezioni era pari allo zero, è sempre stato alleato della destra e con la candidatura indipendente della Silva ha fatto però un acquisto vincente. Da qui le accuse alla stessa Marina di buona parte della sinistra in quanto la compagna di lotte di Chico Mendes avrebbe finito per essere funzionale al gioco del Psdb. Secondo un sondaggio di Datafolha risulterebbe che dei venti milioni di elettori che hanno votato per
Il testo è liberamente utilizzabile a scopi non commerciali citando la fonte e l'autore.
Articoli correlati
- Ancora oggi quell'omicidio resta impunito
Brasile: quell'imboscata contro i Sem terra
Il 26 marzo 1998 Onalício Araújo Barros e Valentim Silva Serra, dirigenti dei senza terra, vennero uccisi dai fazendeiros a Parauapebas, stato del Pará, dopo esser stati attirati in una trappola.1 aprile 2024 - David Lifodi - Il 21 gennaio scorso è stata uccisa la leader indigena María de Fátima Muniz
I ruralistas spadroneggiano in Brasile
Esponente della comunità pataxó hãhãhãi, nel sud dello stato di Bahía, la donna è stata assassinata a seguito di una spedizione della milizia paramilitare Invasão Zero con la complicità della polizia militare che non è intervenuta.8 marzo 2024 - David Lifodi - Nonostante la presidenza di Lula le Forze Armate continuano a godere della più completa impunità
Sul Brasile incombono i militari
A conferma di questo il Ministero della Difesa è nelle mani di José Múcio, che ha sempre sminuito l’assalto bolsonarista alle istituzioni dell’8 gennaio 2023.5 febbraio 2024 - David Lifodi - Il 19 novembre ballottaggio con il peronista Sergio Massa
L'Argentina respinge Javier Milei
Al primo turno delle presidenziali il candidato di estrema destra non sfonda.24 ottobre 2023 - David Lifodi
Sociale.network