Latina

La concentrazione e la “stranierizzazione” della terra produce maggiore violazione ai diritti umani

Crisi dei diritti umani nelle zone rurali del Brasile, Colombia, Guatemala e Honduras
2 novembre 2012
Giorgio Trucchi

Foto G. Trucchi/Rel-UITA

 In occasione dell'inaugurazione della riunione annuale del comitato esecutivo del Gruppo professionale dei lavoratori dell'agricoltura, Gpta, della Uita, il segretario regionale di questa origanizzazione internazionale, Gerardo Iglesias, ha segnalato la grave situazione di miseria, fame e violazione ai diritti umani che vive la popolazione contadina e i salariati rurali di tutto il continente latinoamericano.   

Una situazione, ha detto Iglesias, generata dal fenomeno dell’accaparramento e della “stranierizzazione”¹ della terra, ma anche dall'espansione del modello delle monocolture su larga scala.    

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"Il settore agricolo va molto bene, ma solamente per chi si occupa di agronegozio e per i latifondisti. I livelli di concentrazione della terra nella nostra regione stanno producendo fenomeni di controriforma agraria, ‘stranierizzazione’ e alti livelli di violenza e di violazione ai diritti umani", ha detto Iglesias.    

Il segretario regionale della Uita ha ricordato ai presenti la repressione e gli omicidi perpetrati contro dirigenti sindacali e di organizzazioni contadine nelle zone rurali del Brasile, Colombia, Guatemala e Honduras.    

"Per difendere la riforma agraria, le foreste, l'ambiente in generale e per rafforzare il sindacalismo, vari dirigenti della Confederazione nazionale dei lavoratori dell'agricoltura, Contag, del Brasile sono stati assassinati.    

Allo stesso modo, nel Bajo Aguán, in Honduras, 54 contadini organizzati sono stati uccisi semplicemente perché esigevano il loro diritto ad avere accesso alla terra e a una vita dignitosa. Tutto ciò è avvenuto in un contesto di veloce espansione della coltivazione di palma africana su larga scala”, ha detto.     

Ha quindi spiegato che la Uita e Alba Sud hanno da poco realizzato un video/documentario sul conflitto agrario nel Bajo Aguán, con il quale si cerca di contribuire a sollevare il velo di silenzio che è sceso su questa drammatica situazione e sull’Honduras in generale.    

"Durante la riunione parleremo dell'espansione delle monocolture, della produzione degli agrocombustibili in detrimento della produzione di alimenti e della sovranità alimentare.    

In questo momento nel mondo – ha continuato – si stanno producendo quantità enorme di alimenti, ma uno ogni sette abitanti del pianeta soffre la fame cronica. Gli alimenti ci sono, ciò che manca è la democrazia del sistema.    

Per questo motivo dobbiamo continuare a rafforzare il movimento sindacale rurale, promuovere la sovranità alimentare, il lavoro decente e sostenere il movimento contadino organizzato", ha concluso Iglesias.   

Riprendendo il motto della riunione del Gpta “Organizzare, lottare e vincere per i lavoratori agricoli”, Norberto Latorre, presidente del Comitato esecutivo latinoamericano della Uita, ha affermato che, nonostante gli alti livelli di violenza e repressione contro i processi organizzativi, nel settore rurale bisogna continuare a lottare.  

“Non abbiamo risparmiato risorse per far conoscere al mondo la repressione che si è scatenata in Honduras dopo il colpo di Stato del 2009 e quello in Paraguay di quest’anno. Siamo sicuri che le decisioni che verranno prese durante questa riunione consolideranno la lotta a favore delle famiglie contadine in tutto il mondo”, ha concluso Latorre.

Fonte originale: Rel-UITA (spagnolo)

Leggere anche “Presentano in Argentina video-documentario Bajo Aguán: Grito por la Tierra"

Note: © Testo Giorgio Trucchi - Lista Informativa "Nicaragua y más" di Associazione Italia-Nicaragua - www.itanica.org

¹ http://www.terranuova.org/news/america-latina-cresce-la-concentrazione-delle-terre-nelle-mani-degli-investitori-stranieri
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