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Alla sequela della Pace

9 maggio 2004
Maria Elena Torelli
Fonte: Link n° 2

"PACE" una parola di sole quattro lettere, eppure chi non ha mai parlato di Pace? Chi non ha mai desiderato la Pace? Fiumi di inchiostro si sono spesi per cercare di darne una precisa definizione o una soluzione che ne portasse alla conquista, ma cos'è veramente la Pace?
Il vocabolario Zanichelli la definisce "assenza di lotte e conflitti armati fra popoli e nazioni" e ancora "buona concordia e serenità di rapporti ... ".
Ma ... la Pace è mai esistita? Adamo ed Eva hanno vissuto nell'Eden in uno stato paradisiaco senza conoscere la realtà del dolore, della fatica, del male, finché l'orgoglio di voler esserecome e più di Dio non ruppe l' "incantesimo" e da quel momento il peccato fa il suo ingresso nella storia dell'umanità, deturpando l'armonia della creazione. Dopo la rivolta dell'uomo contro Dio, compare la lotta dell'uomo contro l'uomo "Caino alzò la mano contro il fratello Abele e lo uccise" (Genesi 4, 8-9).
Da sempre sentimenti di gelosia, invidia, orgoglio, ira, odio, cupidigia, vendetta, intolleranza ... hanno sparso e continuano a spargere sangue in ogni angolo della terra, non esclusi quei Paesi che si definiscono "civili". E' diffusa anche fra molti "capi di stato", preposti al controllo delle nazioni al fine di garantirne il benessere e la concordia, la convinzione di poter sopprimere il male con il male, la guerra con la guerra, la morte con la morte.
Eppure la storia è piena di testimoni della PACE: "la Nonviolenza - sostiene Gandhi - è la forza più grande di cui disponga l'umanità .... Nonviolenza è amare coloro che ci odiano. So quanti sia difficile seguire questa sublime legge dell'Amore ... ma con la grazia di Dio anche questa cosa difficilissima diventa facile a farsi, se lo vogliamo ... " (da MOHANDAS KARAMCHAND GANDHI, Antiche come le montagne).
Questa idee con le quali l'indiano Gandhi sostiene, guida e vince, con i suoi compatrioti, la lotta per l'indipendenza dall'impero inglese con il metodo della nonviolenza; l'anno dopo nel 1948 Gandhi viene ucciso da un fanatico estremista indù. Le parole di Gandhi circa la dottrina della nonviolenza e dell'amore tra gli uomini, potrebbero richiamare nella mente di qualcuno un'altra parola "UTOPIA", lo stesso qualcuno potrebbe obiettare "E' ESIGERE TROPPO DALLA NATURA UMANA!". Non è dello stesso parere una ragazzina di appena undici anni che, pur vivendo in un mondo sconvolto dalla guerra e dalle persecuzioni razziali, non indugia alla facile tentazione dell'odio e della disperazione, ma nel suo diario scrive:"E' un miracolo che io non abbia rinunciato a tutte le speranze ... Le conservo ancora, nonostante tutto, perché continuo a credere nell'intima bontà dell'uomo ... quando guardo il cielo, penso che tutto volgerà nuovamente al bene, che anche questa spietata durezza cesserà, che ritorneranno l'ordine, la pace e la serenità" (dal Diario di ANNA FRANK). Anna Frank muore nel 1945 con la sua famiglia nel campo di concentramento di Bergen Belsen. A distanza di circa vent'anni dallo sterminio del popolo ebreo si assiste alla vittoria sulla segregazione razziale a scapito dei cittadini neri americani; anche questa conquista fra le tante vittime ne riconosce una illustre che sotiene con audacia:
" ... La potenza della spada non può soggiogare la potenza dello Spirito. Quando ... gli uomini guarderanno indietro a questi giorni turbolenti ... essi vedranno Dio all'opera, attraverso la storia, per la salvezza dell'uomo ... Dio è capace di vincere i mali della storia ... non avanziamo da soli: Dio cammina con noi ... " (da MARTIN LUTHER KING, La forza di amare).
Come potrebbero essere definiti Gandhi, Anna Frank, Martin Luther King e tanti altri nomi che si sono susseguiti nella storia dell'umanità? "Martiri della Pace"? "Apostoli della Giustizia"? Probabilmente si visto il loro messaggio, la loro speranza, il loro ostinarsi a credere, nonostante tutto, all'intima bontà dell'uomo e all'intercessione di un Dio d'Amore, ha segnato la storia dell'uomo, lo ha elevato a forme di civilità a cui l'odio non sarebbe ma approdato, eppure sangue innocente di vittime innocenti continua ad essere sparso. Perché? Dov'è Dio?
Quel Dio, ancor oggi spesso "ingiustamente accusato", che ha tanto amato l'uomo da concedergli il dono della libertà di scelta fra il bene e il male, ha parlato e agito nella storia attraverso Gandhi, Anna Frank, Martin Luther King, ma anche per mezzo dei suoi ministri: ricordiamo Giovanni XXIII nell'accorato appello ai credenti e a "tutti gli uomini di buona volontà": "la Pace rimane solo vuoto suono di parole, se non è fondata su verità ... giustizia ... carità ... libertà ... " (da GIOVANNI XXIII, Enciclica Pacem in Terris), "la Pace non si riduce a un'assenza di guerra ..., essa si costruisce giorno per giorno ... con opere di Pace ... aiuto ai poveri ..., ai bisognosi, ai deboli, agli ammalati, agli ignoranti. La Pace deve essere come un giardino in cui la pubblica e privata beneficenza coltivano i fiori dell'amicizia, della solidarietà, della carità e dell'Amore" (Paolo VI). E allora perché il nord del mondo(il 20%!!!) continua a "nutrirsi" dell'82% delle risorse dell'umanità? Spende miliardi di dollari ogni anno per gli armamenti? Crea multinazionali pronte a sfruttare la mano d'opera a costo "zero" dei paesi del Terzo Mondo, alimentando un meccanismo economico che attraverso il taglio dei salari, la disoccupazione, il rincaro dei beni di prima necessità, rende i ricchi sempre più ricchi e i poveri sempre più poveri? Ma fondamento della Pace non doveva essere la giustizia?
E Giovanni Paolo II: "Noi costruiamo la Pace quando impariamo a praticare le vie del perdono", "Apri a chi ti ha fatto un torto, la possibilità d'un nuovo rapporto con te ... di ricominciare un sentiero di perdono e di Pace, in cui il male non abbia avuto l'ultima definitiva parola" (Chiara Lubich); ma tu ed io siamo pronti a tanto?
E ancora Dio ha parlato già duemila anni fa attraverso il Principe della Pace, " ... verrà a visitarci dall'alto un sole che sorge ... e guiderà i nostri passi sulla via della Pace" (Lc 1, 68-79), preannunciava Zaccaria nel suo cantico; ed ecco giungere Gesù Cristo che, nonostante la sua figliolanza divina, ha accettato di morire d'amore su una croce per tutti gli uomini e in particolare per coloro che lo hanno condannato, giudicato, insultato, deriso, percosso, tradito. Lo stesso Gesù Cristo ci esorta a porgere l'altra guancia, ad amarci come Dio ci ama, e ricorda: "Ama il tuo prossimo come te stesso" (Mt. 22, 39-40). E' forse questo il segreto della Pace? Cominciare dall'amare se stessi? " La Pace che innanzitutto dobbiamo cercare è la Pace del cuore, è quello stato d'animo di giustizia, di bontà, di serenità, che ci rende rispettosi e benevoli verso tutti ... Per avere una vera Pace bisogna darle un'anima. Anima della Pace è l'amore ... quell'amore ... che deriva dall'amore di Dio."(Paolo VI).
E tu da quale fonte attingi l'amore per divenire tu stesso sorgente d'amore e di Pace nel mondo?

Note: E se vuoi leggere ... ti consigliamo:
Don Tonino Bello, Alla finestra la speranza, Edizioni Paoline
Giulietto Chiesa, La guerra come menzogna, Edizioni I sassi Nottetempo
Gino Strada, Pappagalli verdi, Feltrinelli
Primo Levi, Se questo è un uomo, Einaudi
Giovanni XXIII, Pacem in Terris in Documenti del Concilio Vaticano II, Edizioni Paoline
Tim Judah, Guerra al buio, Edizioni Adelfi
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