La marcia per la pace ad Assisi per riaffermare il no all’escalation
La marcia per la pace ad Assisi per riaffermare il no all’escalation
Il mondo è sull'orlo di un precipizio. La guerra in Ucraina, con il rischio sempre più concreto di un'escalation nucleare, e la drammatica situazione a Gaza, dove la popolazione civile, in particolare bambini e donne, subisce indicibili sofferenze, ci ricordano l'urgenza di un cambio di rotta.
L'Europa ha votato una risoluzione per sostenere militarmente l'Ucraina anche con missili a lungo raggio.
L'europarlamento ha approvato una risoluzione che definisce legittimo un attacco in profondità contro la Russia.
Se la Russia verrà colpita in profondità sul suo territorio con missili occidentali le conseguenze saranno imprevedibili.
Putin ha risposto con dichiarazioni inequivocabili.
Ciò che si sta innescando è inaudito.
L’opinione pubblica non ha ancora percepito l’inaccettabile innalzamento del rischio di guerra globale che cambierebbe le sorti dell’intera umanità.
La voce della pace è ancora flebile mentre quella della guerra si fa assordante.
La voce della buona politica sembra assolutamente inadeguata.
C’è solo la voce del Papa che ci richiama alla ragionevolezza e all’impegno di prenderci a cuore il futuro comune e in particolare quello delle future generazioni.
La scelta di colpire la Russia in profondità sul suo territorio è una strategia nuova e pericolosissima, una mossa che potrebbe innescare una spirale bellica incontrollabile che può portare allo scontro nucleare. Il gioco può sfuggire di mano da un momento all’altro.
Nel frattempo, a Gaza la situazione umanitaria è al collasso, con migliaia di civili costretti a vivere nel terrore.
Di fronte a questo scenario apocalittico, la voce della pace si alza più forte che mai. Sabato 21 settembre, ad Assisi, si terrà una nuova Marcia della Pace, un appello a tutti gli uomini e le donne di buona volontà a unirsi per dire basta all’escalation della guerra e costruire un futuro di pace e giustizia. PeaceLink sostiene questa iniziativa ed è bene che la sostenga chiunque abbia a cuore il futuro comune.
Un invito a tutti
Con lo slogan "Prima di tutto la pace", l'iniziativa ha già raccolto l'adesione di centinaia di enti locali e associazioni da tutta Italia. Sono stati invitati a partecipare i leader nazionali delle forze politiche e i neoeletti parlamentari europei.
Perché Assisi?
Assisi, città di San Francesco, è da sempre un simbolo di pace e dialogo interreligioso. La scelta di questa città non è casuale: è qui che, nel 1986, si tenne il primo incontro mondiale per la pace voluto da Giovanni Paolo II.
Un programma ricco di eventi
La giornata si aprirà con un incontro nazionale delle Costruttrici e dei Costruttori di Pace, a cui seguirà la Marcia che partirà da Santa Maria degli Angeli e si concluderà in piazza del Comune di Assisi.
Un impegno comune
La Marcia di Assisi è un'occasione importante per impegnarsi "contro la follia bellicista e la corsa al riarmo”. L’impegno è quello di ricostruire insieme una coscienza, una cultura e una politica di pace. E di fare ovunque una strenua resistenza civile all’escalation prima che il pericoloso gioco al rialzo dello scambio di ritorsioni sfugga di mano e divenga uno scontro nucleare.
Non possiamo rimanere indifferenti, il futuro ci riguarda, la catastrofe ci tocca da vicino.
Uniamoci alla Marcia di Assisi e facciamo sentire la nostra voce!
La Marcia è promossa da: Fondazione PerugiAssisi per la Cultura della Pace, Coordinamento Nazionale degli Enti Locali per la Pace e i Diritti Umani, Rete Nazionale delle Scuole per la Pace, Centro Diritti Umani “Antonio Papisca” e Cattedra Unesco “Diritti Umani, Democrazia e Pace” dell’Università di Padova, Rete delle Università per la Pace (RUniPace) con l’adesione del Comune di Assisi, della Provincia di Perugia, del Comune di Perugia e di numerosi Enti Locali e associazioni.
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