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27 gennaio : bisogna sempre mantenere viva la memoria sul passato

26 gennaio 2005
Francesco Lena

L'apertura dei cancelli di Auschwitz rivelò definitivamente al mondo
l'orrore di un progetto folle, premeditato e pianificato che non deve essere
dimenticato perché sia a tutti di monito. Questo il senso più profondo della
Giornata della Memoria, importante per ricordare sia l'olocausto di milioni
di ebrei, sia l'eliminazione di tutto ciò che veniva considerato "diverso",
omosessuali, Testimoni di Geova, portatori di handicap, discriminazioni alle
quali purtroppo ancor oggi capita di assistere.
Le vittime dell'Olocausto, credo, non chiedano pietà; credo che, invece,
chiedano l'allontanamento di quell'indifferenza che, purtroppo, permette a
troppi giovani, ma non solo, di guardare a quelle orribili vicende con
pericoloso distacco.
Per scongiurare il rischio che il sacrificio di tanti innocenti cada nell'
indifferenza e nella dimenticanza, bisogna fare in modo che non si parli e
si ricordi quelle terribili atrocità, soltanto il 27 gennaio. Occorre tener
quelle vicende ben ferme e salde nelle menti e nei cuori di ognuno,con
iniziative concrete di informazione nelle scuole, nelle associazioni, con
tutti i mezzi di informazione, perché "il valore della memoria" rimane un
"elemento cruciale" per la "formazione delle nuove generazioni".
La "strategia della memoria" è impegno rivolto al presente e al futuro per
far in modo che le giovani generazioni odierne conoscano e ricordino per poi
tramandare, domani, la memoria ai loro figli e nipoti. Poiché senza memoria
non c'è futuro, il nostro impegno a mantenere viva la memoria rappresenta il
miglior antidoto contro il rischio che si ripetano quelle tragedie. che
hanno segnato la storia dell'Europa.
Facciamo tutti veramente qualcosa in più, per costruire una società
migliore, di giustizia sociale , di libertà, in cui ci sia la pace per tutti
i cittadini del mondo.

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