NELLA VERITÀ, LA PACE - Veglia di preghiera
per la Giornata Mondiale della Pace
1 gennaio 2006
Il gruppo di lavoro ( Pax Christi e Caritas Italiana) che sta approntando il sito Conflitti dimenticati propone una traccia di preghiera che prende spunto dal messaggio di Benedetto XVI per la giornata mondiale per la pace 2006 dal titolo Nella verità, la pace.
Può essere utilizzata nei Punti Pace o per proposte di preghiera nelle parrocchie, nelle comunità …
INTRODUZIONE
(Chi guida la veglia introduce con alcune parole appropriate alla situazione specifica in cui si svolge)
In principio la Parola
“Vi lascio la pace, vi do la mia pace. Non come la dà il mondo, io la do a voi. Non sia turbato il vostro cuore e non abbia timore”. (Gv 14, 27)
CANTO D’INIZIO
Nada te turbe, nada te espante:
quien a Dios tiene nada le falta.
Nada te turbe, nada te espante:
solo Dios basta.
LETTURA: dal Messaggio del Papa (p. 3)
Il tema di riflessione di quest'anno - «Nella verità, la pace» - esprime la convinzione che, dove e quando l'uomo si lascia illuminare dallo splendore della verità, intraprende quasi naturalmente il cammino della pace. La Costituzione pastorale Gaudium et spes del Concilio Ecumenico Vaticano II, chiusosi 40 anni or sono, afferma che l'umanità non riuscirà a «costruire un mondo veramente più umano per tutti gli uomini su tutta la terra, se gli uomini non si volgeranno con animo rinnovato alla verità della pace». Ma quali significati intende richiamare l'espressione «verità della pace»? Per rispondere in modo adeguato a tale interrogativo, occorre tener ben presente che la pace non può essere ridotta a semplice assenza di conflitti armati, ma va compresa come «il frutto dell'ordine impresso nella società umana dal suo divino Fondatore», un ordine «che deve essere attuato dagli uomini assetati di una giustizia sempre più perfetta». Quale risultato di un ordine disegnato e voluto dall'amore di Dio, la pace possiede una sua intrinseca e invincibile verità e corrisponde «ad un anelito e ad una speranza che vivono in noi indistruttibili».
pausa di silenzio
CANTO
PREGHIERA: SALMO 42 (a cori alterni)
Antifona: Manda, Signore, la tua verità e la tua luce;
siano esse a guidarmi.
Fammi giustizia, o Dio,
difendi la mia causa contro gente spietata;
liberami dall'uomo iniquo e fallace.
Tu sei il Dio della mia difesa;
perché mi respingi,
perché triste me ne vado,
oppresso dal nemico?
Manda la tua verità e la tua luce;
siano esse a guidarmi,
mi portino al tuo monte santo e alle tue dimore.
Verrò all'altare di Dio,
al Dio della mia gioia, del mio giubilo.
A te canterò con la cetra, Dio, Dio mio.
Perché ti rattristi, anima mia,
perché su di me gemi?
Spera in Dio: ancora potrò lodarlo,
lui, salvezza del mio volto e mio Dio.
Antifona: Manda, Signore, la tua verità e la tua luce;
siano esse a guidarmi.
LETTURA: dal Messaggio del Papa (p. 4)
Delineata in questo modo, la pace si configura come dono celeste e grazia divina, che richiede, a tutti i livelli, l'esercizio della responsabilità più grande, quella di conformare - nella verità, nella giustizia, nella libertà e nell'amore - la storia umana all'ordine divino. Quando viene a mancare l'adesione all'ordine trascendente delle cose, come pure il rispetto di quella « grammatica » del dialogo che è la legge morale universale, scritta nel cuore dell'uomo, quando viene ostacolato e impedito lo sviluppo integrale della persona e la tutela dei suoi diritti fondamentali, quando tanti popoli sono costretti a subire ingiustizie e disuguaglianze intollerabili, come si può sperare nella realizzazione del bene della pace? Vengono infatti meno quegli elementi essenziali che danno forma alla verità di tale bene. Sant'Agostino ha descritto la pace come «tranquillitas ordinis», la tranquillità dell'ordine, vale a dire quella situazione che permette, in definitiva, di rispettare e realizzare appieno la verità dell'uomo.
pausa di silenzio
CANTO
PREGHIERA: SALMO 72, 12-19 (a cori alterni)
Antifona: Dio farà giustizia per i poveri:
li salverà dall’oppressione.
Egli libererà il povero che invoca
e il misero che non trova aiuto,
avrà pietà del debole e del povero
e salverà la vita dei suoi miseri.
Li riscatterà dalla violenza e dal sopruso,
sarà prezioso ai suoi occhi il loro sangue.
Vivrà e gli sarà dato oro di Arabia;
si pregherà per lui ogni giorno,
sarà benedetto per sempre.
Abbonderà il frumento nel paese,
ondeggerà sulle cime dei monti;
il suo frutto fiorirà come il Libano,
la sua messe come erba della terra.
Il suo nome duri in eterno,
davanti al sole persista il suo nome.
In lui saranno benedette tutte le stirpi della terra
e tutti i popoli lo diranno beato.
Benedetto il Signore, Dio d’Israele,
egli solo compie prodigi.
E benedetto il suo nome glorioso per sempre,
della sua gloria sia piena tutta la terra.
Amen, amen.
Gloria al Padre e al Figlio
e allo Spirito Santo
come era in principio, e ora e sempre
nei secoli dei secoli. Amen
Antifona: Dio farà giustizia per i poveri:
li salverà dall’oppressione.
LETTURA: dal Messaggio del Papa (p. 6)
La pace è anelito insopprimibile presente nel cuore di ogni persona, al di là delle specifiche identità culturali. Proprio per questo ciascuno deve sentirsi impegnato al servizio di un bene tanto prezioso, lavorando perché non si insinui nessuna forma di falsità ad inquinare i rapporti. Tutti gli uomini appartengono ad un'unica e medesima famiglia. L'esaltazione esasperata delle proprie differenze contrasta con questa verità di fondo. Occorre ricuperare
la consapevolezza di essere accomunati da uno stesso destino, in ultima istanza trascendente, per poter valorizzare al meglio le proprie differenze storiche e culturali, senza contrapporsi ma coordinandosi con gli appartenenti alle altre culture. Sono queste semplici verità a rendere possibile la pace; esse diventano facilmente comprensibili ascoltando il proprio cuore con purezza di intenzioni. La pace appare allora in modo nuovo: non come semplice assenza di guerra, ma come convivenza dei singoli cittadini in una società governata dalla giustizia, nella quale si realizza in quanto possibile il bene anche per ognuno di loro. La verità della pace chiama tutti a coltivare relazioni feconde e sincere, stimola a ricercare ed a percorrere le strade del perdono e della riconciliazione, ad essere trasparenti nelle trattazioni e fedeli alla parola data. In particolare, il discepolo di Cristo, che si sente insidiato dal male e per questo bisognoso dell'intervento liberante del Maestro divino, a Lui si rivolge con fiducia ben sapendo che « Egli non commise peccato e non si trovò inganno sulla sua bocca » (1 Pt 2,22; cfr Is 53,9). Gesù infatti si è definito la Verità in persona e, parlando in visione al veggente dell'Apocalisse, ha dichiarato totale avversione per « chiunque ama e pratica la menzogna » (22,15). È Lui a svelare la piena verità dell'uomo e della storia. Con la forza della sua grazia è possibile essere nella verità e vivere di verità, perché solo Lui è totalmente sincero e fedele. Gesù è la verità che ci dà la pace.
pausa di silenzio
CANTO
PREGHIERA: CANTICO Isaia 2, 2-5 (a cori alterni)
Antifona: Il Signore strapperà il velo che copriva la faccia di tutti i popoli
e si riconosceranno fratelli
Preparerà il Signore degli eserciti
per tutti i popoli, su questo monte,
un banchetto di grasse vivande, un banchetto di vini eccellenti,
di cibi succulenti, di vini raffinati.
Egli strapperà su questo monte
il velo che copriva la faccia di tutti i popoli
e la coltre che copriva tutte le genti.
Eliminerà la morte per sempre;
il Signore Dio asciugherà le lacrime
su ogni volto;
la condizione disonorevole del suo popolo
farà scomparire da tutto il paese,
poiché il Signore ha parlato.
E si dirà in quel giorno: «Ecco il nostro Dio;
in lui abbiamo sperato perché ci salvasse;
questi è il Signore in cui abbiamo sperato;
rallegriamoci, esultiamo per la sua salvezza.
Antifona: Il Signore strapperà il velo che copriva la faccia di tutti i popoli
e si riconosceranno fratelli
LETTURA: dal Vangelo di Giovanni (8,31-59)
«Gesù allora disse a quei Giudei che avevano creduto in lui: «Se rimanete fedeli alla mia parola, sarete davvero miei discepoli; conoscerete la verità e la verità vi farà liberi». Gli risposero: «Noi siamo discendenza di Abramo e non siamo mai stati schiavi di nessuno. Come puoi tu dire: Diventerete liberi?». Gesù rispose: «In verità, in verità vi dico: chiunque commette il peccato è schiavo del peccato. Ora lo schiavo non resta per sempre nella casa, ma il figlio vi resta sempre; se dunque il Figlio vi farà liberi, sarete liberi davvero. So che siete discendenza di Abramo. Ma intanto cercate di uccidermi perché la mia parola non trova posto in voi. Io dico quello che ho visto presso il Padre; anche voi dunque fate quello che avete ascoltato dal padre vostro!». Gli risposero: «Il nostro padre è Abramo». Rispose Gesù: «Se siete figli di Abramo, fate le opere di Abramo! Ora invece cercate di uccidere me, che vi ho detto la verità udita da Dio; questo, Abramo non l'ha fatto. Voi fate le opere del padre vostro». Gli risposero: «Noi non siamo nati da prostituzione, noi abbiamo un solo Padre, Dio!». Disse loro Gesù: «Se Dio fosse vostro Padre, certo mi amereste, perché da Dio sono uscito e vengo; non sono venuto da me stesso, ma lui mi ha mandato. Perché non comprendete il mio linguaggio? Perché non potete dare ascolto alle mie parole, voi che avete per padre il diavolo, e volete compiere i desideri del padre vostro. Egli è stato omicida fin da principio e non ha perseverato nella verità, perché non vi è verità in lui. Quando dice il falso, parla del suo, perché è menzognero e padre della menzogna. A me, invece, voi non credete, perché dico la verità. Chi di voi può convincermi di peccato? Se dico la verità, perché non mi credete? Chi è da Dio ascolta le parole di Dio: per questo voi non le ascoltate, perché non siete da Dio». Gli risposero i Giudei: «Non diciamo con ragione noi che sei un Samaritano e hai un demonio?». Rispose Gesù: «Io non ho un demonio, ma onoro il Padre mio e voi mi disonorate. Io non cerco la mia gloria; vi è chi la cerca e giudica. In verità, in verità vi dico: se uno osserva la mia parola, non vedrà mai la morte». Gli dissero i Giudei: «Ora sappiamo che hai un demonio. Abramo è morto, come anche i profeti, e tu dici: "Chi osserva la mia parola non conoscerà mai la morte". Sei tu più grande del nostro padre Abramo, che è morto? Anche i profeti sono morti; chi pretendi di essere?». Rispose Gesù: «Se io glorificassi me stesso, la mia gloria non sarebbe nulla; chi mi glorifica è il Padre mio, del quale voi dite: "È nostro Dio!", e non lo conoscete. Io invece lo conosco. E se dicessi che non lo conosco, sarei come voi, un mentitore; ma lo conosco e osservo la sua parola. Abramo, vostro padre, esultò nella speranza di vedere il mio giorno; lo vide e se ne rallegrò». Gli dissero allora i Giudei: «Non hai ancora cinquant'anni e hai visto Abramo?». Rispose loro Gesù: «In verità, in verità vi dico: prima che Abramo fosse, Io Sono». Allora raccolsero pietre per scagliarle contro di lui; ma Gesù si nascose e uscì dal tempio».
CANTO
Ubi caritas et amor,
ubi caritas deus ibi est.
INVOCAZIONI
R. Signore della Pace, ascoltaci
- Ti preghiamo, o Signore, per il futuro del mondo, per la pace e per la solidarietà tra le genti e ricordiamo davanti a te tutte le guerre dimenticate di questo mondo.
- Ti preghiamo, o Signore, aiutaci ad essere promotori del dialogo fra tutte le religioni della terra; sostieni il cammino verso l’unità nell’amore di tutte le Chiese cristiane.
- Ti preghiamo, o Signore, dona ad ogni uomo la Tua forza liberatrice perché nessuno resti prigioniero del peccato, della morte, della tristezza ma tutti gustino la gioia della redenzione.
- Ti preghiamo o Signore, ascolta la nostra preghiera per il mondo intero, per la pace tra i popoli, per la prosperità di tutte le terre e la violenza e l’ingiustizia non domini più sugli uomini.
- Ti preghiamo o Signore, dissolvi ogni paura e rendi possibile ciò che il nostro cuore spesso non ha saputo sperare, fa che sappiamo ricevere la vita nuova che sorge da Te.
(Chiunque vuole può esprimere la propria intenzione di preghiera)
Padre nostro
CANTO FINALE
We shall overcome, we shall overcome,
We shall overcome someday;
Oh, deep in my heart, I do believe,
We shall overcome someday.
We'll walk hand in hand, we'll walk hand in hand,
We'll walk hand in hand someday;
Oh, deep in my heart, I do believe,
We'll walk hand in hand someday.
We are not afraid, we are not afraid,
We are not afraid today;
Oh, deep in my heart, I do believe,
We are not afraid today.
We shall live in peace, we shall live in peace,
We shall live in peace someday;
Oh, deep in my heart, I do believe,
We shall live in peace someday.
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