Verso la IX Assemblea del Consiglio Mondiale delle Chiese

Sulla via di Porto Alegre

La parola portoghese «mutirão», che ricopre le nozioni di raduno e di scambi in vista di agire per «cambiare le cose», è stata scelta per designare uno spazio di condivisione offerto a tutti

Norman Shanks*

IL programma della IX Assemblea del Consiglio ecumenico delle chiese (Cec) sarà originale e offrirà ai partecipanti molteplici occasioni di incontrarsi e di condividere i propri punti di vista e le proprie esperienze.
Porto Alegre è una città attraente e dinamica e la pontificia Università cattolica, dove si svolgerà l’Assemblea, dispone di un campus e di un centro di riunioni moderni. L’Università si è fatta conoscere accogliendo importanti riunioni internazionali, a cominciare dal Forum sociale mondiale, che riunisce circa 30.000 persone. Paragonata a quest’ultimo, l’Assemblea del Cec sarà modesta: sono attese circa 1200 partecipanti «ufficiali», ivi compresi i delegati delle chiese e i rappresentanti di organizzazioni a esse collegate, e circa 1800 altre persone (visitatori, organizzazioni ecumeniche partner, gruppi di studenti, ecc...).
Il tema dell’Assemblea, «Trasforma il mondo, o Dio, nella tua grazia», ha la forma di una preghiera che esprime che il mondo e noi stessi abbiamo bisogno di essere guariti e di cambiare, che riconosce che dipendiamo da Dio e che abbiamo tutti e tutte un ruolo da svolgere in questo processo di trasformazione. Questo tema «impregnerà» tutta l’Assemblea la quale dedicherà alcune giornate a studiarne le varie dimensioni: «Trasforma... la terra, le nostre società, le nostre chiese, le nostre vite, la nostra testimonianza».
Il culto all’Assemblea nutrirà e ispirerà la vita della comunità e costituirà sicuramente un elemento memorabile dell’esperienza per tutti coloro che saranno stati a Porto Alegre. Ogni giorno inizierà e si concluderà con preghiere in una grande tenda dei culti, con liturgie e musica provenienti da molteplici tradizioni ecclesiali. Altri culti avranno luogo in certi momenti della giornata.
Dopo la preghiera del mattino, i delegati si riuniranno in piccoli gruppi di studio biblico per riflettere sulle Scritture e scambiare i propri punti di vista e le proprie esperienze. Gli altri partecipanti saranno invitati a unirsi a riflessioni bibliche in gruppi più ampi. Per tre giorni, i delegati e i giovani parteciperanno a «colloqui ecumenici» che proporranno temi connessi con la vita e la testimonianza della Chiesa nel mondo attuale che tutti rispecchiano aspetti del contesto religioso, culturale, ecumenico, sociale e politico, dall’Hiv/Aids alla sfida del razzismo, dalla missione e dall’evangelizzazione, alla tecnologia dell’informazione e alla bioetica.
Al centro del programma ci saranno le sedute plenarie dedicate a temi particolari: la giustizia economica, l’identità cristiana in un mondo pluralista, l’unità della Chiesa e il futuro dell’ecumenismo, la lotta dei giovani contro la violenza. Una serie di sedute ammnistrative, dedicate alle raccomandazioni dei comitati di delegati che si riuniranno durante tutta l’Assemblea, permetteranno di esaminare le attività del Cec dopo la VIII Assemblea di Harare nel 1998, di prendere conoscenza dei rapporti del presidente del Comitato centrale e del segretario generale, di emendare la Costituzione del Cec, di adottare il messaggio finale dell’Assemblea e le dichiarazioni su importanti questioni di attualità, e infine di definire le priorità del Consiglio per il futuro. Siccome sarà la prima volta che l’Assemblea si terrà in America latina, il programma darà spazio al contesto locale grazie all’impegno delle chiese locali, delle organizzazioni ecumeniche nazionali e locali nonché alla presenza attesa di un gran numero di visitatori della regione. Una «giornata del-l’America latina» costituirà il grande momento della settimana, con preghiere, presentazioni e una serata culturale dedicate a questa regione.
Gli organizzatori sperano che questa IX Assemblea sarà l’Assemblea dei giovani, grazie alla partecipazione visibile dei giovani delegati e dei numerosi steward e al campo di giovani dell’Assemblea che accoglierà partecipanti dall’America latina. Un incontro preliminare favorirà la preparazione dei giovani delegati; sono inoltre previste riunioni dello stesso tipo per le donne e per i membri della Rete ecumenica di difesa delle persone portatrici di handicap. La parola portoghese mutirão – che ricopre le nozioni di raduno e di scambi in vista di agire per «cambiare le cose» – è stata scelta per designare uno spazio di condivisione offerto a tutti i partecipanti dell’Assemblea. Questo spazio costituirà un elemento specifico del programma: ogni giorno, i partecipanti proporranno dozzine di atelier, nonché mostre, attività culturali e artistiche e varie forme di apprendistato ecumenico.
Sono certo che la IX Assemblea costituirà un’esperienza che ispirerà e trasformerà la vita di tutte le persone che vi parteciperanno, senza dimenticare quelle che seguiranno l’evento a distanza. Prego perché tutti e tutte si aprano ai momenti pieni di grazia offerti dall’Assemblea e perché le esperienze che saranno vissute e le decisioni che saranno prese impregnino, influenzino, arrichiscano e trasformino le nostre chiese e il nostro mondo. «Trasforma il mondo, o Dio, nella tua grazia». (wccm)

(Traduzione dal francese di Jean-Jacques Peyronel)

*pastore. Svolge il suo ministero presso la Govan Old Parish Church di Glasgow (Chiesa di Scozia). Membro del Comitato centrale del Cec, eletto ad Harare, presiede il Comitato di pianificazione dell’Assembålea.

FONTE: www.riforma.it

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