Baghdad: ordinaria follia, spari contro la macchina di mons Warduni
Abbiamo telefonicamente contattato oggi pomeriggio a Baghdad Mons. Shlemon Warduni, Vescovo ausiliare del patriarcato caldeo, dopo aver saputo che ieri, 6 marzo, verso le 13 la sua auto era stata bersaglio di numerosi colpi di fucile e pistola (cfr unimondo.org).
"Sono vivo per miracolo" - ci dice l'amico mons. Warduni, che più volte abbiamo incontrato a Baghdad e qui in Italia. "Ero alla guida della mia auto, solo, e stavo andando a salutare il Nunzio Mons. Filoni, che lascia la sua missione in Iraq per altra destinazione, quando da alcuni gipponi, certamente stranieri e solitamente usati dagli americani per il controllo del territorio e la sicurezza (difficile sapere chi c'è a bordo), sono partiti una ventina di colpi contro la mia auto. Forse mi sono avvicinato troppo alle loro auto. Mi sembra un sogno, un film, non ricordo più nulla. So solo che mi ha aiutato la gente del posto, alcuni giovani musulmani, che vedendomi illeso mi hanno detto: E' stata la Madonna a salvarti e quella croce che hai appesa al collo. E' stato un vero miracolo! I giovani musulmani mi hanno aiutato, quelli che hanno sparato hanno proseguito il loro viaggio senza fermarsi. Così succede in Iraq! Dobbiamo ringraziaro il Signore e pregare per la pace - conclude il vescovo - la pace di Cristo: "Pax Christi". E' questo uno dei tanti episodi che ci danno il polso della quotidianità a Baghdad, dove - dice mons. Warduni - davvero la situazione non è bella e ben lontana dalla pace e sicurezza per tutti.
Questo episodio, così vicino anche all'anniversario della liberazione di Giuliana Sgrena e dell'omicidio di Nicola Calipari, ci offre l'occasione per rinnovare la nostra vicinanza a tutte le persone che abbiamo incontrato in Iraq, al Vescovo di Kirkuk Luois Sako e tutta la gente. A tutti quelli che pagano il conto pesante non del fato o del destino, ma delle menzogne, della guerra preventiva, della sicurezza che calpesta, delle armi che uccidono, degli interessi che giustificano ogni deturpazione della dignità umana diciamo: mai più la guerra, mai più il terrorismo, mai più la violenza! E' un augurio e un impegno comune.
La settimana prossima mons Warduni sarà in Italia e, se la salute lo permetterà, lo abbiamo invitato a portare una testimonianza di ciò che sta vivendo il popolo irakeno e la chiesa cristiana in Iraq. Vi informeremo degli appuntamenti.
Pax Christi Italia
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