Pax Christi


SINTESI DELLA DISCUSSIONE:
- Ha ancora senso parlare di “punto pace” come gruppo strutturato come vent’anni fa ?
- Nei punti pace ci sono tante persone che appartengono a tanti altri movimenti o realtà.
- Necessità di recuperare l’identità del punto pace.
- Molti sono aderenti o simpatizzanti che collaborano ”da fuori”.
- E’ fondamentale però che ci sia questo lavoro che parte dalla base, e che ci sia un radicamento sul territorio.
- Forse va rivista la struttura tenendo presente che ci si differenzia a secondo della propria realtà: ci sono gruppi molto strutturati e altri che sono tipo “segreteria”. E va bene che sia così. Peculiarità di ogni gruppo !
- Restare in ascolto della propria realtà territoriale per capire i bisogni e saper dare risposte o fare proposte adeguate.
- Precarietà del lavoro oggi che cambia la possibilità e il modo di partecipare.
- Iperattivismo = pericolo. Andare alla ricerca dell’autenticità, non dei numeri.
- Difficoltà di trasmettere la specificità del movimento.
- Importanza della visibilità e qualità degli interventi che portano a proporsi efficacemente.
- Individuare persone che portino avanti a livello nazionale l’approfondimento dello specifico di P. X e sull’approfondimento di certe tematiche. Formazione e attività vanno e devono andare insieme.
- Sud: Nucleo p.pace sia grandi che piccoli. E non è detto che i piccoli non siano più vivaci e costruttivi.
- Leggero e mobile
- Importanza di curare i rapporti con le persone dentro e fuori il p.pace.
- Se non partiamo dalla base, il movimento non ha motivo di esistere.
- Perché pochi giovani ovunque? Forse il cammino di pace è una scelta adulta.

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