COMUNICATO STAMPA AMNESTY INTERNATIONAL
CONSIGLIO DI ASSOCIAZIONE UE-ISRAELE: AMNESTY INTERNATIONAL CHIEDE DI
AFFRONTARE LE VIOLAZIONI DEI DIRITTI UMANI DA PARTE DI ISRAELE
Le persistenti violazioni dei diritti umani da parte di Israele devono
essere un argomento prioritario nell'ordine del giorno del Consiglio
di associazione Ue-Israele, in programma domani.
L'uso sproporzionato della forza da parte di Israele contro i civili
palestinesi e' al centro di un dossier sui diritti umani che Amnesty
International ha presentato alla presidenza austriaca dell'Ue.
Oltre 100 palestinesi, tra cui oltre 30 bambini, sono stati uccisi
dall'inizio dell'anno dalle forze israeliane, i cui attacchi coi
missili hanno spesso fatto vittime innocenti.
'Israele si trova ad affrontare gravi questioni di sicurezza, ma non
puo' reagire a spese di civili innocenti. Tutto questo non fa altro
che perpetuare il ciclo di violenza di cui Israele finisce a sua volta
per essere vittima' - ha detto Dick Oosting, direttore dell'Ufficio di
Amnesty International presso l'Ue.
Secondo il dossier di Amnesty International, continuano le esecuzioni
extragiudiziali e la detenzione amministrativa, sebbene si tratti di
metodi illegali e che violano i diritti umani. Attualmente, oltre 600
palestinesi sono detenuti senza accusa ne' processo in campi militari,
in condizioni estremamente dure.
Il dossier dell'organizzazione per i diritti umani rileva anche il
continuo sviluppo ed espansione degli insediamenti nei Territori
Occupati, in flagrante violazione del diritto internazionale. Il
governo israeliano ha appena confermato il progetto di costruire 3500
nuove abitazioni nell'area di Gerusalemme Est.
In quanto potenza occupante, Israele ha l'obbligo legale di soddisfare
le necessita' di base della popolazione. Questa responsabilita' oggi
e' ancora piu' grande, alla luce del recente peggioramento della
situazione umanitaria nei territori palestinesi. Tuttavia, misure come
il proseguimento del muro in Cisgiordania e la chiusura del passaggio
di Karni / Muntar, unico valico commerciale di Gaza, stanno
esacerbando la poverta' nella regione.
Amnesty International e' infine preoccupata per la Legge sulla
cittadinanza e l'ingresso in Israele che vieta le riunificazioni
familiari. Questa legge discriminatoria, che colpisce gli israeliani
sposati coi palestinesi dei Territori Occupati, pare determinata piu'
da aspetti demografici che di sicurezza e ha un grave impatto sui
diritti umani.
Amnesty International sollecita l'Ue a sollevare questi punti nei
colloqui con le autorita' israeliane e a chiedere a queste ultime di:
- astenersi dall'uso sproporzionato della forza contro i civili;
- rispettare gli obblighi imposti dal diritto umanitario, in quanto
potenza occupante, garantendo il benessere della popolazione
palestinese;
- porre fine alle pratiche illegali della detenzione amministrativa e
delle esecuzioni extragiudiziali;
- ritirare o modificare la Legge sulla cittadinanza e l'ingresso in
Israele e rispettare il principio di non discriminazione.
FINE DEL COMUNICATO
Roma / Brussels, 12 giugno 2006
Il dossier di Amnesty International e' disponibile all'indirizzo:
http://www.amnesty-eu.be/
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