Comunicato Stampa - n°2
CONGRESSO NAZIONALE PAX CHRISTI
Marina di Massa, 28 aprile - 1 maggio 2001
CARD. PIOVANELLI: USCIRE DALL'INVERNO DELL'UMANITA'
Il secolo appena trascorso è paragonabile a un lungo inverno, segnato da guerre, povertà e sottosviluppo. E' un tragico affresco quello descritto nella relazione tenuta questa mattina al Congresso nazionale di Pax Christi, in corso a Marina di Massa, dal card. Silvano Piovanelli, arcivescovo emerito di Firenze. Cifre alla mano, ormai si può sostenere che nelle guerre a morire sono in maggioranza i civili. "Un inverno" - ha detto il cardinale - "in cui il budget annuale di materiale bellico supera di due volte l'insieme di tutti gli stanziamenti per l'educazione e la sanità effettuati nei paesi in via di sviluppo. L'Italia partecipa in modo consistente alla produzione e al commercio di armi e le spese militari fanno guadagnare i paesi produttori più ricchi sulla pelle e sul sangue dei paesi più poveri."
"Un inverno" - ha proseguito Piovanelli - "che registra il ritorno della schiavitù per le donne ingannate con la prospettiva del lavoro, avviate e costrette alla prostituzione: criminali che le sfruttano sottoponendole alla paura di ignobili ricatti e orribili punizioni, cooperatori del crimine quanti pagano le loro prestazioni e ne fanno strumenti del loro piacere e della loro perversione."
"Un inverno" - ha concluso il cardinale - "che registra lo sfruttamento di bambini per il lavoro, le violenze sessuali perpetrate su di loro, un numero sterminato di bambini (250 milioni) di età inferiore ai 14 anni che non frequentano la scuola".
Tuttavia non mancano i segni positivi.
"Sicuramente" - ha affermato il cardinale - "siamo distanti dal tempo in cui negli anni trenta, il tempo della guerra di Abissinia, il partito fascista organizzava bambini e adolescenti delle scuole per gridare 'contro la perfida Albione''Dio stramaledica gli inglesi!. Siamo lontani, sicuramente, dalle leggi razziali e dalla persecuzione contro gli ebrei. Come siamo lontani da quelle efferate disumane vendette e giustizie sommarie che caratterizzarono il periodo dell'immediato dopo-guerra."
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