Rispettate la Legge Umanitaria Internazionale nel Medio Oriente
Nazioni Unite
58° sessione, 7-25 agosto 2006, punto n.2
Pax Christi, il movimento Cattolico internazionale per la pace, con 95 organizzazioni affiliate attive nel mondo, è estremamente preoccupato della pericolosa spirale di aspri conflitti e violazioni dei diritti umani che nelle ultime settimane si susseguono in Medio Oriente. Il numero di coloro che son stati uccisi e feriti, così come quello dei profughi è inquietantemente alto e continua a crescere. Pax Christi International esprime la propria profonda solidarietà ai membri delle organizzazioni affiliate e i partners presenti nella regione.
1. Un conflitto che si trascina da decenni, dove la violenza è all'ordine del giorno e un certo numero di persone vivono in uno stato permanente di situazione di guerra, ha lentamente raggiunto un livello di guardia. Una serie di recenti eventi a Gaza hanno avuto inizio con il lancio di alcuni razzi palestinesi e con il rapimento di un soldato israeliano. Israele ha arrestato numerosi parlamentari di Hamas, attaccato gli edifici ministeriali palestinesi e, più tardi, ha sferrato un massiccio attacco sulla Striscia di Gaza.
2. Un secondo fronte è stato aperto quando gli Hezbollah a loro volta hanno rapito due soldati israeliani. Israele ha attaccato il Libano via terra, via aria e via mare. L'attacco degli Hezbollah con i razzi su Israele ha colpito per la prima volta città come Haifa, Tiberias e Nazareth. Si tratta della più grave crisi tra Israele e il Libano, da quando Israele si ritirò dal Libano nel 2000.
3. L'attuale escalation di violenza, attraverso le azioni del governo israeliano, mette a rischio i recenti progressi verso un Libano libero da potenze straniere. Inoltre minaccia la fragile democrazia di una nazione che cerca di guarire da anni di divisioni settarie. Se la Syria e l'Iran continuano a sostenere l'azione degli Hezbollah, coinvolgendosi ulteriormente, non è impensabile un'escalation locale di violenza.
4. Il 30 luglio 2006, i missili israeliani hanno colpito numerosi edifici in Qana, un villaggio del sud del Libano, uccidendo molte persone, di cui la maggior parte bambini. La situazione del Medio Oriente è ancora più grave e tragica: centinaia di morti, molti feriti; un alto numero di senzatetto e rifugiati; città e infrastrutture distrutte; e nel contempo cresce nel cuore di molti l'odio e il desiderio di vendetta.
5. Bisogna urgentemente fermare i combattimenti senza ulteriore indugio. Pax Christi International chiede un immediato cessate-il-fuoco in Medio Oriente. C'è bisogno di aprire un dialogo con tutti gli attori rilevanti del conflitto, prendendo in giusta e legittima considerazione le preoccupazioni di tutte le parti.
Nel presente conflitto, tutte le parti stanno violando l'assoluto divieto di attacco ai civili, secondo le leggi internazionali. Il movimento condanna duramente tutti gli attacchi da parte degli Hezbollah che bersagliano i civili e le città, così come l'ingiustificato e sproporzionato uso della forza di Israele in Libano e Gaza.
6. Pax Christi International richiama il diritto umanitario internazionale, che afferma che le parti hanno l'obbligo di comportarsi con precauzione e di rispettare il principio di proporzionalità in tutte le operazioni militari. Inoltre, le parti devono distinguere tra combattenti e civili. Gli attacchi possono essere diretti solamente contro i combattenti e gli obiettivi militari. Israele, gli Hezbollah e i gruppi armati palestinesi dovrebbero quindi astenersi dall'attaccare i civili così come le infrastrutture civili (es. strade, ponti, aeroporti, stazioni ferroviarie, ospedali, scuole, etc.).
7. Molti rapporti confermano l'uso di munizioni cluster e bombe al fosforo da parte di Israele nel conflitto in Libano. Queste armi hanno una lunga e documentata storia per causare gravi danni umanitari. Se più munizioni cluster saranno usate in questo conflitto, ci possono essere due conseguenze diverse: un aumento delle vittime civili dovuto agli effetti a lungo raggio e inesattezza di queste armi; e un mortale lascito di cluster inesplosi che si aggiungerà ai già numerosi problemi di campi minati e contaminazione in Libano. Inoltre, è stato riscontrato l'uso di bombe al fosforo da parte dell'esercito israeliano sulla zona popolata del Libano.
8. Pax Christi International richiama la posizione dell'Alto Commissario per i Diritti Umani, Ms. Louise Arbour, nella sua dichiarazione del 19 luglio 2006 per la protezione dei civili: “il bombardamento indiscriminato delle città costituisce un prevedibile e inaccettabile bersagliamento di civili. Allo stesso modo, il bombardamento di siti di presunte postazioni militari, che comunque uccidono civili innocenti, è ingiustificabile. Il diritto internazionale umanitario è chiaro sull'obbligo supremo di proteggere i civili durante le ostilità. Questo obbligo è inoltre espresso dalle leggi criminali internazionali, le quali definiscono i crimini e i crimini contro l'umanità. Il diritto internazionale esige responsabilità. L'incremento degli omicidi nella regione, e la loro prevedibilità, può desumere la responsabilità criminale personale delle parti coinvolte, particolarmente quelle in posizione di comando e controllo.”
9. Una punizione collettiva contro la popolazione civile non può essere accettata. Il movimento pacifista si appella alle Nazioni Unite affinchè fermi Israele, responsabile dell'inutile distruzione delle necessarie infrastrutture civili in Libano e Gaza, una chiara violazione del diritto internazionale.
10. Pax Christi International è molto preoccupata della situazione umanitaria nella regione. In particolare la situazione nel sud del Libano e Gaza è estremamente tesa. Sia a Gaza che in Libano, i diritti umani basilari della popolazione sono a rischio o sono già stati violati, incluso il diritto alla vita, alla salute e al cibo. Le parti in conflitto hanno la responsabilità di garantire questo cibo, acqua e altri beni essenziali come i medicinali; il carburante, l'elettricità, etc. sono distribuiti alla popolazione civile.
11. Il movimento preme per il rilascio incondizionato dei soldati israeliani catturati e la negoziazione per i prigionieri palestinesi e libanesi detenuti nelle prigioni israeliane.
12. Pax Christi International chiama in causa la sotto-commissione per la promozione e protezione dei diritti umani per denunciare nel modo più duro possibile: (1) gli attacchi di entrambe le parti contro i civili e le infrastrutture civili; e (2) la punizione collettiva attuata da Israele sulla popolazione di Gaza e del Libano.
Pax Christi International esorta la sotto-commissione a richiamare lo stop immediato dell'uso di munizioni cluster e bombe al fosforo, che sono armi inaccettabili, imprecise e inaffidabili nel conflitto in questione.
Pax Christi International esorta la sotto-commissione a sottolineare ulteriormente che l'assistenza umanitaria non deve essere limitata e deve essere assicurato un sicuro corridoio umanitario, incluso un rapido accesso per gli operatori umanitari.
Pax Christi International esorta la sotto-commissione ad estendere il mandato di Mr. John Dugard, relatore speciale sulla situazione dei diritti umani nei territori palestinesi (OPT) a tutto Israele, OPT e Libano.
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