UN ALTRO PADRE CI HA LASCIATO

Un altro padre ci ha lasciato, non ci lascia in nessun modo la sua testimonianza e il suo messaggio fattosi annuncio e impegno.

l'Abbè Pierre Era il 1977, giovane fra tanti giovani incontrai l'Abbè Pierre a Brescia. Con incredibile tranquillità e forza ci disse queste parole che indicavano il metodo per fugare ogni paura e desiderio di violenza:

"Dio è "prigioniero dell'amore".
Io ricorderò sempre le parole degli studenti della Svezia, molto intelligenti e generosi, che un giorno mi hanno detto: "Padre, adesso che hai tanto studiato, che conosci tanto il mondo, per te Dio è incapace e l'uomo è insignificante, non ha più nessun senso?".
Per molto tempo ho portato dentro di me, come una ferita, queste parole blasfeme ma sincere e frutto della disperazione. Finalmente un giorno ho capito una cosa: che per me e per tutti gli uomini, ne sono sicuro, vi è una risposta a questo doppio interrogativo, nel processo dell'eterno, nel processo dell'uomo. Ho capito subito che la verità, non consiste nell'incapacità e nella mancanza di tempo dell'Eterno, ma la verità è che l'Eterno perché è amore, è prigioniero, perché amore.
Che cosa vuol dire amare? Significa avere un solo scopo: voler sentire l'amore, vuol dire poter affermare "Anch'io ti amo". Ma quando uno ama, sa subito che non può fare nulla per forzare l'amore dell'altro, egli sa che se vuole costringerlo, perde quello che spera.
Sì, l'amore ci rende prigionieri, e siccome l'Eterno è amore, è nostro prigioniero. L'amore può solo sedurre, ma mai costringere. Sedurre vuol dir dividere, ed è quello che ha fatto l'Eterno, in questa immensità di sofferenze, cosparse in tutto il mondo. L'uomo non ha capito che era libero non di amare o di non amare, ma era libero per essere capace di amare. E ora l'uomo dice: "la mia libertà e basta!", oppure "voglio essere libero di non amare". Allora quest'uomo ha perso la libertà, perché ha costruito quello che provocherà la paura attorno a sé. Come sarebbe possibile non aver paura della libertà dell'altro che non ama, e come possibile che egli non abbia paura della mia libertà se questa non mi fa volontariamente prigioniero dell'amore? Allora si scatena in tutto il mondo la paura per tutti, la perdita della libertà, lo spreco, la rovina di tutte le ricchezze di questo mondo. ... noi, che abbiamo avuto il privilegio della Fede, cioè di avere la conoscenza di Dio come si è rivelato, "Amore", noi abbiamo la responsabilità di dare al mondo intero la risposta che attende: questa luce che, sola, può rispondere al suo grande interrogativo "Perché vivere?" Per imparare ad amare."

grazie Abbè Pierre
per la tua testimonianza,
per il tuo amore,
per la tua concretezza,
per la tua "passione evangelica" verso i piccoli, i poveri, gli emarginati.

don fabio corazzina
Pax Christi Italia

Firenze 22 gennaio 2007

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