Armi leggere, "armi di distruzione di massa"
Anche quest’anno dal 12 al 15 aprile a Brescia avrà luogo EXA, vetrina pubblicizzata e aperta a tutti di armi sportive e da caccia ma in realtà mostra di quasi tutta la produzione del settore non finalizzata specificatamente al bellico. Anche quest’anno, nonostante una guerra in corso. E non una guerra qualunque, una guerra che avrebbe spinto USA e Gran Bretagna ad agire indipendentemente dall’ONU per combattere un dittatore in possesso di armi di distruzione di massa.
Ci preme ricordare che proprio nel luglio del 2001 Kofhi Annan, Segretario Generale delle Nazioni Unite, ha definito le armi leggere e di piccolo calibro “armi di distruzione di massa”. Ed accanto alle armi sportive e da caccia, armi da difesa personale (pistole e revolver), articoli antisommossa per le polizie di tutto il mondo (compresi manganelli, gas lacrimogeni, abbigliamento per corpi speciali) e fucili Sniper (quelli usati dai cecchini che mirano obiettivi umani) vengono esposte tutti gli anni ad EXA, beffa per Kofhi Annan, beffa per il logo stesso della mostra che dichiara di essere ciò che non è, beffa per quanti hanno appeso alle finestre e ai balconi la bandiera arcobaleno della pace mentre i marines americani portano al fianco pistole Beretta, beffa per quanti da anni si battono per rilanciare la centralità del dibattito attorno alla produzione armiera.
E proprio perché “un’EXA cosiffatta finisce per promuovere non l’attività sportiva ma l’idea di un mondo armato, di una società in cui il ricorso alle armi è diventato una faccenda banale, cosa di tutti i giorni ed alla portata di tutti” in questo particolare tragico momento avremmo voluto che la mostra non aprisse proprio i battenti.
Ci sgomenta che le armi vengano considerate alla stregua di qualsiasi altro prodotto (perché secondo il “dio mercato” guerra, instabilità, tensioni sociali diventano tutte opportunità o fattori favorevoli!) ci sgomenta che questa stessa risposta sia stata data alle associazioni che nei mesi scorsi chiedevano semplicemente che EXA divenisse ciò che dice di essere: mostra di armi sportive e da caccia.
Per questo con piena condivisione e in continuità col nostro impegno a difesa delle garanzie normative per il controllo del commercio delle armi (Legge 185/90) aderiamo alla campagna “Disarmiamo EXA 2003” e saremo presenti il 12 aprile sia alla manifestazione di Roma contro la guerra che alle iniziative che verranno promosse a Brescia in occasione di EXA. Il dibattito sulla produzione e sul commercio delle armi resta tra le priorità del nostro Movimento che attraverso l’opzione nonviolenta sogna, spera, pensa, lavora, si impegna, respira e costruisce pace.
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